mercoledì 3 aprile 2013

Pollo alla senape e gratin dauphinois senza glutine per invecchiare felici



Delle volte si scoprono delle cose buone da mangiare. Quel buono che ti fa stare bene. Sapore tondo, profumi azzeccati, voglia di inzuppare il pane nel sugo.

Il pollo alla senape di Jamie Oliver, tratto dai "I miei menu da trenta minuti", è una di queste.
Lo farò e lo rifarò, anzi, l'ho già rifatto più volte.
Nel menu era previsto anche il gratin dauphinois, che è una delle mie ricette del cuore. Che ci sta benissimo, con il pollo alla senape. Ma la ricetta di Jamie non mi convinceva, così l'ho fatto a modo mio, con la ricetta che ho avuto da mia nonna, anche se la nonna le chiamava "patate al latte". 
Da questo connubio, felicissimo e parecchio invernale, è venuta fuori una delle migliori cene che si siano mangiate da queste parti negli ultimi tempi.
A dimostrazione che anche degli ingredienti assolutamente disdicevoli, come la panna, a volte hanno un loro perché. E che a essere talebani ci si possono perdere un sacco di piccole gioie della vita.

Che sono necessarie.
Perché si è stanchi, perché ci si sente un po' a disagio nel mondo.
Perché si fanno bilanci e il conto non torna.

Perché si invecchia. Io almeno sto invecchiando.
Lo sento in tutto quello che mi circonda.
Ad esempio cominciare una frase con "trent'anni fa" riferendomi a quando ero già adulta non contribuisce a farmi sentire giovane.
Nemmeno interagire con giovani adulti che, senza esagerare, potrebbero essere miei figli e che di figli hanno già i loro.
Se non fossi stata una primipara attempata potrei essere nonna, e senza alcuno scandalo.
Quasi quasi rinomino il blog. La nonna celiaca mi sembra un nome adatto :-)

E visto che le nonne hanno tanto tempo libero (ma come mai io no, invece?) vi lascio non una ricetta, bensì due.


Pollo alla senape
(da una ricetta di Jamie Oliver, da "I miei menu da trenta minuti")
Ingredienti
(per quattro-sei persone)
  • 4 petti di pollo da 180 g, con la pelle
  • 4 cucchiaini di senape in polvere (marca Colman) (¶)
  • 1 porro
  • 4 2 spicchi d'aglio
  • vino bianco
  • 75 ml di panna liquida
  • 1 cucchiaino colmo di senape in grani (¶)
  • qualche rametto di rosmarino fresco
  • sale, pepe
Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili, o riportare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE.

Preparazione

Mettere una padella sul fuoco, fatela scaldare. Nel frattempo togliere gli aghi di rosmarino dai rametti, tritarli finemente e spargerli sul pollo, insieme a un cucchiaino di senape in polvere, sale e pepe. Spruzzare dell'olio d'oliva sui petti di pollo, sfregare bene i petti di pollo, mettere un filo d'olio nella padella e adagiarvi i petti di pollo, inizialmente con la pelle rivolta verso il basso.
Cuocere il pollo per una ventina di minuti, pigiandolo ogni tanto con una paletta.

Nel frattempo mondare il pollo e tagliarlo finemente.
Passati i venti minuti di cottura del pollo, mettere il porro tritato nella padella, da un lato.
Aggiungere nella padella gli spicchi d'aglio non pelati ma schiacciati. Girare i petti di pollo, schiacciarli nuovamente con la paletta, mescolate i polli e spruzzare con il vino bianco.

Quando il pollo è ben cotto, versare nella pentola la panna liquida, mescolare bene, incoperchiare, lasciar andare un paio di minuti e quindi spegnere il fuoco.

Togliere dalla padella i petti di pollo e tagliarli a grossi pezzi.

Incorporare alla salsa un cucchiaio di senape in grani, mescolare, sistemare i pezzi di pollo in padella e portare in tavola.




Gratin dauphinois
Ingredienti
(per quattro-sei persone)
  • 1 kg di patate farinose
  • 200 ml di panna liquida
  • 200 ml di latte
  • 1 cucchiaino di senape
  • noce moscata
  • 1 spicchio d'aglio 
  • 1 noce di burro
  • sale
Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili, o riportare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE.

Preparazione
Pelare le patate e tagliarle a fette sottili (io con la mandolina).
Strusciare il fondo e le pareti di una pirofila con lo spicchio d'aglio, sbucciato.
Mescolare la panna e il latte.
Mettere metà patate nella pirofila, salare, cospargere con una spolverata di noce moscata, e versarvi metà del miscuglio di panna e latte.
Procedere allo stesso modo con le patate rimanenti.
Completare con qualche fiocchetto di burro.
Infornare nel forno preriscaldato a 200° finché le patate non saranno cotte e si sarà formata una crosticina dorata (ci vorrà circa un'oretta).

L'annosa questione del gratin dauphinois
Del gratin dauphinois esistono mille ricette. Questa è quella che gira nella mia famiglia.
Nel merito ci sono alcune questioni aperte:
  • uovo si/ uovo no
  • formaggio si / formaggio no 
Ho verificato nei miei libri di cucina, e si dividono equamente. Il Pellaprat non mette l'uovo, ma ci mette il groviera. Il Bocuse fa il contrario. Un altro libro di cucina francese che ho si regola come il Pellaprat, mentre la Barbagli (che certo non è francese ma di cucina se ne intende) ce li mette tutti e due.
Jamie Oliver non ci mette nessuno dei due, e lo stesso fa la Rachel Khoo, e quindi, immagino, il Cordon Bleu.
Il formaggio io non ce lo metto perché secondo me rende il piatto troppo ricco e inadatto a fungere da contorno. L'uovo a volte lo metto a volte no. Ultimamente preferisco evitare, mi sembra di ottenere così un risultato più pulito.
La noce moscata e l'aglio sfregato nella pirofila sono invece indispensabili.
Il cucchiaino di senape è della Khoo, e mi sembra ci stia proprio bene.
Anche le dosi di panna e latte variano a seconda delle ricette, ma secondo me variano soprattutto a seconda della qualità di patate.

