venerdì 24 gennaio 2014

Muffin al latticello e cranberry senza glutine e l'affidabilità del food-blogger

Muffin latticello e cranberry senza glutine

Questo è un post dovuto.
In cui non faccio una gran figura, ma che mi permette alcune riflessioni sul nostro lavoro-non lavoro di food-blogger.
Dico lavoro-non lavoro perché, anche se si tratta di un hobby, è comunque un hobby impegnativo, che richiede dispendio di tempo (e anche denaro, se pensiamo a tutti gli ingredienti e utensili di cucina che riusciamo a comprare...), un minimo di programmazione, il rispetto delle scadenze e la capacità di tener fede agli impegni.
Ma soprattutto la cosa che lo rende più simile a un lavoro è che trattandosi di un'attività che ha un riscontro pubblico, bisogna essere seri e affidabili. Una cosa è cucinare per sé e per la propria famiglia, altra è cucinare per sé e per la propria famiglia E divulgare ricette e risultati potenzialmente al mondo intero, sul web. 
Se io pubblico una ricetta, lo faccio perché penso, e spero, che sia utile a qualcuno.
La ricetta deve funzionare: le sue dosi devono essere corrette, così come i tempi di cottura, le indicazioni sulle procedure da seguire, sulle dimensioni delle pentole.
In una parola, quello che si pubblica deve essere affidabile. Noi dobbiamo essere affidabili.
Se non si è affidabili, si tradisce la fiducia di chi ci legge. E questo si trasforma in un boomerang, perché la nostra credibilità, tradendo quella fiducia, va a farsi benedire.
Certo, si può sbagliare. Capita a tutti. Ma in generale bisogna essere molto attenti e responsabili nel pubblicare ricette (e anche tutto il resto) sul web.
Farlo quando ci sentiamo sicuri di quello che andremo a dire.
Altrimenti...
A me è capitato.
Con una ricetta che avevo fatto per lo Starbooks, e questo è ancor più grave, visto che si tratta di un progetto il cui scopo è proprio quello di recensire i libri di cucina, ovvero, in ultima analisi, di andare a verificare se le ricette riescono oppure no.

La ricetta erano questi muffin della Martha Stewart. Li avevo fatti, e mangiati subito. Erano venuti soffici, morbidi, apparentemente perfetti. Però li avevamo mangiati tutti il giorno stesso, quindi non sapevo se reggevano alla conservazione. Non è un aspetto trascurabile, soprattutto se parliamo di dolci senza glutine, che hanno la spiacevolissima tendenza a seccare, e quindi il seccare più o meno velocemente è uno degli elementi da tenere sotto controllo.

Per fortuna che c'è la Cardamoma, che si era incuriosita, e li ha voluti sperimentare. Il giorno dopo le si erano già seccati.
"È successo anche a te, Gaia?"
"A me no: li avevo fatti e mangiati al momento!"
Non va bene così.
Almeno andava detto: "Fatti e mangiati. Non siamo in grado di dare informazioni sugli sviluppi futuri :-)"

Insomma, se si pubblica una ricetta, bisogna testarla.

Questi muffin sono davvero un classico americano, con il latticello (buttermilk, in inglese) e i cranberries, entrambi ingredienti a stelle e strisce che più a stelle e strisce non si può.

Il latticello è il siero che avanza dalla lavorazione del burro, adeguatamente fermentato. Per i dolci lievitati è davvero un ingredienti splendido, conferisce una notevole leggerezza agli impasti e aiuta la lievitazione, soprattutto se lo si accoppia al bicarbonato.  Ultimamente si trova abbastanza facilmente, nei negozi di cibi biologici, e talvolta anche in alcuni supermercati. Una buona soluzione se non si riesce proprio a trovarlo è sostituirlo con una miscela composta di latte e yogurth in parti uguali.

I cranberries sono dei mirtilli rossi ubiqui nei dolci (ma non solo) americani. In effetti sono molto buoni, un po' asprini ma saporiti. Da noi si cominciano a trovare solo negli ultimi anni, prima non c'erano da nessuna parte. Se non li trovate potete sostituirli con l'uvetta, il risultato non sarà lo stesso ma verranno ugualmente buoni.

