domenica 31 gennaio 2010

Cara nonna Carmela...


Rimestando fra le innumerevoli foto di piatti ancora da pubblicare, è saltata fuori la torta di pere morbida che faceva la mia nonna Carmela.
Entrambe le mie nonne hanno giocato un ruolo fondamentale nella mia passione per la cucina. Ognuna a modo suo. Della mia nonna emiliana, zdaura per eccellenza, dolce e schiva, ho già parlato. Questa è invece la mia nonna trentina, algida signora d'altri tempi, quando non stava bene sfoggiare troppi lussi, la notte le stufe venivano spente, e la mattina, anche d'inverno con dieci gradi sotto zero, ci si lavava con l'acqua fredda.

Mia nonna che conosceva, in quella piccola città di provincia, tutti quanti, e tutti la salutavano, quando faceva il suo giro mattutino per la spesa.

Mia nonna che faceva alcuni splendidi e semplicissimi dolci. Come questo.

Quest'estate sono tornata a Trento dopo molti anni, e ho rifatto, più o meno consapevolmente, il giro che faceva mia nonna ogni mattina. Alcuni negozi non c'erano più, ma c'era ancora, per fortuna, un vecchio negozio di caramelle, che spandeva per la strada gli stessi effluvi di quarant'anni fa.
Anche la semplicissima torta di pere della mia nonna Carmela emana lo stesso profumo di allora. Infatti non ci ho aggiunto niente, perché a volte ci vuole una torta così, senza fronzoli, come chi si lavava con l'acqua fredda al mattino, profumata degli odori suoi, le pere, i limoni. Il profumo di mia nonna.

Cucinare è anche questo, tendere fili con i quali viene intessuta la vita di coloro che amiamo.

Torta morbida di pere della nonna Carmela senza glutine
Ingredienti
  • hg 3 di farina senza glutine (¶)
  • hg 2 di burro
  • hg 2 di zucchero
  • 3 uova
  • 1 bustina di lievito (¶)
  • 4 pere
  • 1 limone
  • zucchero a velo (¶)
Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio e per essere consumati tranquillamente da un celiaco devono essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia.

Preparazione
Sbucciare le pere ed affettarle finemente dopo aver tolto loro il torsolo. Metterci un bel cucchiaio di zucchero ed il succo del limone.
Nel frattempo battere insieme il burro (meno una noce) ed il restante zucchero, finché non diventano una soffice crema. Unire allora alla crema le uova intere ad una ad una.
Mescolare la farina con il lievito, passarla al setaccio ed amalgamarla al composto. A questo punto la base è pronta, e vi si possono aggiungere le pere con il loro sughetto. Imburrare ed infarinare infine una teglia, mettervi il composto, livellarlo, e far cuocere in forno preriscaldato a 160 °C finché non è cotto (deve risultare ben dorata).
Servire tiepida o fredda cosparsa di zucchero a velo.

13 commenti:

  1. Anche io ho un negozio di caramelle (a Trapani) che non ha chiuso e che fa lo stesso odore di quando ero piccola. QUesta estate ho portato i miei figli e abbiamo comprato le caremellone fatte a mano (che fra l'altro sono senza glutine!!!), ma di torte le mie nonne non ne facevano e se ci penso nemmeno io so come sia nata la mia passione per la cucina... forse più dalla volontà di voler assaggiare tutto quello che fuori casa mi era proibito!
    La farina che hai usato è dietoterapica? DI quale marca?

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  2. Mi piace questo dolce semplice lo copio!

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  3. Ciao!
    Mi chiamo Antonella e qualche mese fa ho scoperto di essere celiaca. In seguito allo screening familiare anche Giulia, mia figlia, è risultata celiaca.
    Non so come sono capitata qui, o meglio lo so...gironzolando per il web, alla ricerca di ricette gluten free;o)
    Questa torta mi piace molto e la proverò di sicuro:o)
    Ho già stampato un paio delle tue ricette per fare il pane...anche se non ho ancora avuto tempo di provarle...:oP

    Ti faccio i complimenti per il tuo blog e per i piatti che prepari, sempre molto golosi!

    Ciao e a presto
    Anto:o)

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  4. @fantasie questi ricordi che passano attraverso i profumi sono magici, vero?
    per la farina, si, mi pare fosse il mix C della Schar

    @nuvoletta prima di tutto benvenuta! si è un dolce semplice ma buono. grazie della visita!

