giovedì 25 giugno 2015

Kofta hamburger senza glutine

kofta-burger

Sarò veloce, visto che è l'una e mezza di notte.
Questi american hamburger, 49-esima sfida dell'MTC proposta da Te-possino-Arianna-Mazzetti del blog Saparund's kitchen ci hanno massacrato. Al punto tale che la prossima volta che leggerò una sfida dal titolo amerikan qualcosa scapperò di filata, adducendo le più improbabili scuse, in un luogo lontanissimo dove non c'è rete. Fosse mai che mi venga la voglia di provarci... Già eravamo stramazzati con l'amerikan breakfast, questo è stato il colpo di grazia.
Che mi ha fatto capire il senso del termine fast food. È fast mica perché ci voglia poco a farlo, ma solo perché si compra già fatto!!!
Provate voi a fare i panini, gli hamburger, un paio di salse, un numero imprecisato di contorni, e poi venimeti a dire quanto ci avete messo.
Io ho cominciato a lavorarci ieri sera, e abbiamo mangiato oggi alle quattro.
Però figli contentissimi. Mi hanno già chiesto di ripetere. A loro non l'ho detto, ma non accadrà mai. C'è sempre un Burger King o un McDonald a tiro di schioppo :-) Alla faccia dei salutisti. E se non hanno panini senza glutine? Pace...

In realtà è venuto tutto benissimo. I panini favolosi, da ripetere quanto prima.
L'ispirazione che mi è venuta subito è stata quella dei kofta, le tipiche polpettine mediorientali molto speziate e profumate che vengono solitamente cotte su uno spiedino. Pensavo ai kofta, una salsina, un'insalatina fresca. E invece lo spirito del troiaio che si impossessa di chi esprime il desiderio di burger.
Verdure grigliate a gogò, dentro e fuori. Due salse. E poi, l'ultima batosta: 
"Mica vorrai fare gli hamburger senza le patatine, vero mamma?"

Risultato, questo hamburger che voleva essere un kofta ma è diventato una specie di orgia di ingredienti. Ingredienti però che stavano bene insieme. Quindi va tutto bene. 

O vediamo se riesco a finire di scrivere il post prima che venga l'alba...

Avrei fatto anche la maionese furba con il minipimer, che mia figlia voleva assolutamente, ma ve la risparmio tanto sapete come si fa e soprattutto c'entra molto poco con questi hamburger. Insomma, lei l'ha voluto ma io no :-) (Anche se ovviamente gliel'ho fatta...)

Ah... ci tengo a ribadire la bontà dei panini. Morbidissimi. Poi ve ne accorgete da soli, basta guardarli. 

hamburger bun
 

La ricetta è una delle tante ricette che potrete trovare sul mio nuovo libro Il pane gluten free.

Il pane gluten free
Pubblicato da Giunti Editore


Hamburger buns
Ingredienti
(per cinque panini da circa 100 g)

250 g di mix per dolci lievitati Dallagiovanna (¶)
210 g di latte
20 g di burro
10 g di zucchero
5 g di strutto
5 g di sale
2 g di lievito di birra disidratato
1 cucchiaino di miele

Per la finitura
1 tuorlo
un cucchiaio di latte
Semi di sesamo

Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili.


Procedimento 

Intiepidite il latte, scioglieteci il lievito insieme al miele e lasciate riposare per una decina di minuti. Setacciateci sopra la farina e cominciate ad impastare (con l'impastatrice, per questo tipo di impasti è veramente più comoda).
Quando è diventato un impasto omogeneo unite lo strutto ed il burro a temperatura ambiente, il sale e lo zucchero. Impastate fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.
Coprite con la pellicola, fate riposare mezz'ora e poi mettete la ciotola in frigo tutta la notta.
La mattina togliete la ciotola dal frigo, e fate rinvenire per un'ora, quindi trasferite l'impasto sulla spianatoia, sgonfiatelo leggermente e formate un rettangolo che poi piegherete: dividetelo idealmente in tre parti, sovrapponete la parte di destra al centro ed idem con la sinistra (al centro, sopra la destra). Ora rigirate di 90° e procedete con la medesima operazione.
Fate riposare così l'impasto, con la chiave (la parte della piega) rivolta verso il basso e coperto con una ciotola rovesciata. Formate poi i buns. Poggiateli su una teglia coperta da carta da forno e con il palmo della mano schiacciateli leggermente.
Fateli riposare coperti da pellicola per un'ora circa.
Accendete il forno a 180°C.
Sbattete in un ciotolino l'uovo con il latte.
Togliete la pellicola e spennellate la superficie dei buns con il composto di uova e latte. Cospargete di semi di sesamo e quando il forno raggiunge la temperatura infornate e cuocete fino a doratura (20 minuti circa).
Sfornate e lasciate asciugare su una gratella.



