venerdì 29 dicembre 2023

Tiramisù alle noci e caramello salato alla maniera di Luca Montersino senza glutine

Quasi un anno che non pubblico e arrivo con una ricetta spaziale di Montersino: bicchierini di tiramisù alle noci con caramello salato.

Tiramisu alle noci con caramello salato

Perché se è vero che cucino abbastanza poco, e cose normali da tutti i giorni, non è che cucinare non mi diverta più, anzi. Solo che non riesco a trovare il tempo. 

Questo tiramisù mi occhieggiava da anni, dal libro Tiramisù e chantilly, ero certa che mi sarebbe piaciuto. Trattasi effettivamente di una preparazione laboriosa, ma assolutamente non difficile: alla fine i passaggi che richiedono più attenzione sono la  pate à bombe e la meringa italiana, che però prevedono procedimenti molto simili quindi imparata l'una si saprà fare anche l'altra.

Cucinare è una bella attività, che mi rilassa molto: sto lì qualche ora concentrata, magari un po' sotto pressione perché ho cominciato alle quattro e devo finire tutto abbastanza in fretta, e le preoccupazioni si sciolgono. 

Valutazione della ricetta: buonissima! Le dosi di Montersino mi destabilizzano sempre un po', alla fine ho fatto abbastanza di testa mia, e ho anche apportato una modifica per semplificarmi la vita che non credo abbia cambiato granché il risultato, non facendo due creme distinte, ma un'unica crema al mascarpone, mescolata con la meringa, che poi ho diviso a metà: in una metà ho aggiunto nocino e noci caramellate mentre l'altra metà l'ho lasciata al naturale. Montersino dice di usare la crema tiramisù mescolata con la meringa italiana per quella classica, mentre per la crema alle noci caramellate propone di utilizzare del semplice mascarpone mescolato a meringa italiana. Non credo ci sia una gran differenza, se non cromatica perché la crema tiramisù contiene i tuorli d'uovo quindi è giallina, mentre l'altra sarebbe bianca, nel mio caso erano una giallina e l'altra beige.

Errori da non ripetere: ho aggiunto il nocino nella bagna, e non avrei dovuto, perché l'alcolico nel complesso era un po' troppo dominante, soprattutto nella base di savoiardi; ho seguito le dosi della ricetta per il caramello salato al nocino e non è venuto granché salato, ma soprattuto se ce ne fosse stato un po' di più non avrebbe nuociuto. 

Ma sono dettagli. Il dolce era, ripeto, buonissimo. 

Ho usato il Nocino delle Streghe, di una piccola ditta modenese locale, che produce liquori della tradizione in modo ancora artigianale, con un risultato davvero eccezionale. Ci tengo a precisare che questa non è una collaborazione, loro non sanno nemmeno che li sto promuovendo, ma penso che sia giusto dire quando un prodotto è buono. 


Tiramisu alle noci con caramello salato


Tiramisù alle noci e caramello salato di Luca Montersino senza glutine

Per 12 bicchierini

Per la crema tiramisù
  • 500 g di mascarpone
  • 5 tuorli d'uovo
  • 160 g di zucchero
  • 50 ml di acqua
Per la meringa italiana
  • 3 albumi
  • 160 g di zucchero
  • 50 ml di acqua
Per le noci caramellate
  • 130 g di noci già sgusciate
  • 70 g di zucchero 
  • 25 ml di acqua
Per il caramello salato (sotto le dosi indicate nel libro, ma secondo me si potrebbe anche raddoppiare e non nuocerebbe)
  • 125 g di zucchero 
  • 40 ml di acqua
  • 25 g di Nocino
  • 2 g di sale
Per la finitura:
  • 200 g di savoiardi (*)
  • 100 g di caffè
  • 50 g di zucchero
  • 12 gherigli interi di noci 
  • 100 g di cioccolato fondente
  • zucchero per caramellare le noci
Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (*) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono riportare la scritta senza glutine.

Preparazioni



1. Granella di noci caramellate
Tritate grossolanamente le noci, scaldatele nel microonde e nel frattempo fate bollire in un pentolino l'acqua con lo zucchero. Quando lo sciroppo raggiunge la temperatura di 120 °C unite la granella di noci e mescolando continuamente fatele caramellare. Quando sono caramellate al punto giusto (attenzione a non farle bruciare) versatele in una placca coperta di carta forno e fatele raffreddare.

