Dopo mesi, ho ricominciato a panificare regolarmente. Niente di speciale, devo ancora rifare il lievito madre, e per questo aspetto la primavera, che non è così lontana, perché non c'è come la primavera per far fiorire i lieviti.
Faccio pani quotidiani, cercando di usare poco lievito, così sono più buoni e duraturi, magari farine un po' integrali, che sono più sani. Cose così, semplici.
Questo bloomer in particolare è ricorrente. Una cosa tranquilla, che va avanti nelle mie giornate piene di cose, di figli portati avanti e indietro, di compiti da correggere, di lezioni da pensare, prima ancora che da preparare, di vita di una quasi cinquantenne alle prese con le mille incombenze quotidiane.
Ogni tanto, nelle mie giornate, comincio a pensare un post. Me lo scrivo tutto di fila, nella testa ovviamente, e quando arrivo qui non c'è più.
Però la lista della spesa c'è, e magari l'idea di come impostare la lezione di domani.
Il primo bloomer era stato questo, che avevo fatto per lo Starbooks di Paul Hollywood.
Ho cambiato le farine, ridotto la dose di lievito, aumentato i tempi di lievitazione (a volte anche in frigo, viene benissimo!). Uso il cestino da lievitazione, che me lo tiene in forma, è parecchio idratato altrimenti tende un po' a spatasciare (si vede bene la differenza, fra quello bianco fatto per lo Starbooks e quello odierno integrale).
Il mix di farine è il mix di il mix di farine dietoterapiche per pani e focacce di Un cuore di farina senza glutine mescolato con il Brot Mix della Schar, che a me piace, devo ammetterlo.
Tutte queste modifiche mi hanno fatto ottenere un pane più morbido, con un'alveolatura decisamente migliore, un sapore più pieno, che si conserva decisamente più a lungo.
Provando e riprovando. Sperimentando. Confrontandosi.
Bloomer integrale
(ispirato ad una ricetta glutinosa di Paul Hollywood, Bread)
Ingredienti
Per una pagnotta
- 170 g di Mix B della Schar (¶)
- 70 g di Preparato per pane Farmo (¶)
- 60 g di Glutafin Select (¶)
- 200 g di Brot mix (integrale) della Schar (¶)
- 430 ml di acqua tiepida
- 10 g di sale
- 4 g di lievito disidratato
- 50 ml di olio extravergine di oliva
- 1 cucchiaio di miele millefiori
1 cestino da lievitazione
Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere presentare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili.
Preparazione
Setacciare le farine in una ciotola.
Nella ciotola dell'impastatrice mettere l'acqua, il lievito disidratato, il miele, una cucchiaiata di mix di farine e l'acqua tiepida. Mescolare per sciogliere il lievito, e aspettare un quarto d'ora che faccia la schiumina.
Incorporare il resto delle farine e far andare l'impastatrice.
Quando l'impasto si è ben mescolato, aggiungere il sale e l'olio a filo, continuando ad impastare. A lungo.
Smettere quando l'impasto sarà ben omogeneo e i liquidi saranno ben amalgamati.
Mettere a lievitare coperto. Si può far lievitare sia al calduccio, che in frigo. In questa seconda opzione io lascio comunque l'impasto fuori dal frigo per un po', una ventina di minuti, quindi lo metto in frigo, e quando è triplicato, lo tiro fuori e lo lascio riavere per un altro po' (una mezzoretta) prima di usarlo.
Quando è triplicato, schiacciare facendo uscire l'aria, dare qualche piega e quindi formare il pane: prima stendere la pasta in un rettangolo, arrotolare lungo il lato facendo contemporaneamente rientrare gli estremi. Serrare bene la chiusura.
Rollare gentilmente il filone in modo da ottenere la caratteristica forma del bloomer (ovale tondeggiante).
Far lievitare nuovamente fino al raddoppio in un cestino di lievitazione, con la chiusura in alto.
Mentre il pane sta lievitando, accendete il forno a 220°C e mettete una teglia in forno in modo che si scaldi.
Usando un coltello molto affilato, fare 4 tagli diagonali sul pane, profondi 2 o 3 cm ed inclinati di 45°
Questi daranno la classica forma del bloomer: in forno il pane continuerà a crescere ed le incisioni si apriranno. Se non si fanno i tagli, il pane continuerà a crescere in cottura e la crosta formerà delle brutte crepe e rotture alla base del pane (sperimentato in prima persona una volta che mi sono dimenticata di farli).
Prima di infornare il pane, mettere una casseruolina sul fondo con dell'acqua dentro: questo creerà il vapore che permetterà al pane di avere una crosta croccante ed una leggera lucentezza. Infornare il pane al centro del forno, sulla teglia che abbiamo fatto scaldare, e cuocere per 20 minuti.
Quindi abbassare la temperatura a 200°C e continuare la cottura per altri 40 min fino ad ottenere una crosta con un colore dorato ambrato.