kofta-burger



Hamburger di manzo e agnello speziati
Ingredienti
(per cinque burger)
250 g di carne di manzo tritata
250 g di polpa di agnello tritata
1/2 cipolla di Tropea tritata molto finemente
1/2 cucchiaino di aglio tritato finissimo
1 peperoncino verde
1 cucchiaino di cannella in polvere (¶)
1 cucchiaino di noce moscata grattugiata al momento
1 cucchiaio di prezzemolo tritato 
1 cucchiaino di semi di coriandolo e cumino tritati insieme
pepe di mulinello
sale q.b

Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili, o presentare la scritta SENZA GLUTINE sulla confezione.   

Procedimento
In una ciotola mescolate gli ingredienti con le mani velocemente in modo da ottenere un composto omogeneo.
Dividete il composto in 5 parti uguali, formate delle piccole sfere e poi schiacciatele. Devono avere un diamtro leggermente maggiore di quello dei buns perché in cottura si ritirano un poco, è inevitabile.
Cuoceteli immediatamente o metteteli in frigo coperti da pellicola.
La presenza dell'agnello mi ha indotto a cuocerli abbastanza, fino a che il termometro a sonda segnava 65 °C.
Chips di patate
Ingredienti 
4 patate gialle di media dimensione 
olio di arachidi 
sale q.b

Procedimento
Sbucciate le patate e tagliatele a fette molto sottili con la mandolina, che metteterete a bagno in acqua fredda affinché rilascino l'amido in eccesso.
Cambiare l'acqua un paio di volte, finché è limpida. 
Scolare le patate e asciugarle bene tamponandole con uno strofinaccio pulito. 
Nel frattempo mettete a scaldare l'olio in una padella larga.
Quando è caldo, gettateci le patate (non tutte insieme, un po' alla volta altrimenti non friggeranno mai bene) e fatele cuocere finché non sono dorate e croccanti. Trasferitele in un piatto coperto da carta assorbente da cucina e procedete con altre patate, fino ad esaurimento. 
Salate all'ultimo e servitele calde.

Zucchine e peperoni grigliati
Ingredienti 
2 peperoni rossi
2 zucchine tonde
olio extravergine di oliva
sale q.b
basilico 
menta

Procedimento
Lavante e mondate i peperoni togliendo i semi e le nervature bianche. Lavate e spuntate le zucchine. 
Tagliate i peperoni a falde e le zucchine a fette sottili 3/4 mm. 
Abbrustolite i peperoni mettendoli con la pelle in basso sulla griglietta del pane arroventata. Via via che la pelle si annerisce, trasferiteli in un sacchetto di plastica. Quando saranno finiti togliete la buccia, che verrà via abbastanza facilmente, tagliateli a striscioline e metteteli in una ciotola con sale, olio extravergine di oliva e alcune foglie di basilico spezzettate. 
Grigliate le zucchine sulla bistecchiera calda da entrambi i lati, quindi trasferitele in un piatto, salatele, cospargetele di alcune foglioline di menta grossolanamente spezzettate, e olio extravergine di oliva. 


Salsa ai pomodori arrostiti 
Ingredienti 
300 g di pomodorini pizzutelli
1 cipolla di Tropea
2 spicchi d'aglio
2 peperoncini verdi
sale q.b
basilico 

Procedimento
Lavate i pomodori, tagliateli a metà e disponeteli in un solo strato su una placca da forno coperta di carta forno. Mondate la cipolla, tagliatela ad anelli sottili e mettete anche questi sulla placca. 
Lavate e mondate i peperoncini togliendo semi e nervature bianche. Metteteli sulla placca.
Schiacciate senza sbucciare gli spicchi d'aglio e metteteli sulla placca. 
Infornate a metà altezza nel forno preriscaldato a 200 °C e togliete dal forno quando le verdure si sono tutte ben grigliate e sono morbide.
Mettete il tutto nel mixer, compresi gli spicchi d'aglio che andranno sbucciati, insieme a qualche foglia di basilico e al sale. e azionate il mixer finché otterrete una salsa omogenea. Aggiustate di sale e mettete da parte. Volendo potreste aggiungere un filo d'olio ma davvero non è necessario. 