Fare i muffin sembra banale, ma non sempre vengono come dovrebbero.

In ogni libro americano le istruzioni sono sempre le stesse:

1) mescolare separatamente ingredienti umidi e ingredienti secchi

2) quando si incorporano gli umidi e i secchi non si deve mescolare troppo l'impasto, che non importa che sia perfettamente amalgamato, anzi, se è un po' "grumoso" con la cottura riescono più soffici e ariosi.

In questa ricetta ho resistito alla tentazione di mescolare troppo, si vedeva ancora un po' di farina, e in effetti sono venuti meglio di tante altre volte: il giorno dopo non sono morbidi come appena fatti, ma accettabili. Resta il fatto che i muffin a me il giorno dopo non è che mi entusiasmino, un po' induriscono, un po' si ammollano, insomma, per me, che non amo molto i muffin devo dire, piacciono non proprio appena fatti, ma quando sono diventati un po' tiepidini.

Muffin al latticello e cranberry

Ingredienti
(per 9 muffin)
135 g di farina di riso (¶)
200 ml di latticello
40 g di fecola di patate (¶)
25 g di amido di tapioca (¶)
60 g olio d'oliva extravergine
70 g di zucchero semolato
1/2 bustina di lievito per dolci (¶)
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
100 g di cranberry disidratati (¶)
1 uova
sale
1 cucchiaio di cannella in polvere (¶)

Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere presentare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili.

Ho versato in una ciotola il latticello, l'olio e l'uovo sbattuto.

In un'altra ciotola ho setacciato la farina di riso, gli amidi e il lievito, ho aggiunto il pizzico di sale, lo zucchero e la cannella.

Nel frattempo ho preriscaldato il forno a 180° C e ho imburrato e infarinato con farina di riso 9 stampini da muffin di medie dimensioni.

Ho amalgamato, senza troppo mescolare (sono rimasti dei grumi un po' farinosi, va bene così), i liquidi con i solidi.

Ho quindi incorporato, sempre senza troppo mescolare, i cranberry, ed ho riempito con questo composto gli stampini da muffin fino a 2/3.

Ho cotto nel forno a mezza altezza per una ventina di minuti, finché i muffin non erano ben dorati e facendo la prova dello stecchino.

Sono buoni tiepidi, o anche il giorno dopo purché conservati in contenitore ermetico.


 Questa ricetta la trovate anche su
http://la.repubblica.it/cucina/ricetta/danubio-dolce-…-senza-glutine/37839/


Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten Free (Fri)Day.

gluten_free_friday

22 commenti:

  1. In pochi sarebbero capaci di scrivere un post così :D

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  2. Hai perfettamente ragione, Gaia.
    L'onestà dovrebbe essere alla base di tutto. Ci pensavo in questi giorni.
    Ho la fortuna di avere dei punti di riferimento in rete, senno' ci sarebbe da affogare a seguire certe ricette!!
    In ogni caso, anche io ho provato una ricetta di Muffin dallo starbooks che non mi è piaciuta per niente nonostante gli elogi fatti.
    E non ho ancora avuto il tempo di farlo sapere all'autrice (ma non sei te!!)
    Ora le scrivo.
    ;-)

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  3. Parole sante, Gaia.
    Da persona che odia lo spreco in tutti i campi e specie con il cibo, sento quasi il dovere che le ricette che pubblico siano perfette nel senso di testate almeno un paio di volte prima della condivisione, per valutare eventuali difetti che al primo tentativo possono essere sfuggiti...
    Quindi grazie ;)

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  4. Sei sempre molto onesta e anche troppo critica con te stessa.
    Comunque, anche con il glutine, i muffin il giorno dopo sono buoni, ma il terzo giorno non più per i miei gusti.
    Ho risolto il problema congelandoli, dato che ne faccio anche 30 alla volta per la scorta di merenda settimanale dei miei figli. Li scongelo poi singolarmente, al microonde o a temperatura ambiente e sembrano appena sfornati. Faccio così anche con i panini all'olio, i "maritozzi" e altre produzioni casalinghe che preparo in grande quantità. Se può servire a chi legge...
    Carolina

