venerdì 28 marzo 2014

Soufflé ai topinambur con salsa vellutata al Castelmagno, senza glutine

Soufflé ai topinambur

Non pensavo di farcela. La ricetta mi sembrava tostissima, e il mese ancora più tosto.
Non avevo neppure uno spunto, non ero concentrata per niente.

Eppure l'idea di fare un soufflé mi intrigava parecchio, non l'avevo mai sperimentato e mi piaceva molto imparare anche questa cosa nuova, in pieno mood MTC come scuola di cucina, che è lo spirito che amo di più.

Alla fine, all'ultimo tuffo, in giornate dense di cose da fare che la metà basterebbe, mi è venuta un'idea.
Che in realtà avevo fin dall'inizio.
A me sto soufflé mi sapeva di Piemonte.
In effetti alla fine è venuta fuori una sequela di ingredienti piemontesi, o comunque che richiamano quella regione.
Il topinambur, le nocciole, il Castelmagno.
Mi sembrava stessero proprio bene insieme.
A  un certo punto mi era venuta l'idea di mettere le fave di cacao, invece delle nocciole, ma si sa, non son tipa da stranezze io, e ho preferito questi accostamenti classici.
Il risultato mi ha più soddisfatto: il soufflé si è gonfiato, e anche quando inesorabilmente si è sgonfiato, era buono lo stesso. La ricetta di Fabiana mi è piaciuta moltissimo, ma d'altronde me lo aspettavo, con una cuoca del suo livello. È stata molto generosa a trovare una ricetta di soufflé "facile", che fossimo in grado di realizzare senza troppe delusioni.
La salsa vellutata, alla quale ho aggiunto un po' di zafferano per dare colore, arricchita con il Castelmagno, era delicata ma piena di sapore. I topinambur sono buoni di suo, e perfetti per una preparazione di questo tipo.
Insomma, ne è valsa la pena.
Grazie Fabiana per averci dato l'opportunità di imparare una tecnica nuova, con una ricetta così solida che è riuscita pure a me! Sono cose belle, e te ne sono grata! Grazie MTC per insegnarmi ogni mese a cucinare cose nuove.
Unica notazione: i miei ramequins devono essere più piccoli di quelli di Fabiana, perché con queste dosi mi sono venuti 9 soufflé monoporzione, non 6.
Ultima nota, le foto: è ufficiale, non mi vengono più. Pace. Non si vive di solo blog.

Soufflé ai topinambur con salsa vellutata al Castelmagno e nocciole tostate

Soufflé ai topinambur

 Ingredienti
(per 9 soufflé monoporzione, ramequins medio-piccoli)
Per il soufflé
  • 300 ml di panna fresca
  • 3 cucchiai da minestra di amido di mais (¶)
  • 30 g di burro + quanto basta per ungere gli stampi
  • 6 uova medie
  • olio extra-vergine di oliva
  • 500 g di topinambur (che una volta cotti si sono ridotti a 200 g di purea di topinambur)
  • noce moscata, sale, pepe
  • parmigiano a sufficienza per ricoprire fondo e bordi degli stampi, circa 3 cucchiai
Per la salsa vellutata al Castelmagno
  • 450 ml di brodo vegetale, fatto in casa con 1 carota, 1/2 cipolla, 1 zucchina, 1 costa di sedano, 1 foglia esterna di finocchio
  • 30 g di amido di mais (¶)
  • 30 g di burro
  • sale pepe
  • 1 bustina di zafferano (¶)
  • 150 g di Castelmagno
Per la finitura
  • una manciata di nocciole
Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere presentare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili.

Preparazione
Preparare il soufflé 
Lascio la parola a Fabiana...
Con una pennellessa imburrare generosamente gli stampi che devono essere puliti ed assolutamente asciutti, ungere fondo e bordi....questo è assolutamente fondamentale!
Con lo stesso criterio spargere il formaggio grattugiato negli stampi in modo che ne siano interamente ricoperti avendo cura di non toccare più l'interno con le dita.
Riporre in frigo fino al momento del riempimento, volendo anche in freezer. Non trascurare questo passaggio!!
Ripassare ancora i bordi con un altro poco di burro pomata e raffreddare nuovamente
Preparare la purea di topinambur: sbucciare i topinambur e tagliarli a pezzetti. Metterli in una padella con poco olio extravergine di oliva, e farli cuocere inizialmente scoperti, poi coprendo la padella, finché sono morbidi. Aggiustare di sale e passare i topinambur con il minipimer, fino ad ottenere una purea liscia ed omogenea. Mettere da parte. Si dovrà avere circa 200 g di purea. 