Baba ganoush
Ingredienti 
1 melanzana viola
1 spicchio d'aglio fresco
2 cucchiai di tahina (¶)
1 cucchiaio di succo di limone 
olio extravergine di oliva
sale q.b

Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili, o presentare la scritta SENZA GLUTINE sulla confezione.  

Procedimento
Tagliate a metà la melanzana, incidetela con dei tagli trasversali incrociati e infornatela nel forno a 200 °C per mezz'ora abbondante: dovrà diventare morbida. 
Estraetela dal forno, fatela raffreddare un po' quindi aiutandovi con un cucchiaio recuperate tutta la polpa lasciando solo la buccia. Mettete la polpa in una ciotola, e schiacciatela bene con una forchetta. Unite la tahina, il succo di limone, lo spicchio d'aglio sbucciato e tritato finemente. Mescolate ed aggiustate di sale.

gluten free kofta-burger

Composizione
Ingredienti 
hamburger buns
hamburger
salsa ai pomodori grigliati
Babà Ganoush
peperoni e zucchine grigliati
cetrioli 
pomodori
cipolla di Tropea

Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili, o presentare la scritta SENZA GLUTINE sulla confezione.  

Procedimento
Tagliate a metà i buns, riscaldateli leggermente, e metteteci sopra nel'ordine: la zucchina grigliata, un po' di salsa ai pomodori grigliati, l'hamburger cotto, la salsa Babà Ganoush, una fetta di pomodoro, una fetta di cipolla, qualche fettina di cetriolo. Richiudete con l'altra metà del panino e... strafogatevi!  Accompagnando lo strafogamento con le chips di patate, i peperoni e le altre zucchine grigliate. Le salse si possono, anzi si devono, mangiare anche sul pane.

Con questa ricetta partecipo alla Scuola di Cucina del 100% Gluten Free (fri)Day 
che questo mese verte sul pane.
http://www.glutenfreetravelandliving.it/cosa-e-la-scuola-di-cucina-del-100-gluten-free-friday/


Con questa ricetta partecipo alla sfida n° 49 di maggio 2015 dell' MTC.
La ricetta originale di Arianna Mazzetta del blog Saparunda's Kitchen


lunedì 22 giugno 2015

Torta ai semi di papavero senza glutine di Anna Lisa

Torta ai semi di papavero


Lei è una ragazza funambolica. Che si palleggia fra figli, lavoro, una cucina dalla quale escono meravigliose focacce pugliesi, dolci incredibili, pesci profumati e mille altre cose appetitose e la redazione di Gluten Free Travel & Living.

Lei è una delle colonne di Gluten Free Travel & Living, con i suoi reportage di viaggi, i suoi test su farine e prodotti, i suoi cooking show e le sue interviste.

Lei fa delle foto splendide, ai suoi piatti, nei suoi viaggi e dei suoi figli.

Lei è Anna Lisa di Senza Glutine... Per tutti i gusti!, e l'altro giorno ha fatto una torta così invitante, ma così invitante, che non ho potuto fare a meno di replicarla subito, per il compleanno del mio babbo.

Ovviamente non l'ho fatta uguale uguale, perché avevo bisogno di una torta più grande, perché di lamponi nemmeno l'ombra e perché soprattutto ho letto la ricetta con una connessione ballerina al cellulare in campagna e ho cambiato vari passaggi.
Ciononostante è venuta benissimo lo stesso, e l'anziano e malconcio padre ringrazia sentitamente.


Torta ai semi di papavero


Torta ai semi di papavero senza glutine con le fragole
(da una ricetta di Anna Lisa di Senza glutine... per tutti i gusti!)

Ingredienti
Per la torta
90 g di burro morbido
90 g di zucchero
70 g di semi di papavero 
30 g di farina di riso (¶)
30 g di fecola di patate (¶)
10 g di amido di tapioca (¶) 
3 uova
1/2 bustina di lievito per dolci (¶) 
la buccia grattugiata di un limone bio
1 cucchiaino di estratto puro di vaniglia (¶)
1 pizzico di sale
burro e farina di riso per la tortiera (¶)

Per la copertura
400 g di fragole
350 g di panna fresca
50 gr di confettura ai lamponi senza glutine (¶)
1 g di colla di pesce  (¶)
il succo di un limone

Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere presentare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili.