    @anto:o) benvenuta anche a te! posso immaginare che sconquasso sia stato scoprire la celiachia prima tua e poi di tua figlia. io lo racconto sempre, le prime settimane di dieta mi sembrava di non poter mangiare niente, ho perso tantissimo peso. poi si impara, vero? un abbraccione alla tua bambina.
    per quel che riguarda la cucina, si tratta solo di sperimentare, in fondo come ti sarai resa conto da sola le ricette restano più o meno le stesse. l'unica nota dolente è effettivamente il pane, ma pian piano ci si fa la mano.
    grazie della visita anche a te!

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  5. Che buona gaia, complmenti alla nonna!

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  6. Le torte delle nonne ci riportano indietro all'infanzia, a un tempo più lento rispetto a quello attuale ma fatto di cose semplici e genuine. Mia nonna parterna ogni tanto faceva la torta a me e mio cugino ma non era una gran cuoca e a volte era troppo secca (però a noi piaceva lo stesso), altre invece riusciva abbastanza bene. Soprattutto mi piaceva sentire diffondersi nell'aria il profumo della torta che cuoceva in forno ..... bei ricordi. Questa tua torta mi ha riportato indietro di qualche anno, non vedo l'ora di provarla anche perchè mi piacciono molto sia le torte con le pere che quelle con le mele, soprattutto quelle semplici. Buona giornata

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  7. PER ANTO:O) : purtroppo il numero dei diagnosticati sta aumentando sempre più (io ho scoperto di esserlo a Giugno 09) però adesso, sia tramite l'Associazione A.I.C. che Internet, non ci si sente soli (non oso immaginare come potesse essere difficile la vita del celiaco una decina d'anni fà e anche prima). Comunque Gaia è una forza della natura e mi piace molto l'energia che mette in tutte le sue preparazioni . Ciao

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  8. Ciao Gaia che bella questa torta morbida, era un po' che cercavo una ricetta di questo tipo con le pere, la metto in..."lista d'attesa"!!

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  9. ho scoperto da poco un paio di ricette scritte autografe dalla mia nonna, con una calligrafia di altri tempi, la mano tremolante, gli errori (non penso che avesse nemmeno la quinta elementare).
    Una grande emozione.
    Cosi' come deve essere stato per te il profumo di questa torta!

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  10. @iana la nonna era bravissima effettivamente, in famiglia avevano un bar e me la ricordo che tutte le mattine all'alba faceva i dolci per il bar (all'epoca non c'erano protocolli HACCP da seguire...)

    @raffaella ecco, brava, supportiamo i neo-diagnosticati che secondo me è proprio un momentaccio e più informazioni e supporto trovano e meglio vanno le cose dopo. per l'energia dipende dal sonno del momento :-)

    @madama bavareisa ce n'ho un'altra fra le mie ricette http://lagaiaceliaca.blogspot.com/2009/10/torta-di-pere-speziata.html
    è più speziata e umida, più austro-ungarica

    @gaia ti capisco perfettamente. ho il quaderno di ricette della sorella di mia nonna, morta nel 1928, e lo tengo come le cose sante, anche lì scrittura ingiallita, calligrafia ottocentesca, ricette stranissime... commovente.

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  11. una torta di mele morbida? recuperata dalle vecchie ricette della nonna? deve essere speciale!!! baci

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  12. ciao... gaia.. la tua torta e la tua storia sono dolcissime... anch'io sono dell'idea che i piatti dei nostri ricordi, hanno un profumo e un sapore ineguagliabile.... c'è una magia di pensieri che ti riportano ad aprire quei cassetti a volte chiusi per troppo tempo...
    io ho avuto la fortuna di aver la mia nonna Anna, fino a qualche anno fa... e quando l'ho p...ti racconto un piccolo aneddoto " ero a casa dei miei, e a un certo punto suonano il campanello, io ero così presa dalle cose, che mi giro e faccio verso mia madre "è arrivata nonnaaa!!!" lei mi guarda sorpresa mentre corro verso la porta, ma! un'attimo prima di aprire mi fermo e mi rendo contoo che... non può essere lei... perchè non c'è più........." ma per me delle volte non è così... sono un pò strana lo so.... ma l'affetto che ti lega alle persone è un filo che nessuno può spezzare...
    farò volentieri la tua torta, così semplice ma ricca di sapori...
    buona giornata..^.^

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  13. @vale si è speciale. o almeno per me lo è, perché ha dentro tanti sapori, "reali" e dell'immaginario

    @nanny che racconto emozionante. da brividi...

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