19 commenti:

  1. Bellissima ricetta,e scommetto che la senape con le dauphinois ci sta divinamente.
    Le foto inducono in tentazione.
    Buona serata.

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    1. sono contenta che ti sia piaciuta, è un piatto veramente valido.

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  2. E sì, la vecchiaia incombe, però tu hai avuto tanta grazia nel descriverla... :D
    Il pollo alla senape lo proverò, proprio ieri ho fatto l'agnello con la senape, invece il gratin dauphinois è la specialità del dolce doppio... che però segue la ricetta di Jamie e quindi non mette l'uovo.

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    1. grazie della grazia, non son tanto graziosa io :-)

      certo che il dolce doppio è un espertone, me lo dovresti prestare che qui il mio, di dolce doppio, invece più che una pasta al pomodoro non fa...

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  3. ricette splendide, tutte e due. hai ragione anche che a volte ci vuole, e hai ragione anche sul fatto che il tempo passa e hai ragione anche sul fatto che i conti non tornano. Ma infondo basta fare le cose come si devono fare, nel modo giusto insomma, e magari si "fanno" tornare...vero?
    un abbraccio

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  4. Mia cara nonna Celiaca,
    non ti abbattere. Conosco ben un paio di persone che alla mia età erano già nonne.. e in gran forma, peraltro!
    La senape in grani mi toccherà comprarla, prima o poi!!
    un bacione

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  5. Ti girerà pure tutto storto, ma mi fai tanta simpatia...e quando c'è ironia vuol diore che c'è sempre un filo di speranza...baci cri
    P.S. La ricetta più o meno la conosco: è strepitosa!!

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  6. Gaia meravigliosa. Ho scritto un post con toni molto diversi dai tuoi e sempre l'eta e' nel mezzo com'e il prezzemolo. Mi hai fatto sorridere e divertire come sempre riesci. In piu e' da un po' che voglio fare le patate dauphinois e le accompagnerò a questo magnifico pollo....seguendo ovviamente la ricetta della nonna. La tua! Un bacio grande. Pat

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  7. il gratin lo avevo infatti sempre letto (mai fatto) con uova e tanto groviera...
    in effetti la tua versione è più leggera, meno "puzzona francese".
    Voto per te!

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  8. Riflessioni pesanti Gaia...anch'io quando mi guardo allo specchio (non solo quello in bagno ma anche quello dell'anima) comincio a scorgere preoccupanti cambiamenti, ma!
    Ma!
    Poi guardo qualcuno a me vicino, anche più giovane di me, che già combatte con "mostri" più grandi di sé e che non sa se riuscirà a vedere le rughe più avanti e penso: "Sono viva! E sto invecchiando. E' questo che conta"
    Un bacione con il solito sorriso :)

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  9. A proposito; invecchiare con questo cibo è il massimo!!!

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  10. Ma si! Invecchiamo felici! Questo è importante davvero: la felicità! :)
    Ho già preso la ricetta e lo voglio provare quanto prima: è una ricetta che si abbina benissimo a questa primavera :D
    Isabel

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  11. Riguardo il tempo che passa ti posso dire che se tu mi vedessi ora ti sentiresti una 15enne: scialle sulle spalle per dolore altezza cervicodorsale causa umidità da pioggia e non solo reduce da attacco di cistite fatale...ti basta?
    Intanto però come nonna ti faccio i complimenti perché il tuo pollo con senape e' strepitoso .....e il gratin dauphinois super ..a proposito io sono per uovo no/formaggio si quello svizzero
    Bacini

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  12. Adoro le tue riflessioni filosofiche sulla vita che stanca, la vecchiaia che incombe, i bilanci che non tornano, e le ricette per andare in tasca a tutto questo.

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  13. Sono piú vecchia di te...non mettere il dito sula piaga...
    Vado a drogarmi di panna, con la senape peró.
    Baci

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  14. Gaia, per certe cose non s'invecchia mai.
    Grazie per le belle ricette. Saranno il mio comfort food domenicale!
    Un abbraccio a te bella ragazza
    Alessandra

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  15. basta parlare di età... ma chissenefrega dell'anagrafe ;))) noi siamo gggggiovani dentro, no?!?
    la ricetta più autentica del gratin dauphinois è senza formaggio per non coprire il sapore delle patate, con formaggio diventa un "gratin savoyard".
    un bacio schioccantissimo alla mia bella fiorentina <3

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  16. Tesoro mio, io sono molto fatalista e inizialmente avevo intenzione di segnalarti il post perché ti avevo nominata ma poi ho deciso che ci saresti passata da sola :)
    Vedi che avevo ragione?
    Il destino ci unisce in questo periodo, anch'io sono con gli operai in casa e anch'io ho poco tempo per girare fra i blog eppure ho visto il tuo post che ha ispirato il mio :)
    Gli hashbrowns sono buonissimi, li devi provare, i bambini impazziranno!
    E siccome non bisogna sfidare troppo il destino, questa risposta la scrivo qui da me ma vengo a copiarla anche da te perché voglio che tu la legga ;)
    Un bacione

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