2. Meringa italiana
In una ciotola (io nella planetaria) iniziate a montare gli albumi.

Mettete lo zucchero e l’acqua in un pentolino, mescolate, e ponete sul fornello a fuoco dolce mescolando finché lo sciroppo non raggiungere la temperatura di 121 °C, come nella crema al mascarpone.

A questo punto versate lo sciroppo a filo sugli albumi, sempre montando con le fruste elettriche (dovrete usare un contenitore profondo per evitare gli schizzi di sciroppo bollente), e continuate a montare finché non si raffredda, poi riponete in frigorifero la meringa fino al momento di utilizzarla.

3. Crema al mascarpone
Preparate la pate à bombe: 
versate l’acqua e lo zucchero in un pentolino e scaldateli sul fornello a fuoco dolce, mescolando, finché lo sciroppo non raggiungere i 121 °C. Per verificare la temperatura potete usare un termometro da cucina, oppure si può valutare a occhio: lo sciroppo dev’essere chiaro e formare delle grosse bolle, e se ne fate cadere una gocciolina nell’acqua fredda, si dovrà formare una pallina elastica.

A questo punto versate lo sciroppo a filo sui tuorli, sempre montando con le fruste elettriche o in planetaria (dovrete usare un contenitore profondo per evitare gli schizzi di sciroppo bollente), finché la crema non si raffredda completamente.

Unite il mascarpone alla pate à bombe, un cucchiaio alla volta senza mescolare troppo, poi riponete in frigorifero la crema al mascarpone ottenuta fino al momento di utilizzarla.

4. Bagna al caffè
Preparate preparate una macchinetta da 6 di caffè, uniteci lo zucchero, io ci ho messo anche un cucchiaio di Nocino ma la prossima volta non lo farò. Lasciate raffreddare completamente prima di utilizzarla.

4. Noci caramellate
Caramellate un po' di zucchero in un pentolino a secco, e quando è caramellato spegnete il fuoco e intingeteci i gherigli di noci, che poi farete raffreddare su una placca o un piatto coperto di carta forno. 

5. Preparare le creme
Incorporate la meringa italiana alla crema tiramisù e dividete il composto in due ciotole non proprio in parti uguali: la crema tiramisù classica dovrà essere un po' di più. Andate a occhio. 
Nella ciotola con meno crema aggiungete la granella di noci caramellate e 5 g di Nocino. 

6. Montare i bicchierini
Dividete in pezzetti i savoiardi (io ho usato quelli della Inglese, che sono perfetti), bagnateli nella bagna al caffè e metteteli sul fondo dei bicchierini. 
Versatevi sopra la crema alle noci caramellate in modo da arrivare a circa metà altezza.
Coprite con il caramello salato.
Fate uno strato di crema tiramisù classica fino al bordo dei bicchierini e metteteli in freezer.

Un'oretta prima di servire sciogliete il cioccolato a bagnomaria o nel microonde, tirate fuori i bicchierini dal freezer e versateci sopra un cucchiaino di cioccolato fondente, e infine guarnite con i gherigli di noci caramellate.

E' buono sia freddo di freezer, ma a mio avviso è ancora meglio se lo lasciate un'oretta in frigo, in modo che le creme riacquistino la loro cremosità. 






mercoledì 8 febbraio 2023

Farinata di ceci, detta anche farafrittata, con i carciofi

Ultimamente il blog sembra risorto, ho ricominciato a cucinare qualcosa che va oltre la mera sopravvivenza, e quindi mi fa piacere scrivermi le ricette da qualche parte, ma non mi illudo, so che basterà poco per farmi tornare nel vortice del lavoro e degli spaghetti al pomodoro.

Contro il logorio della vita moderna ci vorrebbe davvero un Cynar, ma io sono diventata quasi astemia e il Cynar non mi è mai piaciuto. 

Forse ci vorrebbe semplicemente una vita più naturale e ritmi più distesi?

Cominciamo da una dieta più sana e sostenibile. I miei esperimenti vegetariani sono sempre in mezzo al guado, è difficile inserire la variante veg nella dieta quotidiana di una famiglia di quattro persone se gli altri membri della famiglia non ne vogliono sapere, così dopo mesi in cui preparavo tre o o quattro cose diverse a pasto la scelta rigidamente vegetariana è naufragata, e sono diventata flexitariana, come si direbbe oggi, in pratica siamo passati a cercare di fare almeno una cena o due alla settimana esclusivamente vegetariani,  a pranzo siamo al nutrirsi per nutrirsi, e il resto va come va.