Accendere il forno a 200°C.
Mescolare lì'amido di mais con poca panna fresca fuori fuoco.
Portare ad ebollizione la restante panna, raggiunto il bollore unire il mix panna maizena mescolando sempre.
Abbassare la fiamma e proseguire la cottura aiutandosi con una frusta a mano fino ad ottenere una crema spessa.
Allontanare dalla fiamma ed unire il burro avendo cura di continuare sempre a lavorare.
Rompere le uova  tenute a temperatura ambiente, separando i tuorli dagli albumi, avendo cura di non toccare questi ultimi con le mani.
Unire i tuorli uno alla volta, incorporandoli alla perfezione prima di introdurre il successivo.
Salare, pepare, aggiungere la noce moscata e mescolare bene.
L'ultima indispensabile operazione è quella di montare gli albumi. Aggiungere eventualmente un po' di succo di limone.
Devono essere ben stabili, ma non di cemento armato.
Con delicatezza ed in più riprese unire gli albumi montati, badando bene di non smontarli, eseguendo movimenti verticali con una spatola e contestualmente ruotando la ciotola, il classico movimento en coupant (?)
La massa deve risultare ben omogenea.
Versare negli stampi arrivando solo ai 2/3 della loro altezza.
Lisciare delicatamente la superficie con la spatola.
Infornare immediatamente e cuocere senza mai aprire per 15/18 minuti.
In ogni caso sorvegliare ed estrarre quando gonfio e ben dorato in superficie.
L'esterno deve essere compatto, l'interno morbidissimo, umido  e soffice come una nuvola.
Per accentuare la colorazione si può cospargere la superficie con un cucchiaino di formaggio grattugiato prima di infornare (io non l'ho fatto)
A voi la scelta se mantenere il soufflé nel suo contenitore od estrarlo, questo non creerà difficoltà alcuna.
Potete anche tenerlo un paio di minuti a forno spento, lo sbalzo termico sarà inferiore ed è possibile che con una "gran botta di culo" facciate in tempo a sorprendere i vostri ospiti ed a sorprendere voi stessi della magia del soffiaggio....tempo di accorgersene e sarà già passata.
Anche se è sfuocata, metto lo stesso la foto delle mie creature tutte gonfie appena uscite dal forno, perché non potevo non lasciare questa testimonianza.

Soufflé ai topinambur

Preparare la salsa
Sciogliere il burro a calore moderato in una casseruola capiente e aggiungere l'amido di mais.
Mescolare vigorosamente con un mestolo fino a formare un impasto morbido (roux).
Continuare a mescolare fino a quando il roux inizia ad assumere un colore leggermente brunito.
Togliere dal fuoco.
Sciogliere lo zafferano nel brodo vegetale caldo, ed incorporarlo al roux cominciando con due cucchiai: procedere così, fino ad arrivare a un quarto della dose complessiva.
Prendere una frusta e gradatamente incorporare il resto del brodo.
Mettere la casseruola sul fornello, a fiamma media e far sobbollire per 15-20 minuti. Mescolare spesso con la frusta, per evitare che la salsa si attacchi al forno. Se la salsa dovesse diventare troppo spessa, aggiungere un po' di brodo.
Incorporare alla salsa il Castelmagno sbriciolato. Se la salsa dovesse rimanere granulosa, passarla al setaccio.
Aggiustare di sale e servire calda.

Finitura
Tritare grossolamente le nocciole e tostarle pochi minuti in un padellino. 
Servire i soufflé con una generosa cucchiaiata di salsa e con una spolverata di nocciole tritate.

