venerdì 9 dicembre 2011

Ma che buoni gli scacciagatti!

polenta con fagioli e cavolo nero

Siamo sempre sulla polenta, veramente il mio piatto di elezione in ogni senso. Quasi una premonizione, visto che sarei diventata celiaca :-)

Adesso dal Trentino ci spostiamo in Garfagnana. Veramente luogo che vai, polenta che trovi.

Questo piatto ha un nome curioso: Scacciagatti. Ho poi scoperto che ne esistono varie versioni, a spasso per l'appennino tosco-romagnolo, gli scazzagatt a Parma, i paciarut a Bologna (o qualcosa del genere, se i termini non sono corretti correggetemi voi, per favore, in rete non ve n'è traccia).

L'idea di fondo è la base della cucina povera contadina di montagna. Della serie: come sfangarla d'inverno? Non vorrei sembrare catastrofista, ma mi sa che in un futuro non lontano ci porremo nuovamente queste domande, se continua così...
Gli ingredienti sono quelli: l'eterna polenta, unica risorsa cerealicola dove coltivare il grano diventa proibitivo, le proteine dei poveri, ovvero i fagioli, e le verdure che ci sono d'inverno: cavoli e cipolle. Eventualmente un po' di sedano e carote, se mai ci fossero. E nei giorni di festa, proprio quando si vuole sottolineare l'abbondanza, un po' di maiale sotto varie forme, cotiche, oppure un gambuccio di prosciutto, o quello che c'è. Ma anche niente, ovviamente.

Di questo poco si sostanziano gli scacciagatti, e sono un piatto veramente antico.
Si servivano sotto forma di minestra densa, con un filo d'olio... al primo giro. E poi, i giorni successivi, quando con raffreddandosi si era ormai più che rappresa, tagliata a fette e abbrustolita sulla cucina economica, o, gran lusso, fritta.

A questo giro l'abbiamo fatta con la polenta di Storo, è venuta un po' troppo spessa per essere servita a mo' di minestra, anche se densa, e quindi l'abbiamo rovesciata sul tagliere come una polenta normale.

Scacciagatti garfagnini
Ingredienti
(per cinque persone)
  • 300 g fagioli borlotti secchi
  • 1 cavolo nero
  • 350 g farina da polenta grossa (¶)
  • 1 carota
  • 1 costa di sedano
  • 1 hg di lardo in fette spesse (¶) * (Il lardo di Colonnata IGP e il lardo di Arnad DOP sono garantiti senza glutine, quale che sia il produttore, in quanto il disciplinare esclude contaminazioni con glutine)
  • 1 cipolla
  • olio
  • sale
Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili.

Preparazione

Ammollare i fagioli per 24 ore.
Fare un soffritto in abbondante olio di oliva con mezza carota, la costa di sedano e mezza cipolla e il lardo tritato sottile. Versarvi i fagioli ammollati, l’altra mezza carota e l’altra mezza cipolla, tagliate, ed il cavolo nero, precedentemente lavato e tagliato a striscioline. Far cuocere il tutto per un’oretta abbondante, in due litri di acqua salata.
Dopo un’ora, versare la farina da polenta a pioggia, mescolando con una frusta, e poi cuocere per 40 minuti rimestando continuamente con l’apposito mestolo da polenta. Deve venire una farinata densa. Una volta cotta, la si versa nei piatti, si cosparge con un filo d’olio e si lascia riposare finché di rapprende leggermente e “fa il velo”.
Si può gustare subito, oppure il giorno successivo, riscaldata in forno, o ancora tagliata a fette e cotta sulla brace.

