Finalmente pare sia venuto in freddo, e piove, insomma, una stagione invernale normale. Anche se in realtà nella normalità a gennaio non dovrebbe tanto piovere, ma non avendo piovuto prima glielo concediamo...
Io sono contenta, e sono anche a dieta, quindi vi ammannirò parecchie minestre. Comfort food, li chiamano. A me, lo devo confessare, sto termine sta sulle scatole come il calzino simpatico di Nanni Moretti, anche se ammetto che rende l'idea, di un cibo caldo, confortante, quello che ci vuole insomma quando piove e fa freddo.
In casa mia poi, marito a parte che fa sempre a modo suo, le minestre piacciono.
Questa la faccio da tanti anni, ricetta scoperta su un libro di cucina francese al quale non avresti dato cento lire ma che contiene delle ricette oneste, fattibili, che vengono.
La faccio sia nella versione più fighetta, quella con la panna, sia in versione brutale, porri, patate e rizzati, e piacciono entrambe. A dire il vero la squinzia buongustaia ultimamente ha dichiarato di preferire la versione originale con panna perché più vellutata e cremosa. La ragazza vuol fare la raffinata...
Questa minestra può essere fatta più o meno densa. A noi piace abbastanza scorrevole, ma nulla vieta, riducendo i liquidi o aumentando le patate, di farla più consistente.
Ricetta senza rischi di contaminazione, velocissima, un godio insomma.
Potage Parmentier
Ingredienti
per 4 persone
3 porri
400 g di patate
100 ml di panna fresca
1 paio di coste di sedano bianco
erba cipollina
brodo vegetale (io lo faccio da me mettendo a freddo in una pentola dell'acqua, una zucchina, un paio di carote, due coste di sedano a pezzi, un mazzetto di gambi di prezzemolo, una cipolla e faccio sobbollire per un'oretta. Altrimenti (¶), ma comprare il dado vegetale mi sembra proprio assurdo)
oppure
brodo di pollo
sale
3 porri
400 g di patate
100 ml di panna fresca
1 paio di coste di sedano bianco
erba cipollina
brodo vegetale (io lo faccio da me mettendo a freddo in una pentola dell'acqua, una zucchina, un paio di carote, due coste di sedano a pezzi, un mazzetto di gambi di prezzemolo, una cipolla e faccio sobbollire per un'oretta. Altrimenti (¶), ma comprare il dado vegetale mi sembra proprio assurdo)
oppure
brodo di pollo
sale
pepe
olio extravergine di oliva
Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere presentare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili.
Procedimento
Mondare i porri e tagliarli a striscioline sottili. Lavare le coste di sedano e tritarle sottili. Farli appassire insieme in una pentola col fondo spesso con tre cucchiai di olio a fiamma bassa. Devono appassire, non friggere!
Nel frattempo sbucciare le patate, grattugiarle e quando i porri sono appassiti versare nella pentola il brodo vegetale, le patate grattugiate (o a dadini, ma mi sembra che grattugiandole venga meglio, tirano fuori l'amido, e tutto diventa più cremoso) e far cuocere mezz'ora/quaranta minuti.
All'ultimo aggiustare di sale e pepe, passato il tutto con il minipimer, versare la panna fredda, mescolare bene con una frusta, far riposare qualche minuto e servire cosparsa di erba cipollina tagliuzzata al momento.
Con questa ricetta partecipo anche al 100% Gluten Free (fri)Day
una gran bella iniziativa di Gluten Free Travel & Living
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