Questa ricetta è della mia zia Rossana, una grande cuoca e una raccontatrice di storie fantastiche. Anche se mangiare le cose cucinate dalla zia Rosanna è sempre stata un'esperienza mistica, i suoi racconti non erano da meno.
La zia Rossana per un certo periodo aveva lavorato in un ristorante di proprietà del tenore. Chi è il tenore? Beh, se stai a Modena non puoi saperlo, parliamo del mitico Pavarotti.
Quando il tenore andava a pranzo da loro, la prima cosa che chiedeva era sempre "C'è il fiordilatte?" Alla risposta affermativa, scontata - la zia sapeva bene di non potersi trovare sguarnita del dolce preferito del tenore - Pavarotti rispondeva immancabilmente "Me ne metta da parte uno!" intendendo non una porzione, ma uno intero, da litro. Si sa, i tenori modenesi non badano troppo alla dieta...
La ricetta del fiordilatte della zia, che poi sarebbe quello che oggi chiamiamo creme caramel, che a Frenze si chiama latte alla portoghese, veniva direttamente dalla sua zia Rosina, zdaura emiliana con i fiocchi che negli anni 40 e 50 chiamavano per preparare i pranzi di nozze. In realtà ho scoperto recentemente che è la stessa ricetta che si trova sull'Artusi.
E' il creme caramel più buono che abbia mai mangiato, e il segreto sta tutto nel bollire il latte a lungo prima di preparare il creme caramel, così evapora la parte acquosa e rendendo possibile una cottura a bagnomaria più breve creando una consistenza cremosa e intensa come non mai.
Fiordilatte
Ingredienti
- 1 l di latte
- 250 g di zucchero semolato
- 6 tuorli d'uovo
- 2 uova intere
- la scorza di un limone non trattato
Naturalmente senza glutine: nessun ingrediente contiene glutine né è a rischio contaminazione
Preparazione
Bollire il latte a fuoco bassissimo, eventualmente con un frangifiamma, con 50 g di zucchero e la scorza di limone a lungo, quasi un'ora, finché non dimezza di volume. Aspettare che si raffreddi.
Nel frattempo caramellare in un pentolino 120 g di zucchero tolti dal totale. Quando è caramellato trasferirlo in uno stampo da ciambella da 1 l e farlo scorrere sui bordi.
Sbattere le uova con lo zucchero rimasto, incorporare il latte raffreddato dopo aver tolto la scorza di limone, trasferire nello stampo a bagnomaria per 40/50 minuti a 180°C.
Per decidere quando toglierlo dal forno fare la prova stecchino. Non cuocerlo troppo: raffreddano si compatta ulteriormente.
Toglierlo quindi dal forno, aspettare che si raffreddi e quindi riporlo in frigorifero fino al momento di consumarlo.
Si può fare anche in uno stampo da cake, oppure monoporzione, in tal caso andrà cotto meno, ma a me piace molto di più la versione tradizionale a ciambella.
Sformarlo su un piatto e ci siamo!