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  5. giusto! almeno tre volte mi è successo di prendere ricette da blog che seguivo e seguo (non parlo della ricetta GF di Knam perchè devo ancora capire se l'errore è stato mio) ed è stato uno scatafascio e in più una recente presa da una rivista che ha visto la pattumiera prima di arrivare a tavola perchè non ha superato il mio assaggio (e io sono mooooolto tollerante sul cibo), ste cose mi fanno imbestialire! e poi pensare che si paga per comprare libri o riviste fa imbestialire ancora di più! quindi brava Gaia che ne hai parlato! i muffins sono deliziosi!
    Ps. credo di avere risolto il problema "secchezza" dei nostri prodotti da forno, Babbo Natale mi ha portato l'aggeggio per mettere sotto vuoto, uno serio però, e ho sperimentato di fare freddare il pane, metterlo in busta e fare un sottovuoto parziale, senza schiacciare il pane deformandolo o riducendolo a sottiletta. devo dire che due volte su due il pane è rimasto morbidissimo per almeno 3 giorni (poi è finito quindi non so se dura di più) e non smollica, cosa che da molto fastidio, specie perchè non ti ci puoi fare un panino imbottito....continuerò a fare tentativi e appena posso anche coi muffins ;-)

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  6. Ciccina, noi ne abbiamo parlato e sai benissimo che l'errore non è tuo, ma mio per ben due motivi… Sei troppo severa con te stessa e io sono certa che se li rifaccio esattamente come hai scritto tu, è tutta un'altra storia. Tu sei sempre precisa e puntuale, per questo mi ero stupita del mio risultato… Anche perché, non sempre, i problemi, con le ricette che duplichiamo, dipendano solo dalle ricette che leggiamo… Che dire degli errori che facciamo nell'esecuzione? quindi almeno uno l'ho fatto io!
    Un bacio enormissimo :*

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  7. ciao Gaia, la ricetta è bella ed invitante, ma spesso non riesco a riprodurre le tue ricette sul sito di repubblica perchè mancano le proporzioni delle farine.Immagino che ci sarà una ragione editoriale ma non è che ce le daresti qui? Grazie!

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    1. come ti ho scritto via mail, le dosi sono nella colonna a destra :-)
      lo scrivo anche qui perché magari può servire anche a qualcun altro!

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  8. Ti confesso che ogni volta che scrivo un post mi viene l'ansia (deve essere per questo che "posto" poco) perché scrivere una ricetta é difficile, ricordarsi i minimi passaggi, le dosi. Io poi ci metto anche i refusi, allora siamo a posto. Mi auguro, spero e incrocio le dita sperando che le mie ricette riescano al primo colpo e anche al secondo..
    Sulla durata dei dolci, soprattutte queste masse "pesanti", con grassi e gluten free ci sono sempre dei problemini di secchezza. Ci sono con il glutine immagiamoci senza per cui in genere o mi sbaffo tutto subito o congelo o regalo (per la gioia dei vicini che sino ad oggi non si lamentano)...

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  9. Meno male che le mie ricette sono così rade e semplici da non creare aspettative nel mondo! Comunque uno sgagno al muffii del giorno dopo glielo darei eccome.

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  10. bella questa ricetta ;)
    hai ragione non è facile essere un foodblogger. Io ho solo una piccola sezione cucina e posto una ricetta alla settimana ma per realizzare il tutto devo sempre darmi un gran da fare.
    Io di solito uso lo yogurt al posto del latticello, non riesco mai a trovarlo -.-'
    buon week end

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  11. Tutto verissimo! Per non parlare poi di come capita di sentirsi in colpa se la ricetta (pur scritta passo per passo e stratestata) non riesce al lettore di turno. Ci si chiede sempre se è il caso di specificare anche temperatura della stanza durante la lievitazione e assurdità simili...però alla fine la cucina non è una scienza esatta e l'unica cosa che possiamo mettere è passione e accuratezza (oltre che il nostro tempo libero aggratissss)...il resto è noia ;-)
    P.S. Buoni i Muffin!
    Ciao,
    Alessia

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  12. Gaia grazie della mail, magari la prossima volta leggo meno alla svelta così mi accorgo che gli ingredienti stanno a destra della ricetta!

