Oggi è finita la scuola!
W la sQuola!
La scuola fatta soprattutto da insegnanti appassionati, animati da spirito di servizio, incuranti dell'orologio, sinceramente dediti all'educazione e alla formazione degli alunni.
Ognuno con il suo stile, ché per fortuna non esiste un unico tipo di insegnante bravo, ne esistono tantissimi, il severo, il distaccato, l'empatico, lo spiritoso, l'ispirato, l'ironico, ma tutti accomunati da un tratto distintivo.
Che ci tengono.
Alla scuola come istituzione, ma soprattutto ai ragazzi.
Proprio quelli lì che ci passano davanti anno per anno. Si ricordano i loro nomi, conoscono i loro punti di forza e i punti deboli, sanno, o cercano, di far loro trovare un motivo per studiare, andare avanti, impegnarsi. Sono i docenti "Non uno di meno", e per fortuna che esistono, e non sono minoranza.
Poi però c'è il collegio.
Il collegio dei docenti.
La mia prima volta è stato un trauma, dal quale non mi sono più ripresa.
Tutti quelli che hanno dei figli, dovrebbero assistere a un collegio dei docenti, una volta nella vita.
Meglio se prima dei colloqui con gli insegnanti dei propri figli.
Quando l'insegnante di italiano parte con le solite geremiadi sul fatto che la classe di vostro figlio, "è ingestibile", e "fanno troppa confusione", "chiacchierano sempre", "non ascoltano", e, soprattutto "NON SONO SCOLARIZZATI!" potreste tirare fuori dal cappello la registrazione audio dell'ultimo collegio, dove tutti -via, su, siamo generosi, quasi tutti- chiacchierano ininterrottamente dall'inizio alla fine, e la preside è costretta a richiamare i docenti più e più volte, finché va avanti incurante del rumore assordante, con l'unico obiettivo di arrivare il prima possibile alla fine.
All'insegnante di inglese che di vostro figlio dice che "parla in continuazione", "manca di rispetto agli insegnanti" "è scorretto", potreste far vedere il video del collega che durante tutto il collegio, dall'inizio alla fine, senza soluzione di continuità, parla.
Discorre dei cavoli propri, discetta delle classi ingestibili, si accalora perché gli alunni parlano sempre, ti racconta i propri problemi, si sdegna (a tono altissimo) per gli alunni maleducati, conciona contro il ministero.
E intanto parla... parla... parla... e neppure a bassa voce!
E poi ci sono quelli che intervengono a sproposito, senza il senso del tempo e dell'opportunità.
Che uno si domanda come facciano ad insegnare, se quando aprono bocca ti vergogni per loro.
La maggior parte è appassionato, ci crede, si spende anima e corpo, ma durante il collegio tutto questo passa inosservato, fagocitato dal brusio di un corpo docente che sembra davvero un unico, rumoreggiante corpo, querulo, corporativo, frivolo, maleducato, irrispettoso, accidioso, demotivato, e, diciamolo, per niente ma per niente scolarizzato.
Io quasi quasi i collegi docenti li abolirei.
Non so mica se ce la meritiamo davvero tutta questa democrazia.
Quinoa con roveja e carciofi
Ingredienti
Per quattro persone
- 125 g di quinoa bianca
- 125 g di quinoa rossa
- 1 cipolla rossa
- 1 spicchio di aglio vestito
- 4 carciofi
- 150 g di roveja
- 1 pezzetto di alga kombu
- olio extra-vergine di oliva
- timo
- maggiorana
- sale
- succo di limone
Procedimento
La sera prima mettere a bagno la roveja.
Il giorno seguente lessarla in abbondante acqua salata insieme a un pezzetto di alga kombu per circa un'ora.
Quando è cotta, metterla da parte.
Sciacquare la quinoa bianca e rossa, e farla bollire per 15 minuti in abbondante acqua salata.
Scolare e mettere da parte.
Mondare e tagliare a spicchi i carciofi, e metterli in acqua acidulata con un po' di succo di limone.