Preparazione

Tritare i semi di papavero finemente.
Ungere la tortiera
Preriscaldare il forno a 150°.
Lavorare il burro con lo zucchero a crema, quindi unire i tuorli uno a uno, la buccia del limone e la vaniglia fino ad ottenere un composto bianco e spumoso.
Montare a parte gli albumi. Unire l'amido di tapioca e lavorare ancora fino a neve ferma.
Unire gli albumi al composto di burro e uova e incorporare i semi di papavero,
la farina e il lievito.
Amalgamare bene  e poi versare nello stampo quindi cuocere per 35/40 minuti.
Preparare intanto la copertura
Ammollare la colla di pesce in poca acqua fredda per circa 10 minuti.
In un pentolino riscaldare metà della marmellata prevista e poi sciogliervi la gelatina ben strizzata. 
Unire la marmellata rimasta e il succo di limone e amalgamare del tutto.
Montare la panna a neve. Unire lo sciroppo di marmellata raffreddato, a due terzi della panna montata mescolando per bene. Una volta che la torta si sarà raffreddata, tagliarla a metà e farcirla con la panna alla marmellata.
Ricomporre la torta e ricoprire la sommità e i bordi della torta con la panna montata rimasta.
Lavare e asciugare delicatamente le fragole, tagliarle a metà e disporle sulla sommità della torta.
Servire oppure conservare in frigorifero.

lunedì 15 giugno 2015

Insalata estiva di quinoa

insalata estiva di quinoa


Scrutini finiti. Ultimo scrutinio ieri pomeriggio sul tardi, di sabato.
Mi è pure andata bene, c'è chi è stato a scuola fino a mezzanotte.

E comunque, molto amaro in bocca.
Non mi è per niente piaciuto come sono andate le cose. Vedi post precedente.
 

Adesso si va verso l'estate, se non mi convocano in camera caritatis per l'esame di stato. Preferirei sinceramente di no, vista l'annata assai impegnativa.
Sono in servizio fino al 30, ci saranno alcuni impegni ma non così pressanti come nell'ultima settimana.

La settimana prossima la mia grande fa l'esame di terza media, e vorrei essere più presente per sostenerla un po'. La vedo crescere a vista d'occhio, suo malgrado e forse anche un po' mio malgrado. Piccoli segnali, impercettibili. Capita che non mi chieda più il bacio della buonanotte. Non sempre, ogni tanto. È anche bello. Quello sguardo ironico, quando mi prende in giro, lascia intuire una separazione che sarebbe l'ora che avvenisse, a quasi 14 anni.  Devo mollare la cima, non è facile per me. La vedo sempre così piccola, forse fragile, mentre in realtà non è così fragile come sembra. Come disse una sua insegnante tempo fa "Non vorrei averla per nemica". Anch'io non vorrei proprio averla per nemica, quindi sarà bene che trovi la tonalità giusta delle nostre relazioni, e anche in fretta, altrimenti nei prossimi anni saran dolori...

Affaticata da queste ultime massacranti settimane, vi lascio con un'insalata veloce ma non per questo meno buona. È pure vegana e senza rischi di contaminazione, cosa volete di più?
Qui siamo tutti amanti della quinoa, una recente scoperta molto molto piacevole.