Con questa ricetta partecipo alla sfida di marzo 2014 dell' MTC.
La ricetta originale di Fabiana del blog Tagli e intagli

MTC di febbraio 2014


Con questa ricetta partecipo anche al 100% Gluten Free (fri)Day 

gluten_free_friday

venerdì 21 marzo 2014

È primavera! Si va tutti da Gluten free Travel & Living

http://www.glutenfreetravelandliving.it/


Oggi inizia la primavera e vi invitiamo ad andare a festeggiarla nella nuova casa di Gluten Free Travel & Living.


Celebreremo insieme la stagione più romantica dell'anno in un nuovo spazio più grande e più soleggiato per potervi accogliere tutti e meglio.

Si, perché, e non ce lo aspettavamo neanche noi, la nostra casetta, costruita solo 9 mesi fa, è diventata piccolina piccolina, dato che siete venuti in tantissimi a farci visita.

Siete arrivati curiosando tra le ricette, alla ricerca di un ristorante o per trovare un modo sereno di viaggiare;
siete stati curiosi di conoscere cosa siano gli additivi, e ci avete seguito tra diete e mode alimentari.
Avete apprezzato le nostre interviste e i racconti di chi ha condiviso la sua esperienza di viaggio, o di insegnamento tra tra fornelli sglutinati;
avete letto i nostri pdf e visualizzato le nostre video-ricette.

E i tantissimi, che con il senza glutine non hanno ancora dimestichezza, hanno potuto trovare suggerimenti per come organizzare un Natale per tutti, come gestire una dispensa e come evitare le contaminazioni.







 
Ogni venerdì festeggiate con noi il 100% Gluten Free friday piatti speciali pieni di cura e attenzione.
Ed è quindi per tutti voi che da oggi abbiamo traslocato in una casa più spaziosa e luminosa che vi invitiamo a visitare anche tutti i giorni perché  abbiamo in mente una marea di progetti e iniziative da far crescere anche assieme a voi: vi informeremo, vi faremo divertire, sognare e mangiare benone...



Oggi noi partecipiamo al 100% Gluten Free (fri)Day così!

E adesso possiamo offrirvi una fetta di torta appena sfornata dalla redazione di Gluten Free Rravel & Living?



sabato 15 marzo 2014

Torta al cioccolato e caffé senza farina


Flourless Chocolate Espresso Cake


Se avete ancora voglia di sperimentare torte al cioccolato, questa non può mancare: è morbida, è profumata, ha un guscio croccante, e pure una glassa goduriosa.

Non c'è nemmeno bisogno di sglutinarla, è senza glutine già di suo, non essendoci farina.

E poi la ricetta è di Martha Stewart, ovvero una garanzia.

FLOURLESS CHOCOLATE ESPRESSO CAKE

TORTA AL CIOCCOLATO E CAFFÈ SENZA FARINA
(da Cakes di Martha Stewart)

Ingredienti
(per 8 persone)
Per la torta
3 cucchiai di burro non salato +  quello per imburrare la tortiera
170 g di cioccolato fondente (preferibilmente 70% di cacao) a pezzetti (¶)
6 uova
1 tazza di zucchero vanigliato home made, ottenuto mettendo i baccelli di vaniglia in un barattolo assieme allo zucchero
3 cucchiaini di caffé (¶)
1/4 cucchiaino di sale


Per la glassa

85 g di cioccolato fondente (¶)
1 e 1/2 cucchiai di burro non salato
1/3 tazza di panna fresca
1/3 di tazza di zucchero vanigliato home made (vedi sopra)
1 cucchiaio di caffé (¶)
1/4 cucchiaino di sale

Per accompagnare
Gelato (opzionale) (¶)

Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili, o riportare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE.

Preparazione
Preparare la torta:
Scaldare il forno a 180°.
Imburrare una tortiera con fondo sganciabile da 23 cm di diametro. Rivestire con carta-forno.
Fondere burro e cioccolato nel micro-onde .
Sbattere con le fruste elettriche i tuorli d'uovo con 1/2 tazza di zucchero  finché sono gonfi e spumosi (ci vorranno circa  per 3 minuti).
Aggiungere il caffé solubile e il sale, quindi mescolare per 1 minuto. Aggiungere anche il cioccolato fuso. Mescolare per 1 altro minuto.
In un'altra ciotola, perfettamente pulita, montare le chiare a neve con uno sbattitore elettrico a media velocità finché non diventano spumose. Aggiungere la restante ½ tazza di zucchero e continuare a sbattere per circa 5 minuti, finché si formano dei picchi sodi.
Usando una spatola, incorporare le chiare montate a neve nella miscela di cioccolato in tre volte.
Trasferire il composto nella tortiera, e far cuocere in forno per circa 40-45 minuti.
Togliere dal forno e mettere su una gratella a raffreddare completamente, lasciando la torta nella tortiera.
Quando è fredda togliere il bordo sganciabile e trasferire con cautela su un piatto da portata.

