Nuovo governo, nuovo corso, nuova riforma della scuola.
Cosa abbiamo da aspettarsi a questo giro?
Negli ultimi anni le parole che vanno per la maggiore sono meritocrazia, valutazione degli insegnanti, competenze... Per tacer delle inossidabili 3I di berlusconiana memoria.
Mai tagli, anche se le ultime riforme della scuola, più che riforme, sono state pessime spending review (eufemismo per tagli sconsiderati e mostruosi).
Anzi, fossero stati solo tagli sarebbe quasi stato meglio, che la parte propositiva è stata un devasto, se mi si passa il termine da gergo giovanilistico.
Mentre si parlava di competenze si tagliavano laboratori e corsi di indirizzo.
Si può parlare di competenze e tagliare, in un alberghiero, le ore di cucina e di sala?
Si può parlare di competenze e tagliare, in un geometri, le materie di indirizzo?
La fiducia che ripongo nell'ennesima riforma è quindi quasi nulla, a partire dal fatto che invece di parlarne nei luoghi e nei modi adeguati, se ne parli al Meeting di Rimini. Con tutto il rispetto per il meeting. Ma tanto, si sa, conta solo la comunicazione. E quindi - toh! chi si rivede?- saltano nuovamente fuori la meritocrazia, la valutazione, le competenze, l'ingelse, l'informatica, e l'alternanza scuola-lavoro... Ah... ci sono anche i soldi dei privati. Forse si sono sbagliati, credono di essere nei favolosi anni '80, qui di privati che abbiano soldi da investire nella scuola se ne vedono molto pochi: manco investono in ricerca nelle proprie imprese, sempre che qualche impresa esista ancora, in Italia... Figuriamoci se investiranno nelle nostre scalcagnate istituzioni scolastiche!
Ci sono anche le scuole paritarie, argomento molto caro al Meeting ovviamente.
Mi sembra che ci sia tutto quello che al Meeting piace. Magari a un'assemblea di Confindustria il ministro parlerebbe un'altra lingua, e a un incontro con i sindacati un'altra ancora. Cioè, no, mi sbaglio. All'incontro con i sindacati il ministro non ci andrebbe. I sindacati... Quella sì che è vecchia politica.
Aspettiamo un testo, e allora vedremo cosa dice.
Per ora meglio dedicarsi alla cucina.
La ricetta di oggi, con cui riapro le danze dopo l'estate, è una tatin salata ai peperoni. L'ispirazione mi è venuta da Hugh Fearnely-Whittingstall, il solito Vegetariano gourmand (titolo originale River Cottage Veg Every Day!) al quale la mia cucina quest'anno deve molto.
Avevo già fatto una Tatin alle cipolle, e ci era piaciuta molto. Perché allora non bissare con i peperoni?
Tatin ai peperoni
Ingredienti
Per quattro persone
- 300 g di sfoglia veloce (¶)
- 2 peperoni rossi
- 1 cipolla rossa
- 1 peperone giallo
- olio extra-vergine di oliva
- 2 cucchiai di aceto balsamico
- timo fresco
- sale, pepe q.b.
Procedimento
Accendete il forno a 190 °C.
Stendete la finta sfoglia in un disco di 3-4 mm di spessore e 24 cm di diametro. Mettete in frigo.
Mondate la cipolla e tagliatela a fette sottili, che farete appassire in una padella antiaderente in un paio di cucchiai di olio.
Pulite i peperoni, tagliateli a fettine sottili e fateli cuocere nella padella insieme alla cipolla per circa un quarto d'ora: dovranno risultare cotti ma ancora al dente.
Salate, spruzzate abbondantemente con aceto balsamico, sfumate, aggiungete le foglioline di un paio di rametti di timo e trasferite la verdura in una teglia da 24 cm di diametro.
Fate raffreddare un po' la verdura, e quando si è intiepidita ricopritela con il cerchio di finta sfoglia.
Infornate e fatela cuocere per 20-25 minuti, finché la sfoglia non è cotta e ben dorata.
Fate riposare la torta un quarto d'ora, quindi sformatela su un piatto da portata e servitela subito, eventualmente accompagnata da un'insalata di erbette di campo.
È buona anche fredda.
NOTE
Nessuna nota: è semplicemente buona e molto scenografica
Semplice e gustosa!!!!
RispondiEliminaSulle "riforme" della scuola preferisco stendere un velo pietoso.
RispondiEliminaInvece colgo al volo l'idea della tatin di peperoni, finché sono ancora di stagione: dev'essere ottima!
A presto
Giulia
si, è davvero un'idea buona.
Eliminasulla scuola vedremo...
Deve essere fenomenale!!!! Che fame.
RispondiEliminaBravissima come sempre <3
è buona in effetti, veloce e buona
Eliminaqui la cosa più bella è questa ricetta! taccio sul resto perché mi deprimo ...un bacio
RispondiEliminagrazie sonia, sei sempre troppo buona con me!
Eliminaanche se son fuori dalla scuola da un po', seguo con malcelato orrore il percorso che queste scellerate riforme le hanno fatto intraprendere. E, come te, non ho nessuna speranza su quest'ultima. Quello che vedo, è una tanto strombazzata "scuola per tutti" che, subdolamente, sta diventando una "scuola per pochi". L'ho detto, finchè ho potuto, fra sguardi scandalizzati e lavate di capo. Poi, me ne sono andata. Ma il dolore, è sempre quello di una volta.
RispondiEliminasperiamo, dai.
Anch'io avevo provato la versione con le cipolle, trovandola gustosissima. E visto che adoro i peperoni e che l'orto quest'anno me ne ha pure regalato qualcuno, why not?
la scuola è un luogo pieno di luci e ombre, dove ci sono tanti che fanno poco e pochi che fanno tanto.
Eliminala riforma... mio marito ha commentato "ma sai che l'opuscolo di renzi ha la grafica di un libretto di cucina da poche lire?"
ho detto tutto...
meglio gustarsi questa magnifica tatin
RispondiEliminaconcordo al 100%
EliminaNon sono per nulla ottimista, nonosante per carattere normalmente lo sia, non riesco a vedere la luce in fondo al tunnel...
RispondiEliminaPer fortuna che me la fa vedere questa tua splendida tatin, mi piacciono da morire le tatin salate e siccome adoro anche i peperoni puoi capire quanto mi piaccia questa ricetta :)
Ciao Gaia, un bacione!
Purtroppo la scuola è l'ambito più "bersagliato" da sempre... molto meglio gustarsi questa delizia ai peperoni!! Complimenti per la ricettina e per le foto! :-)
RispondiEliminabookmarked!!, I love your blog!
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