insalata estiva di quinoa


Insalata estiva di quinoa
Ingredienti
  • 200 g di quinoa
  • 420 ml di acqua
  • 1 cipolla di Tropea
  • 1 peperone rosso
  • 4 zucchine chiare
  • timo 
  • basilico
  • olio
  • sale
Preparazione
Mettete la quinoa in un setaccio a maglie fini e lavatela a lungo sotto l'acqua corrente, per farle rilasciare il retrogusto amaro che ha il rivestimento esterno.
Scolatela bene, e mettetela in una pentola con una presa abbondante di sale e 420 ml di acqua fredda. Mettetela sul fuoco brillante, quando ha preso il bollore riducete la fiamma al minimo, incoperchiate e cuocete per 15 minuti circa. Deve assorbire tutto il liquido.
Quando l'acqua è assorbita completamente, spegnere il fuoco, mettere un tovagliolo pulito fra la pentola e il coperchio e lasciate riposare per cinque minuti, quindi potrete utilizzarla.
Mondate e tagliate al velo la cipolla, e fatela stufare a fuoco vivo in un wok con tre cucchiai d'olio.
Pulite e tagliate a pezzettini il peperone, unitelo alla cipolla quando si è ammorbidita e per ultime unite le zucchine a dadini.
Lasciate cuocere a fuoco vivo mescolando affinché non bruci. Quando le verdure si sono un po' ammorbidite salate, unite le foglioline di tre rametti di timo e qualche foglia di basilico, e continuate a cuocere per cinque minuti incoperchiato, abbassando il fuoco.
Versate la quinoa nella padella, unite un altro cucchiaio d'olio, mescolate e insaporite per un paio di minuti e servite. È buono anche freddo.


venerdì 12 giugno 2015

Focaccine morbide senza glutine

focaccine morbide closeup
 

Scrutini nella nuova scuola. Un po' in confusione, a causa dello sciopero degli scrutini contro "La buona scuola", sciopero al quale io per prima ho partecipato. Poi però lo sciopero finisce e li scrutini si fanno lo stesso. Magari di sabato alle 18:00, o di lunedì alle 21:30. Va bene così: si fa quel che riteniamo giusto fare, coerentemente e senza troppe remore.
Dicevamo gli scrutini... 
Quest'anno insegno in un liceo, non più in un professionale. Si vede: i ragazzi studiano, spontaneamente. Anche senza la minaccia della frusta, per dire. Stanno naturalmente attenti (quasi tutti...). Si riesce a fare lezione anche all'ultim'ora senza che si alzino disperate richieste di pausa dalla platea. Prendono appunti, molto bellini. Scrivono e fanno i compiti.
Insomma, un altro mondo. Nel quale il mio lavoro è più facile, da un certo punto di vista, e più difficile da un altro.
Poi arrivano agli scrutini.
Ed è allora che tocco con mano quanto sia capitata davvero in un altro mondo. 
Nei miei anni di insegnamento in istituti tecnici e professionali ho introiettato che il voto è una variabile dipendente. Che esiste il professore, che fa una sua valutazione, sulla base delle prove effettuate dagli alunni, ma esiste anche un consiglio di classe, che valuta in modo davvero collegiale la situazione. E alla fine il voto diventa un voto che viene assegnato sulla base di una valutazione complessiva dell'alunno, in cui entrano in gioco molti fattori, primo fra tutti il cercare di capire se l'anno prossimo quell'alunno lì con le capacità che ha adesso sarebbe in grado di frequentare proficuamente la classe successiva, se per lui è meglio studiare d'estate, oppure se c'è il rischio che scoraggiato non si ripresenti, se bocciarlo vorrebbe dire perderlo e abbandonarlo alla strada, se rimandandolo si mina la sua già pur fragile sicurezza di sé e via dicendo...
Insomma, tutte considerazioni che fanno sì che alla fine il voto davvero non sia più del singolo professore che lo ha assegnato, ma del consiglio di classe.
Da quando insegno, per me gli scrutini sono stati questo, e ho imparato a non essere tanto affezionata ai miei voti, sapendo che potevano cambiare per centomila ragioni.

Dove sono adesso non è così. I voti sono voti, con il loro significato ordinario, e sono proprietà quasi esclusiva del docente della disciplina, che li coccola gelosamente ed è assolutamente mal disposto a metterli a disposizione del consiglio, come è  altrettanto poco disposto a discutere i voti delle altre discipline. Non è che non si discuta nei consigli di classe, ma gli spazi di manovra sono spesso limitati, e la frase "L'abbiamo già tanto aiutato durante l'anno" tronca sul nascere molte discussioni. 
Sicuramente mi abituerò a questo nuovo corso, ma per adesso sto facendo molta fatica.

Immagine presa da qui 

Ma è solo il primo anno, devo capire, studiare, regolarmi. Sicuramente trovare strategie più efficaci. Perché se da un lato in questo modo gli alunni si possono confrontare con regole chiare, condivise e uguali per tutti, ricevono un messaggio chiaro e sanno che studiando avranno un certo voto, non studiando no, a volte queste regole uguali per tutti, quando questi tutti non sono uguali fra loro, rischiano di creare delle disuguaglianze. Ecco, questo non mi piace.