Oltre alle mille polpette di fagioli, ceci, lenticchie, sorgo, quinoa e chi più ne ha più ne metta, abbiamo anche le torte salate, gli sformati, ma anche le farafrittate, o farinate di ceci che fanno finta di essere frittate.

In Toscana si chiama cecina, ma se ci metti le verdure non so se si chiama ancora così. 

Questa con i carciofi è davvero buonissima.

Ho provato a rifarla dopo averla mangiata in un posticino vegano dietro la mia scuola, che si chiama Pappagioia, e offre sempre molte opzioni senza glutine anche se non è certificato. Io non ho mai avuto problemi ma tenetene conto se siete celiaci. E' il posto d'elezione dove vado con una carissima amica e collega, per fare una pausa dal logorio della vita moderna, per restare in tema. 

Ispirata dall'ultimo pranzo insieme, ho provato a preparare una cena vegan che aveva effettivamente un suo perché: oltre alla farinata con i carciofi c'erano varie verdure (cime di rapa, cavolo rosso stufato che pubblicherò a breve, spero, sempre ispirato da Pappagioia), fagioli e pane fatto in casa alle patate, molto buono, con la mollica soffice e la crosta croccante.


Farinata di ceci (detta anche farafrittata) con i carciofi




Preparazione: 30 minuti +  il riposo

Cottura: 20 minuti

 

Ingredienti

(per una teglia rotonda da 28 cm di diametro)

180 g di farina di ceci *

420 ml di acqua

succo di limone

olio extravergine di oliva

4 carciofi

sale

olio 

 

* ingredienti a rischio di contaminazioni da glutine. Per essere consumati tranquillamente devono avere presentare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE.
** prodotti sostitutivi equivalenti a quelli contenenti glutine.

Preparazione 

Setacciate la farina di ceci in una ciotola capiente, e, sbattendo con una frusta, diluitela con l'acqua stando attenti a non fare grumi, e  fate riposare da qualche ora a una notte intera, coperto. 

Mondate i carciofi togliendo foglie esterne, punte e barbe e tagliateli in spicchi sottili; via via che li pulite metteteli a bagno in acqua acidulata con succo di limone per evitare che anneriscano. Scolateli dall'acqua e rosolateli in una pentola con un po' di olio extravergine di oliva. Salate, mescolate bene e fate rosolare incoperchiati, in modo che si ammorbidiscano senza attaccare. Mescolate spesso, altrimenti attaccano, quando sono ammorbiditi sono pronti. Tenete da parte. 

Unite all'impasto un cucchiaio d'olio. 

Ungete la teglia con abbondante olio e versateci sopra la pastella, e quindi unite i carciofi, disponendoli in modo uniforme.

Infornate nel forno preriscaldato a 200 °C, sul ripiano più basso del forno, e fate cuocere per 15 minuti, quindi spostatela cecina sul ripiano più alto, e fate cuocere per altri 10-15 minuti o finché diventa dorata e croccante.

Lasciatela riposare qualche minuto, così diventa più facile tagliarla, e servitela con accompagnamento di verdure. 


Ci è piaciuta anche fredda.


sabato 4 febbraio 2023

Pasta velocissima con cipolle, briciole tostate, olive, acciughe e finocchietto

Pasta velocissima, da fare così all'ultimo minuto, con ingredienti che avrete sicuramente in casa: cipolle, acciughe, pane, olive. Ecco, forse il finocchietto no, ma si possono sempre usare delle barbe di finocchi, oppure anche niente. 

Perché l'idea è che sia una soluzione per quando proprio non sapete cosa fare.

L'idea l'ho copiata dai tortiglioni e briciole croge de La pozione magica su Instagram, che poi è una mia cara amica del GAS e collega di scuola.

Però visto che il lupo perde il pelo ma non il vizio, non l'ho fatta proprio uguale uguale, ho apportato quale modifica.





Pasta velocissima
Ingredienti
(per quattro persone) 
  • 400 g di penne rigate  (io Garofalo) *
  • 2 cipolle rosse grosse
  • 3 fette di pane senza glutine *
  • 4 filetti di acciuga
  • olive taggiasche
  • finocchietto selvatico 
  • olio extra-vergine di oliva
  • sale 
Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo * sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili, o presentare la scritta SENZA GLUTINE sulla confezione.   