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  13. Grazie per l'accoglienza, spero proprio di esserci sempre!

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  14. favolosi questi muffin Gaia,e stupendo il tuo blog!! ti seguo volentieri,così non mi perdo nessuna ricetta :Da presto

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  15. favolosi questi muffin,e stupendo il tuo blog! Ti seguirò con piacere così non mi perdo nessuna tua ricetta ;) a presto

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  16. Essere critici verso se stessi è una ottima cosa, essere ipercritici verso se stessi è un difetto ;-)
    Questo per dire che ci sono tante tante variabili che concorrono alla secchezza e all'umidità...si scoprono man mano. Questo discorso vale sia per i glutinosi sia per gli sglutinati.
    Non si finisce mai di imparare...e di cucinare.
    A rileggerci presto tra ricette e sorrisi :-D

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  17. Cosa ti devo dire: hai assistito da poco ad un mio sfogo in privato per aver realizzato una ricetta da un post fasullo proveniente da blog per altro affermato. E' veramente molto fastidioso anche perché chi viene a leggere i nostri post, lo fa speranzoso di trovare qualcosa che venga alla prima, che dia soddisfazione e che valga tutti i gridolini di gioia nei commenti. Mi sono talmente arrabbiata che avrei voluto scrivere un post in proposito ma mi sono ricordata che lo avevo già fatto in tempi non sospetti su una torta che faceva veramente schifo nonostante la bellezza apparente.
    La mancanza di onestà ed accuratezza nelle ricette è a mio avviso molto simile a chi plagia, chi copia e chi pensa di farla franca. Prima o poi si viene scoperti!
    Grazie Gaia delle tue perfette parole.
    Un forte abbraccio.

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  18. Come apprezzo il contenuto di questo tuo post, e sebbene il mio blog non sia così conosciuto e seguito anch'io mi preoccupo molto del risultato che altri potrebbero ottenere facendo una ricetta proposta da me, in effetti è il minimo per avere un po' di credibilità, altrimenti perché postare ricette? Credo poi che questo discorso valga in modo particolare per la cucina gluten free, nella quale offrire sapori e consistenze buone dà ancora più soddisfazione viste le difficoltà ad essa legate. La delusione è cocente quando si immagina il risultato decantato e si ottiene qualcosa di tanto diverso. Grazie un abbraccio simo

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  19. Hai ragione in tutto, infatti quando cerco una ricetta che non ho mai fatto, oramai non apro il primo link a caso ma vado a cercare quelli "affidabili" :-)
    Ascolta non sono qui infatti a caso, ho la gelatiera in freezer, perchè nonostante domani a Milano sia prevista neve mi è venuta una voglia improvvisa di fare il gelato al dulce de leche che avevi consigliato a Stefania sulla sua pagina FB, nella ricetta indichi 1/2 barattolo, intendi 200 gr? Vorrei pubblicarlo giovedì sul mio blog perchè a Milano c'è questa iniziativa:
    http://www.02blog.it/post/58219/ottantamila-bambini-celiaci-per-un-giorno
    ciao e grazie in anticipo

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    1. si, la dose è indicativa. io avevo messo un cucchiaio abbondante di dulce de leche nel gelato in fase di mantecatura, un altro cucchiaio abbondante alla fine, a fare effetto variegato, e poi nel servire il gelato avevo messo un po' di dulce de leche in ogni coppetta.
      e grazie della visita!!!
      grazie per aver segnalato l'iniziativa, mi sembra un bel ciclo quello proposto dal comune di milano!

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