La ricetta è una delle tante ricette che potrete trovare sul mio nuovo libro Il pane gluten free.


Il pane gluten free
Pubblicato da Giunti Editore

Il pane mi aiuta sempre a ritrovare serenità ed equilibrio.
Questo focaccine morbide sono diventate il pane preferito di mia figlia. Sono una via di mezzo fra dei panini e delle focaccine, e somigliano vagamente al pane arabo.
Si tratta di un impasto con lievito di birra (pochissimo) a lievitazione diretta ma a lunga lievitazione, in parte al freddo.

focaccine morbide

Focaccine morbide

Ingredienti
(Per 12 focaccine)

  • 450 g di farina per pane Nutrifree  (¶)
  • 50 g di mix pane Glutafin Select (¶)
  • 440 ml di acqua
  • 15 g di olio extravergine di oliva
  • 5 g di sale 
  • 2 g di lievito di birra
  • farina di riso e mais finissime per lo spolvero
Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere presentare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili.
Procedimento
Ore 21:00
In una ciotola sciogliete il lievito di birra nell'acqua a temperatura ambiente, unite le farine setacciate e cominciate ad impastare a mano. Dopo qualche minuto unite l'olio e il sale, e continuate ad impastare a mano. Inizialmente sarà una massa molto appiccicosa, poi diventerà via via più lavorabile. Rovesciatelo sulla spianatoia cosparsa di poca farina di mais e riso finissime, date qualceh piega, formate la palla e rimettetela in una ciotola. Coprite e lasciate riposare circa mezz'ora.

Ore 22:00
Mettete la ciotola in frigo e lasciatecela per tutta la notte.
Ore 8:00
Tirate fuori la ciotola dal frigo e lasciate rinvenire l'impasto per un'ora, un'ora e mezza fuori dal frigo, senza toccarlo.
Rovesciatelo di nuovo sulla spianatoia, con un velo di farina di riso e mais finissime, date un paio di pieghe sgonfiandolo un po' e staccate dei pezzi di circa 80 g di peso, con cui formerete delle palline. Schiacciatele un po' a forma di schiacciatine alte3 e mettetele a rilievitare sulla spianatoia coperte.  

Ore 9:30
Accendente il forno alla massima temperatura (250 °C) modalità statica, con la refrattaria dentro sul ripiano più basso del forno e una teglietta sul fondo.

Ore 10:00
Spolverate la refrattaria con farina di riso e trasferite le focaccine sulla refrattaria. Mettete tre cubetti di ghiaccio dentro la teglietta sul fondo, per sprigionare vapore, e spruzzate le pareti del forno e le focaccine con acqua.

Ore 10:15
Le focaccine si gonfieranno abbastanza rapidamente. Sfornatele quando sono ancora piuttosto chiare.

Con questa ricetta partecipo alla Scuola di Cucina del 100% Gluten Free (fri)Day 
che questo mese verte sul pane.
http://www.glutenfreetravelandliving.it/cosa-e-la-scuola-di-cucina-del-100-gluten-free-friday/


Con questa ricetta partecipo anche al 100% Gluten Free (fri)Day
una gran bella iniziativa di Gluten Free Travel & Living
 .

venerdì 5 giugno 2015

Gelato di banana per Noi per Voi


Oggi niente ricette, perché oggi comincia la 3° edizione di Secret Garden, un progetto benefico che si svolge nella magnifica cornice di Villa Bardini, per aiutare i bambini del Meyer.


L'evento durerà tre giorni, da oggi a domenica, e ci saranno aperitivi, concerti, spettacoli, convegni e laboratori per bambini.
In più, tutti i giorni, un mercato food e artigianato, nella consapevolezza che gli stili di vita sono fondamentali, quando si parla di salute e prevenzione, anche per i più piccoli.
Per il programma nei dettagli, potete vederlo direttamente sul sito di Secret Garden.


Save the date! 
5-6-7 Giugno Villa Bardini, Firenze Secret Garden 
anche su Facebook

Ma perché poi la la ricetta non ci deve essere ? 
Ce la meritiamo dai! Una ricettina abbastanza salutare. 
Senza zucchero (anche se ma con zuccheri).Molto simile a quello proposto sempre su questi schermi ma con lo yogurt. Questa però ci piace di più.