Preparare la glassa:
Mettere la cioccolata e il burro in una ciotola che regga al calore.
Mettere in un pentolino gli altri ingredienti (panna, zucchero, caffé solubile) e far prendere il bollore, mescolando per sciogliere perfettamente lo zucchero e il caffé solubile.
Versare sopra la cioccolata.  Mescolare finché non si è fusa perfettamente e il tutto è ben amalgamato.
Servire la torta con la glassa calda e palline di gelato, se si desidera.

venerdì 14 marzo 2014

So british! Scones senza glutine

pane con pasta di riporto

So British!
Gli Scones sono uno dei miei obiettivi senza glutine degli ultimi mesi. Ho sperimentato svariate ricette, e ottenevo dei biscottoni non troppo alti e poco dolci. Con la marmellata erano ottimi, infatti venivano regolarmente spazzolati quando li preparavo per i brunch, ma non erano quello che mi immaginavo.

Poi ho capito che stavo sbagliato farine. Non ci volevano le farine per frolle e biscotti, ma quelle per dolci lievitati.
Cambiando farine è andata molto meglio. Ho ottenuto degli scones ragionevolmente morbidi e abbastanza cresciuti in altezza (ma vorrei crescere ancora... per chi mi ha visto sa che questo è un karma inascoltato...).

Insomma, questa ricetta è un buon punto di partenza e proprio per questo ve la propongo, ma c'è ancora spazio per ulteriori migliorie. Proverò altre ricette, e magari anche altre farine, anche se il mix per impasti lievitati è un gran mix che solitamente non tradisce.

Appunto, scones... Ma cosa sono di preciso gli scones?
Sono dei dolcetti inglesi poco zuccherati serviti tipicamente per il tè o per la colazione, con confetture di varia natura e clotted cream, una panna con una percentuale di grasso molto elevata (55-60%) rispetto alla nostra panna da montare  (35-36%) che viene ottenuta scaldando il latte non pastorizzato e togliendo lo strato di panna grassa che si viene a formare in superficie via via che il latte si scalda. È così grassa e cremosa che non viene montata, ma servita così com'è. In Gran Bretagna la si trova ovunque, da noi non è facilmente reperibile (io non l'ho mai trovata) quindi i nostri brunch e tè si accontentano di confetture, preferibilmente fatte in casa. Come quella di fragole che vedete in foto, ad esempio.

La ricetta "glutinosa" è di Mary Berry.
Rispetto all'originale, ho dovuto aumentare un po' i liquidi, come spesso accade con i dolci e i lievitati gluten free, perché le farine senza glutine tirano più liquidi.

Comunque gli scones sono facili ma non facilissimi, ci sono alcuni accorgimenti da seguire:
  • non mescolare troppo l'impasto, che deve anzi rimanere un po' granuloso (altra caratteristica tipica dei dolci anglosassoni);
  • l'impasto deve comunque essere abbastanza umido e appiccicoso ("on the wet side", scrive la Berry);
  • stendere la pasta molto alta, da 2 ai 3 cm, 
  • quando si tagliano, tirare via il coppapasta tutto d'un colpo, in verticale, senza dare il giro, altrimenti rischiano di prendere forme stran. 
Gli scones sono anche sul libro
Quale libro? Ma il mio.




http://www.amazon.it/dolce-gluten-free-Pasticceria-glutine/dp/8844044838/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1415356382&sr=1-1&keywords=il+dolce+gluten+free


Scones senza glutine
(da Mary Berry's Baking Bible, BBC Books) 

Ingredienti 
Per circa 20 scones
  • 310 g di farina di riso (¶)
  • 80 g di fecola di patate (¶)
  • 80 g di amido di tapioca (¶)
  • 80 g di burro a temperatura ambiente
  • 50 g di zucchero semolato
  • 2 uova grandi 
  • circa 250 ml di latte
  • 1 bustina di lievito per dolci (¶)
  • 1 pizzico di sale
Strumenti utili
1 coppapasta o tagliabiscotti da 5 cm di diametro
    Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere presentare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili.