Mondare e tagliare sottile la cipolla, e farla appassire in una padella con tre cucchiai di olio.
Quando è appassita aggiungere lo spicchio d'aglio schiacciato ma non sbucciato e i carciofi.
Farli rosolare a fuoco vivo finché sono cotti ma croccanti.
Aggiungere la quinoa, la roveja, un altro cucchiaio d'olio, le foglie di due o tre rametti di timo e un cucchiaio di foglioline di maggiorana. Aggiustare di sale.
Far cuocere qualche minuto sempre mescolando per armonizzare i sapori.
Si può servire sia caldo che freddo
NOTE
- Roveja: la roveja è un legume antico, somiglia a un grosso pisello nero, di sapore è una via di mezzo fra ceci e lenticchie. Mantiene la cottura, non si rompe, è assolutamente da tenere in considerazione
- Alga kombu: cuocendo i legumi insieme a un pezzetto di alga kombu si ammorbidiscono più facilmente. C'è chi la mangia. Io no.
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Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten Free (fri)Day, una gran bella iniziativa di Gluten Free Travel & Living, per condividere la buona cucina senza glutine con tutti, celiaci e non. Le regole oramai dovreste saperle, ma vi lascio il nostro banner perché è sempre meglio ripetere.
Semplice, no?
E allora, vi aspettiamo in tanti per il 100% Gluten Free (fri)Day! #GFFD
che bellezza!!
RispondiEliminabella ricetta, bel post, evviva la scuola (pubblica) italiana! :)
RispondiEliminati credo sulla parola... a me sono bastati quattro anni di consigli di classe in veste di rappresentante... bell'esperienza di vita, davvero!
un abbraccio
la scuola pubblica italiana è una bellissima scuola, sono gli insegnanti che, come molte altre categorie peraltro, se messi tutti insieme sono un disastro :-)
EliminaSecondo me, basta cambiare preside! Cioè, io faccio così con i miei alunni e funziona e ho visto che un preside che avevamo lo faceva pure e funzionava. Io non entro in classe se prima i miei alunni non sono tutti seduti al loro posto e poi non mi salutano alzandosi … così lui, non parlava se tutti non eravamo zitti… cioè, funziona più di mille parole e rimproveri, assicurato!
RispondiEliminaPer la quinoa, che te lo dico a fare? Fantastica!
no no la mia preside me la voglio tenere, mi piace.
Eliminaanch'io faccio uguale con le mie classi, e in effetti funziona.
però è triste che adulti fatti e finiti siano indisciplinati come adolescenti in calore, non ti pare?
Si sa che in questo paese vince chi urla più forte e non chi fa le cose per bene... Felice di non aver mai preso parte a un consiglio di classe -_-'
RispondiEliminaSplendida la quinoa: ho scoperto l'abbinamento con i carciofi da poco e lo trovo squisito! Mi documenterò sulla roveja (ammetto di non averne mai sentito parlare).
Grazie del bel post :-)
Ciao,
Alessia
ce la fai a farcelo un filmino di un collegio?
RispondiElimina;-)
e la roveja, è da provare!
;-)
caspita che bel piatto etico!!! ma questo buon cibo ti consoli alla grande!
RispondiEliminaun ottimo modo per apprezzare la quinoa
RispondiEliminammmmm ho una fame terribile! No ja fo più! Giro fra blog senza glutine facendomi del male... non vedo l'ora di rientrare a casa ahahahahah
RispondiEliminaFinalmente riesco a passare per farti un saluto e... mi trovo una meravigliosa descrizione degli INSEGNANTI! Non stento a credere alle tue parole, temo che molti "collegi" e non solo docenti si svolgano in questo modo. In ogni caso anch'io in questo periodo sono di quinoa e poche sere fa ho mangiato per la prima volta la roveja che non conoscevo e devo trovare perché mi è piaciuta molto. Un abbraccio. simo
RispondiEliminaCiao "La gaia celiaca", son risalita a te tramite un tuo intervento sul mio blog e volevo dirti che qui c'è parecchia roba interessante... brava, ti seguirò!
RispondiEliminaSaporita