È una ricetta che avevo fatto l'anno scorso per lo Starbooks, ed è diventata un classico di casa!

banana ice-cream


Gelato alla banana con mandorle dolci e salate
(tratto da It's all good di Gwyneth Paltrow )
Ingredienti
(per circa 1/2 l di gelato)

  • 4 banane sbucciate e tagliate a rondelle
  • 1/4 di tazza di mandorle a lamelle tostate
  • 2 cucchiai di sciroppo d'acero + 2 cucchiai
  • 1 pizzico di sale marino
  • 1/2 tazza di latte di mandorle non zuccherato (¶)
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia  (¶)
Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili, o presentare la scritta SENZA GLUTINE sulla confezione
 
Preparazione
Disporre in un singolo strato le fettine di banana su un vassoio coperto da carta-forno, e metterle in freezer. Quando saranno congelate, si possono utilizzare subito oppure conservare (max 1 mese) in un sacchetto, sempre in freezer.

Mentre le banane congelano, mescolare in una ciotolina le mandorle tostate, 1 cucchiaio di sciroppo d'acero e il pizzico di sale. Tenere da parte.

Mettere nel bicchiere del robot le banane congelate, il latte di mandorle e i 2 cucchiai di sciroppo d'acero rimasti. Azionare il mixer finché la miscela non acquisisce una consistenza cremosa. Inizialmente sembrerà rimanere grumoso, ma quando le banane iniziano a scongelare diventerà molto cremoso (nel mio caso sono andata oltre e si è sciolto troppo).

Servire in coppette cosparso con le mandorle.

L'unico punto critico di questa ricetta è il tempo di frullatura. Se si frutta troppo a lungo, come nel mio caso, viene troppo sciolto. Bisogna prenderci la mano, ma dopo è facilissimo, e rimane cremoso come un vero gelato.
Provatelo, i bambini ne vanno davvero matti!!!!

Con questa ricetta partecipo anche al 100% Gluten Free (fri)Day
una gran bella iniziativa di Gluten Free Travel & Living
 .

mercoledì 3 giugno 2015

Bigné senza glutine alla nocciola: consolazione per mamme che imbiancano

bignè alla nocciola
 

La scuola sta per finire. E con lei tante cose. Ad esempio le scuole medie di mia figlia.
Una figlia che sta per andare alle superiori è un passaggio epocale.
Diceva Battiato "Uh come è difficile restare padre - Quando i figli crescono - E le mamme imbiancano". Beh... Figuriamoci com'è difficile restare madre. 
Io fatico molto a ridefinire il mio ruolo. 
In realtà ho faticato molto fin dall'inizio a definirlo, questo benedetto ruolo di madre, a parte quel miracoloso periodo in cui i figli sono neonati, ed è tutto poppa e amore al primo sguardo. 

Adesso mi barcameno faticosamente fra educazione e comunicazione, fra affettività e autorevolezza e non sempre riesco a capire qual è la cosa migliore da fare.

Soprattutto la questione autorevolezza mi mette in crisi. Sono strutturalmente poco autorevole. Troppo relativista, troppo emotiva, troppo di cuore tenero, ma anche troppo spirito critico che non mi fa mai calare al 100% nella parte, foss'anche la parte di madre.
Alla fine sono pure troppo poco stronza. Magari mi arrabbio, ma difficilmente tengo duro.
E sicuramente troppo poco coerente. Mi ricordo troppo bene com'ero a quell'età per credere a tutte le cose che gli dobbiamo dire.
Insomma, è difficile.
 
Però è anche bello, vederli crescere e spiccare il volo, trovare una loro identità, essere dannatamente testardi nell'imporsi, e magari correre cinque minuti dopo a rifugiarsi nella sicurezza di un abbraccio.

Io invece ultimamente, con tutti questi dubbi, mi rifugio troppo spesso nella dolcezza di un bignè....