    Preparazione
    Preriscaldare il forno a 200 °C.
    Mescolare insieme le farine, gli amidi e il lievito, e setacciarli dentro una ciotola capiente.
    Aggiungere il burro a pezzetti e, con la punta delle dita, mescolarlo alle farine fino ad ottenere un briciolame fine come si fa per le frolle.

    Incorporare lo zucchero e il pizzico di sale.

    A parte battere le uova con quasi tutto il latte (tenerne da parte circa 20 g, da aggiungere eventualmente in seguito si ritenesse l'impasto troppo asciutto. Io li ho aggiunti), metterne da parte due cucchiai per la successiva spennellatura e incorporare il resto alle farine.

    Impastare velocemente con la punta delle dita. Deve venire un impasto abbastanza umido e appiccicoso. Se fosse troppo asciutto aggiungere il latte tenuto da parte.

    Una volta impastato stendere ad uno spessore di circa 2,5-3 cm e ritagliare dei cerchi, con un coppapasta di 5 cm di diametro. Quando si taglia il coppapasta va usato in modo deciso, mantenendolo verticale senza ruotare, pena difficoltà nella lievitazione. Io per farlo scorrere meglio senza "impigliarsi" lo inzuppo nella farina di mais prima di usarlo.

    Reimpastare velocemente i ritagli di impasto, e ritagliare i nuovi scones fino al completamento dell'impasto.

    Disporre su una teglia imburrata e infarinata con farina di riso, oppure coperta con un foglio di carta-forno, ed infornare nel forno pre-riscaldato a 200° C.

    Cuocere per 10-15 minuti, sfornare e far raffreddare su una gratella per dolci.

    Si mangiano tiepidi, appena fatti, ma si possono conservare un paio di giorni, purché prima di servirli vengano fatti rinvenire qualche minuto in forno..


     %%%%%%%%%%%%%

    Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten Free (fri)Day, una gran bella iniziativa di Gluten Free Travel & Living, per condividere la buona cucina senza glutine con tutti, celiaci e non.

    Le regole oramai dovreste saperle, ma vi lascio il nostro banner perché è sempre meglio ripetere.

    gluten_free_friday

    Semplice, no?
    E allora, vi aspettiamo in tanti per il 100% Gluten Free (fri)Day! #GFFD

    Con questa ricetta partecipo anche al bellissimo contest di Patty - Andante con gusto È senza? È buono!
    Per la categoria Prodotti per la prima colazione
    Scade il 31 di marzo: cosa aspettate a partecipare anche voi?


    venerdì 7 marzo 2014

    L'ORA DEL paTÈ A FIRENZE! Lunedì 10 marzo ore 17:30 alla Libreria IBS


    http://www.ibs.it/libreria/firenze/fi.html


    Lunedì 10 marzo M.me La President è a Firenze, cioè a casa mia, a presentare L'Ora del paté.
    Viene alla libreria IBS in via de Cerretani, alle 17:30.
    Ci sarò pure il Romanelli, non esattamente cincirinella, che ricordo ai collegi quando insegnavo nella sua stessa scuola.
    E pure Andrea Gori, anche lui mica cincirinella. 

    Sono parecchio emozionata per questo evento, non tanto perché nel libro ci sono i miei quasi-chapati al grano saraceno, ma perché penso ci dia l'opportunità di promuovere un bel progetto.
    Insomma, una bellissima occasione da non perdere

    Si potrà pure comprare il libro, il bellissimo L'ora del paté, il caso letterario del secolo. 

    E voi, voi ci sarete, VERO?


    Per chi ancora non lo sapesse, un paio di dati sul libro, ma mi sembra impossibile che qualcuno ancora non sappia di che stiamo parlando.
    • L'ora del Paté
    • A cura di: M.me La President
    • Illustrazioni: Roberta Sapino / La Chat Egoiste
    • Fotografie: Sabrina de Polo
    • Editore: SAGEP
    • Costo: € 18,0 
    • Collana: I libri dell'MTChallenge (Wow!)
    • ISBN: 978-8863732597
    41 ricette di paté, 8 di burri composti, 33 fra pani e crackers, grissini, muffins, scones chips e tutto quanto fa... la17esima sfida dell'Mtc!