Procedimento
  
Mettete sul fuoco una pentola grande con abbondante acqua.
Mondate e tagliate la cipolla a velo.
In una padella anti-aderente mettete un po' d'olio e fateci prima sciogliere i filetti di acciughe quindi aggiungete la cipolla e fatela sudare a fuoco lento. Aggiungete una manciata di olive. 
Sbriciolate le fette di pane nel mixer (era banalissimo pane del mastro panettiere Schaer). 
In un'altra padella mettere un altro filo d'olio e tostate le briciole di pane finché diventano davvero croccanti e rosolate. Girate sempre, altrimenti bruciano. 

Quando l'acqua bolle, aggiungete il sale e poi la pasta, che io ormai cuocio col fuoco spento, metodo che mi sembra particolarmente adatto alla pasta senza glutine che così rischia meno di disfarsi. 
Per ricordarcelo, si aspetta che l'acqua riprenda il bollore dopo che ci si è versata la pasta, si mescola per evitare che attacchi e poi si incoperchia, si spegne il fuoco e si lascia lì per una decina di minuti. 

Prima di scolare tenete da parte una tazzina di acqua di cottura, scolate, versate nella padella dove avete soffritto le cipolle, mantecate con un po' d'acqua di cottura, versateci sopra le briciole e il finocchietto tritato fine. 

Servite con parmigiano grattugiato, se piace.  

giovedì 26 gennaio 2023

Fagottoni fichi e mandorle senza glutine


Supponiamo che abbiate deciso di fare uno Zelten per Natale, e che poi non lo abbiate fatto.

Non vorrete mica buttare via tutti quei meravigliosi fichi secchi biologici fatti venire appositamente dalla Sicilia, insieme alle mandorle? 
No. 
Allora che ne facciamo?
Dei biscottoni di frolla farciti ai fichi e mandorle, un accostamento sempre molto azzeccato.
La ricetta non ha un'unica origine, ho guardato un tot di ricette in rete e le ho messe insieme.
Il risultato è stato soddisfacente.
Fagottini fichi e mandorle
Ingredienti

Per la frolla
300 g di farina (io mix per frolla Ori di Sicilia), più un po' per spolverare *
40 g di farina di mandorle * (io ho tritato le mandorle sbucciate nel mixer)
120 g di zucchero a velo *
125 g di burro freddo, tagliato a dadi
la scorza di 1/2 limone grattugiata finemente
1 uovo grande + 1 tuorlo leggermente sbattuto
1 pizzico di sale
1-3 cucchiai di acqua ghiacciata (se necessario)

Per il ripieno
300 g di fichi secchi
150 g di farina di mandorle * (io ho tritato le mandorle sbucciate nel mixer)
la scorza di 1 arancia grattugiata finemente
la scorza di 1/2 limone grattugiata finemente
50 g di zucchero 
1 cucchiaio di cannella in polvere

Per completare
1 tuorlo sbattuto con un cucchiaino d'acqua (doratura) per spennellare 

Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (*) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere la scritta SENZA GLUTINE.

Procedimento
Per la frolla:
Mescolate velocemente, con la punta delle dita, la farina, il pizzico di sale, la scorza grattugiata del limone con il burro freddo a pezzetti. Una volta ottenute delle briciole fini, incorporate sempre velocemente l'uovo leggermente sbattuto e lo zucchero a velo e, se necessario, l'acqua fredda. Compattate a palla, avvolgete nella pellicola e mettete in frigorifero per almeno 30 minuti o finché è soda.

Per la farcitura, la sera prima mettete a bagno i fichi secchi in acqua.

Il giorno stesso tritate i fichi secchi nel mixer, quindi amalgamateci lo zucchero, la scorza d'arancia e di limone, la cannella e la farina di mandorle.

Stendete la pasta allo spessore di 6 mm circa su un piano leggermente infarinato e ritagliate due rettangoli larghi circa 8/10 cm.

Mettete uno striscia di ripieno su ognuno dei rettangoli, lasciando spazio libero ai lati per poter ripiegare il rettangolo su se stesso in modo da ottenere due rotoli lunghi e stretti. Fate in modo che la chiusura sia ben fissata, per non far uscire il ripieno.
Tagliate questi due rotoli a fatte di circa 2 cm di ampiezza, e trasferiteli in freezer per mezz'ora. 

Nel frattempo scaldate il forno a 180 °C.

Spennellate con il tuorlo d'uovo mescolato con un cucchiaio di latte, infornate per mezz'ora circa, finché la pasta è dorata e profuma di biscotti.

Sfornateli e trasferiteli a raffreddare sopra una gratella. Si conservano in un contenitore ermetico fino a una settimana.

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