Forse ricordando com'era bello il mondo quando io ero piccola, con le sue certezze incrollabili. Come ad esempio andare in pasticceria la domenica a prendere un vassoio di paste da mangiare dopo pranzo. Vassoio nel quale troneggiavano, immancabilmente, dei dolcissimi bigné.

bignè alla nocciola

Bigné alla nocciola

Ingredienti
(per 20 bigné)


Per la pasta choux
    • 65 g di mix per dolci lievitati  (45 g di farina di riso, 10 g di fecola di patate, 10 g di amido di tapioca) (¶)
    • 125 ml di acqua
    • 60 g di burro
    • 2 uova
    • un pizzico di sale
    Per la crema alla nocciola
      • 200 ml di latte intero
      • 50 ml di panna
      • 65 g di zucchero semolato
      • 2 tuorli d'uovo
      • 25 g di amido di mais (¶)
      • 25 g di pasta di nocciole
      • una stecca di vaniglia
        Per la glassa
        • 1 albume d’uovo
        • 250 g di zucchero a velo (¶)
        • un cucchiaino di cacao (¶)
        • burro per la teglia
        Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere presentare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili.
        Procedimento
        Per la pasta choux 
        Versate l'acqua in una pentola insieme al burro a pezzetti e a un pizzico di sale. Fate prendere il bollore e, quando il burro è completamente fuso, versate il mix per dolci lievitati mescolando energicamente. Fate cuocere per qualche minuto, finché il composto diventerà una palla che si stacca dalle pareti della pentola. Togliete dal fuoco, trasferite in una ciotola e fate raffreddare, quindi unite un uovo alla volta, mescolando energicamente con le fruste elettriche.
        Quando il composto è perfettamente amalgamato e omogeneo (dovrà avere la consistenza di una crema pasticcera soda) trasferitelo in un sac à poche con bocchetta liscia di 8-10 mm e, su di una placca da forno imburrata, formate delle palline della grandezza di una grossa ciliegia. Eliminate la puntina che si sarà formata sui bignè con la punta delle dita e cuoceteli a metà altezza nel forno preriscaldato a 190 °C per 20-25 minuti, lasciando lo sportello socchiuso gli ultimi 10 minuti.
        Quando saranno ben dorati e asciutti, togliete i bignè dal forno e metteteli a raffreddare su una gratella per dolci, facendo un piccolo forellino sul fondo di ognuno per far fuoriuscire l'eventuale vapore e facilitare la farcitura.

        Per la crema alla nocciola 
        Mettete in un pentolino il latte (tranne una tazzina) con la panna e la stecca di vaniglia aperta a metà insieme ai suoi semini (che avrete tolto dalla stecca con la punta di un coltello). Quando bolle, spegnete il fuoco.
        Amalgamate con la frusta i tuorli d'uovo con lo zucchero, quindi aggiungete l'amido di mais e infine la tazzina di latte tenuta da parte. Mescolate bene finché il tutto è perfettamente amalgamato e versateci il latte caldo a filo, sempre mescolando. Mettete sul fuoco e cuocete a fiamma bassa, sempre mescolando, per 3 o 4 minuti dal momento in cui la crema si addensa, quindi togliete dal fuoco e fate raffreddare. Quando la crema è a temperatura ambiente, togliete il baccello di vaniglia vuoto e unite la pasta di nocciole, mescolando bene per amalgamare il tutto, quindi mettete in un sac à poche fino al momento di farcire i bignè.

        Per la glassa 
        Montate leggermente l'albume e incorporatevi lo zucchero a velo precedentemente setacciato insieme al cacao in polvere.

        A questo punto farcite i bigné con la crema di nocciole attraverso il forellino posto sulla base, quindi immergete la parte superiore nella glassa e teneteli in frigorifero fino al momento di servirli, comunque finché la glassa non si sarà asciugata.


        Questo mese la Scuola di Cucina del 100% Gluten Free (fri)Day verte sugli choux.

        http://www.glutenfreetravelandliving.it/cosa-e-la-scuola-di-cucina-del-100-gluten-free-friday/
         
        Nel sito di Gluten Free Travel & Living trovate tutto per sapere:
        come si fa la pasta choux potete guardare il  video di Gluten Free Travel & Living,
        quante forme può prendere la pasta choux ce lo dice Stefania del blog Profumi e sapori che nel suo blog propone una versione dolce e una salata, la storia dei bignè  e della pasta choux, come conservare i bignè, come fare i bignè vegani, con una ricetta di Francesco Favorito




        La ricetta è tratta dal mio libro, pubblicato da Giunti Editore.

        http://www.giunti.it/libri/cucina/pasticceria-gluten-free/

        linkwithin

        Related Posts with Thumbnails