Estrarre il pane dal forno aiutandosi con un canovaccio e battere sul fondo. Se suona a vuoto, allora è pronto.
Mettere subito il pane su una griglia per farlo raffreddare.
%%%%%%%%%%%%%
Le regole oramai dovreste saperle, ma vi lascio il nostro banner perché è sempre meglio ripetere.
Semplice, no?
E allora, vi aspettiamo in tanti per il 100% Gluten Free (fri)Day! #GFFD
Brava Gaia,
RispondiEliminapensa che ho finalmente pubblicato anche io, oggi, ma anche questa volta c'ho messo la farina (del mio sacco glutinoso)... Chissà se riuscirò mai nell'intento del free (fri)Day!!
Buon fine settimana!
in effetti la manitoba non è il tipo di farina che definirei gluten free :-)
Eliminavabbè dai, si va per approssimazioni successive: questa settimana hai pubblicato di venerdì, la prossima pubblicherai di venerdì E una ricetta GF :-))
buon fine settimana anche a te!
Qui siamo tutte a panificare con o senza glutine mi pare?! E mi piace molto l'idea che in primavera ti metterai all'opera con la pasta madre ;-) e soprattutto prima o poi arriverà la primavera .....
RispondiEliminase primo eravamo in due a panificar, adesso siamo in tre a panificar,
Eliminase prima eravamo in tre a panificar, adesso siamo in quattro...
vabbé sono scema!
per il lievito madre, è già la terza volta che lo "uccido" e lo rifo di primavera. spero di non toppare quest'anno, perché mi manca proprio
anche qui un pane fantastico e ma allora i miracoli esistono lo devo assolutamente provare complimenti
RispondiEliminavia dai non è così miracoloso... come sapore quello glutinoso resta comunque più buono... purtroppo!!!!
Eliminabelle le tue chiacchiere!
Un pane splendido!
RispondiEliminaCome direbbe mia nonna "l'occhiatura della mollica la dice lunga sulla bontà del pane" e il tuo è perfetto!
E anche gluten free però!
baci
Laura
tua nonna ha proprio ragione. si vede dall'alveolatura se il pane è venuto bene o no, io non saprei spiegare come dev'essere, ma questo mi è venuto con l'alveolatura giusta. mica sempre accade, ma quando accade è buono davvero!
Eliminala lievitazione in frigo mi dà qualche pensiero, come il lievito madre...no, non sarei una buona madre per i lieviti.
RispondiEliminaSono molto brava con umani, mici, tartarughe e fitoplancton, ma con i lieviti...'gna posso fa'!
Mi piace però questo pane integrale...prossimamente ci provo, anche se non ho il cestino da lievitazione e non lo farò lievitare in frigo.
Bella ricetta!
Ho risposto a tutte le tue domande, eh ;-)
Sorrisi a profusione :-D
sono già venuta a leggere. di queste farine pauly avevo letto, ma mi sa che fin qua giù non arrivano... il teff l'avevo visto da tibiona, ma le spese di spedizioni mi fanno recedere.
Eliminaper il LM è effettivamente un po' una palla, io me lo sono portato dietro in vacanza varie volte, manco fosse un gatto, però il pane viene talmente buono, che ho già voglia di rifarlo, anche se so che poi imprecherò!
abbracci e sorrisi anche a te. voglio adottare la tua terapia di sorrisi a profusione, sta a vedere che divento più buona
Cosa è il cestino da lievitazione??? dove si trova??? lo voglio!!!
RispondiEliminaAppena mi riprendo è il primo pane che farò!!!
potrei dirti che è l'ennesima caccavella, e lo è, perchò nel caso nostro è utile:
Eliminaè un cestino di legno in cui si mette il pane a lievitare. con i nostri pani che non hanno una gran struttura e sono pure morbidi perché tanto idratati, aiuta a tenerli in piedi.
Il cestino da lievitazione no ce l'ho perché quando l'ho preso in mano in un negozio milanese questa estate mio marito ha preso un mattarello e mi ha rincorso all'urlo se compri un'altra caccavella da portare in aereo lo uso come una clava......sicché sono senza. ma mi inventeró qualcos'altro....
RispondiEliminalo capisco. qui mio marito non fa che dire che in cucina non si sa più dove mettere la roba, e lui NON sa che ho cominciato a metterla anche altrove...
Eliminaquesto pane è splendido, non c'è altro da dire! e che foto!!! bacioni cara
RispondiEliminaLa nostra Gaia non si smentisce mai..sentiamo, anche se da molto lontano, il profumo del pane!! Baci, le Spuntine :-)
RispondiEliminaChe bello questo pane!! Devo davvero rimboccarmi le maniche e migliorarmi con i pani.. mi avverti quando prepari la pasta madre che ti seguo?? Mi fai da tutor? Io non l'ho mai fatta, ora sbircio fra le tue ricette. Grazie un abbraccio. simo Per quanto riguarda la farina di riso integrale a volte me la macino ma per l'ultima ricetta ho utilizzato una farina di Baule volante.
RispondiElimina