    È un libro PARECCHIO bello, PARECCHIO diverso da quello che si vede in giro, con PARECCHIE ricette ma anche PARECCHIE indicazioni utili per imparare a cucinare meglio e con più soddisfazione: trucchi, suggerimenti, idee, spunti...
    La grafica è fichissima, i disegni di Roberta una chicca dietro l'altra, le foto eleganti e per niente scontate.

    Lo stile poi, è inconfondibile: una scuola di cucina dove davvero si impara facendo e osservando quello che fanno gli altri!

    Dovete venire, per comprare il libro e pure per sentire cosa avranno da raccontarci questi importanti signori. 

    Per celebrare lo spirito di questa iniziativa, vi propongo anche una ricetta ripresa dal libro, che ho già da un bel po' di tempo.

    Ho scelto di rifare la ricetta che apre il volume, Il Paté di fegatini e funghi alla paprika con mele caramellate di Stefania di Arabafelice in cucina!.
    L'Araba non necessita di presentazioni, ogni cosa che fa è una meraviglia, e spesso pure furbissima.

    Questa ricetta è una ricetta parecchio furba nel senso che è buonissima, di sostanza, e mi ha dato notevoli soddisfazioni, facendomi fare una splendida figura in una cena pre-natalizia.

    Paté di fegatini e funghi alla paprika con mele caramellate


    Paté ai fegatini e funghi alla paprika e mele caramellate
    (da una ricetta dell'Arabafelice in cucina!) 

    Ingredienti 
    (Per sei persone) 

    Per il paté
    • 300 g di fegatini di pollo
    • 300 g di funghi champignon
    • mezza cipolla bianca
    • uno spicchio d'aglio
    • un cucchiaino di paprika dolce (¶)
    • mezzo bicchiere di vino bianco
    • sale 
    • olio extravergine di oliva
    • 60 g di burro
    Per la finitura
    • una mela Granny Smith
    • burro
    • miele 
    • sale
    • pepe bianco
    • pane toscano, per accompagnare
      Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere presentare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili.
      Paté di fegatini e funghi alla paprika con mele caramellate

      Preparazione
      Far sciogliere su fuoco medio un paio di cucchiai di olio, e unirvi lo spicchio d'aglio e la cipolla tritata.
      Aggiungere i fegatini e farli saltare a fuoco vivo.
      Unire quindi i funghi a fettine e la paprika, sfumando poi con il vino.
      Abbassare il fuoco, aggiungere un cucchiaino di sale e far andare per una decina di minuti, il liquido dovrà evaporare ma non completamente.
      Far raffreddare completamente, quindi versare il tutto nel robot con le lame e frullare.
      Con le lame in funzione aggiungere il burro, un pezzetto alla volta in modo da ottenere un composto omogeneo.
      Aggiustare eventualmente di sale e mettere in frigo per almeno quattro ore, coperto con pellicola a contatto.

      Paté di fegatini e funghi alla paprika con mele caramellate

      Per le mele caramellate, sbucciare ed affettare la mela a spicchi non troppo sottili..
      Sciogliere poco burro in un padellino, unire le fettine di mela e farle saltare qualche minuto.
      Unire poco miele e cuocere finchè saranno dorate.
      Salarle e peparle.
      Comporre quindi il crostino abbrustolendo leggermente una fetta di pane di segale, adagiandovi sopra una fettina di mela e quindi una cucchiaiata di patè.

      Mie note:
      nessuna, è solo una grande bontà!
      %%%%%%%%%%%%%
      Con questa ricetta partecipo anche al 100% Gluten Free (fri)Day, la grande iniziativa di Gluten Free Travel & Living, per condividere la buona cucina senza glutine con tutti, celiaci e non.

      Le regole oramai dovreste saperle, ma vi lascio il nostro banner perché è sempre meglio ripetere.
      Cliccando sul banner verrete indirizzati alla pagina dove lasciare i link delle vostre ricette.

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