venerdì 11 luglio 2014

Cocadas, ovvero biscotti al cocco naturalmente senza glutine


Due anni fa avevo pubblicato i coconut macaroons, ricetta che avevo visto da Manu e dall'Araba: sono in realtà un classico della pasticceria anglosassone, e vengono fatti ovunque, dall'Australia agli Stati Uniti.
La traduzione di macaroons è semplicemente amaretti, in effetti il procedimento è lo stesso degli amaretti, solo che al posto della farina di mandorle c'è il cocco.

Poi, sfogliando il mio vecchio quaderno di ricette, quello cartaceo che sarebbe bene riprendessi in mano più spesso, è pieno di cose interessanti molte delle quali ancora da rifare in versione senza glutine (ma mi sto mettendo avanti, eccome se mi sto mettendo avanti!) trovo dei "biscotti al cocco". Ah! Saranno gli stessi. Sì e no. Gli ingredienti, e pure le dosi coincidono, ma il procedimento è un po' diverso.
Mi incuriosisco, cerco, mi documento.
Vien fuori che questo metodo è quello adottato in Sud America, dove questi biscottini, e mi sembra giusto, visto l'ingrediente, vanno per la maggiore. Cocadas, si chiamano.
In pratica sempre di albume, zucchero e cocco si tratta, però prima di tutto si usa il cocco grattugiato fresco e non quello essiccato, e sicuramente il sapore e il profumo ci guadagnano parecchio, e poi zucchero e albumi vengono parzialmente montati a caldo. Una specie di meringa svizzera ma senza arriva in fondo.
Una meringa svizzera interrupta (si lo so, è un po' volgarotta, ma qui non ci legge nessuno, siamo tutti maggiorenni)...

Proviamo a farli. Anzi, sai i' cche? Li provo tutti e due, così facciamo un confronto.

Le cocadas hanno vinto. Sono più chewy, somigliano un po' alla pavlova, e in fondo ci sta. In effetti in alcune ricette ho trovato pure un paio di cucchiaini di amido di mais, ma qui non ce li ho messi.

Se si osserva la foto... La foto! Mi ha fatto ingrullire, ne avrò fatte quarante, tutte sfuocate! Tutti bianchi e brignoccolosi l'autofocus andava nei pazzi, e in manuale, che una volta mi veniva così bene, adesso che sono miope ma oramai anche presbite, e non ho ancora imparato ad usare gli occhiali multifocali, vado nei pazzi io.
Insomma, se osservata la foto la vedete, malgrado lo sfocamento, la differenza. I cocadas sono più lucidi e omogenei dei coconut macaroons.

Che poi alla fine era una cosa che mi è presa così, che sono buoni tutti e due.

E poi si avvicina la finale del mondiale, almeno un dolcetto sud-americano lo vorrete su questo blog, o no?

E domani sera per chi tifiamo? Forza Argentina! 




Cocadas
Ingredienti
(per una ventina di biscottini)
  • 80 g di cocco grattugiato fresco (io cocco rapé, purtroppo) (¶)
  • 70 g di zucchero semolato 
  • 1 albume
Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo(¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili.
Preparazione
Preriscaldate il forno a 160 ° C. 
In un pentolino mescolate lo zucchero con l'albume e mettetelo sul fuoco a bagnomaria, sempre mescolando con una frustina; mescola che ti rimescola, a un certo punto vi troverete davanti un composto morbido e bianco, è la meringa che comincia a montare.
E allora così, sul più bello, togliete dal fuoco.

Ma che storia è questa?!?!?!
Ci si stava divertendo?!?
 No, è che io ho fretta, voglio provare a farle, queste cocadas...

Insomma, buttateci dentro il cocco grattugiato, mescolate e aiutandovi con due cucchiaini fate dei mucchietti su una placca per dolci rivestita con carta forno, infornate e fate cuocere per una ventina di minuti: devono diventare dorati solo il bordo e le punte, il resto dovrà restare bianco candido.

Togliete dal forno, aspettate che raffreddino un po', e poi metteteli su una gratella per dolci a raffreddare.

Suggerisco di farne doppia dose, perché uno tira l'altro.

La ricetta è tratta dal mio libro, pubblicato da Giunti Editore.

http://www.giunti.it/libri/cucina/pasticceria-gluten-free/



Con questa ricetta partecipo anche al 100% Gluten Free (fri)Day 

una gran bella iniziativa di Gluten Free Travel & Living.


I Love Gluten Free (FRI)DAY – Gluten Free Travel & Living

6 commenti:

  1. si, anche a me ispirano di più i cocadas...
    Noi s'ha da andare sulla luna, ricordi?!?

    baci

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    1. ricordo ricordo. anzi, ti ho pure scritto.
      i cocadas sono migliori, secondo me.

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  2. Gaia, la battuta è fantastica e rende l'idea alla grande… e poi si dimostra anche il metodo migliore! ;)

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    1. insomma, che sia proprio il metodo migliore non direi...

      aiuto! non avrai mica detto che è il metodo migliore anche ai tuoi tre figli maschi?!?!?

      qui di rischia di avere tantissimi nipotini della cardamoma in giro per il mondo, di qui a breve...

      e si riconoscerebbero subito... soprattutto le femmine: tacco 12 e vai, a conquistare il mondo!

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  3. Mi hai fatta morire dal ridere con la meringa alla svizzera interrupta...
    Ti copio la ricetta ma con cocco rapè...non voglio impazzire con il cocco fresco... e già che ci sono raddoppio subito la dose...
    Poi ti faccio sapere in quanto tempo saranno spariti!

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  4. Un classico che accontenta tutti i palati anche sglutinati! viva i Cocadas!! ;-)

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