19 commenti:

  1. Questo piatto non lo conoscevo ma amando la polenta mi ispira da matti. Ancor più nella versione del giorno dopo. Il massimo sulla brace...ad avere il camino. Mi viene in mente la fantastica pizza di granturco della nonna. Un baciotto, buon fine settimana

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  2. Io adoro la polenta ma la faccio semplice con il formaggio, questa non l'avevo mai sentita, ma che buona è???? la provo prima di subito!!!!! Grazie Gaia! baciii

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  3. Cara Gaia, solo a guardarla mi fa pensare ad una coccola per una sera d'inverno, un piatto corposo da gustare in compagnia, magari davanti ad una calda fiamma di un camino

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  4. Ciao, noi non siamo proprio delle polentone, ma in questa stagione la polenta ci sta davvero tutta con gli arrosti o le verdure dell'inverno! Questa tipologia gustosa e un po' più rustica è da provare, così condita poi...un piatto unico saziante e sostanzioso!
    baci baci
    manuela e silvia
    Spizzichi & Bocconi

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  5. cara Gaia, sai che non ne so nulla di questa polenta nella mia bologna? ma io non sono una molto da montagna...sono più da mare, peccato non poter contribuire...a meno che non recuperi il nome dalle mie amiche di montagna. Comunque, a parte gli ingredienti maialeschi, mi piace tanto questa polenta e soprattutto il fatto che poi si abbrustolisce o si fa fritta.
    baci e buon weekend, Benedetta

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  6. non conoscevo questa ricetta, ma leggendola si capisce che è troppo buona :P
    la polenta mi piace assai!
    bella la foto!

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  7. Che cosa stranissima, che non conoscevo (del resto, la Garfagnana riserva sempre un sacco di sorprese!). E sembra parecchio buona.

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  8. @federica buon fine settimana anche a te, mia cara! accanto al camino è il massimo...

    @ely è ora di sperimentare cose nuove, mia cara :-)

    @il cucchiaio magico si si, proprio una coccola di una volta!

    @spizzichi&bocconi è un piatto completo, perfetto per i freddi. e grazie per la visita!

    @apranzoconbea fritta è una meraviglia! si, lo so che sei marinara... chissà un giorno... potresti convertirti ai monti :-D

    @gio la polenta è la polenta, cibo divino!

    @povna davvero non li conoscevi? sono buoni buoni!

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  9. Ciao mamma! Sai che a me piace molto la polenta di storo. Ed è per questo che ora dico:
    brava mammaaa!!!:-D

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  10. Anch'io amo la polenta, buona in ogni versione.
    Questa, ad es, non l'avevo mai vista e mi incuriosisce da matti l'origine del nome! Buona domenica, un abbraccio.

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  11. @la gaia celiaca (figlia) grazie scricciola!

    @tinny buffo vero, il nome intendo. neanch'io so da dove venga, però è così non solo in toscana, ma anche in emilia. chissà... da indagare!

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  12. Questa ricetta la copio e incollo e me la porto in montagna per le feste!!! grazie!!! è un'ideona e il lardo io lo adoro, e la figlia pure, e il marito pure, ti pareva che no!
    Un abbraccione

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  13. Ma quanto mi piacciono i tuoi piatti?! Un casino. Sono veri, dal sapore antico, sostanziali. E questa me la conservo, prima o poi la provo, magari quando qui arriverà il freddo. Mi viene difficile pensare di prepararla quando fuori ci sono ancora 20°C!!!!! Baci Gaietta :))))

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  14. Io invece, forse perché sicula,non amavo la polenta e non la ama nessuno nemmeno a casa mia... e però quando l'ho assaggiattaal nord l'hoamata da impazzire... ergo, non la so fare!
    Seguirò passo passo questo post... oppure ti vengo a trovare! ;)

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  15. Le mie radici affondano nella terra di Garfagnana ma ho ricordi molto vaghi della cucina di quelle zone, saporita e sobria.
    Questa ricetta mi riporta il profumo del paesino di montagna dove ho passato qualche estate, anni e anni fa: terra bagnata e legna bruciata nel camino.
    Un abbraccio

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  16. @mimangiolallergia chi non ama il lardo! tanti auguri per le vostre vacanze!

    @elena ma quanto sei cara! ora il freddo è arrivato, no? ;-)

    @fantasie vienimi a trovare, io ti aspetto!

    @duck si si è proprio questa l'intenzione! un abbraccio anche a te

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  17. Anche noi ADORIAMO letteralmente la polenta...lo condividiamo subito sulla nostra community di facebook "I ragazzi della via glut"

    se volete venire a trovarci ci trovate qui http://www.facebook.com/pages/I-Ragazzi-della-Via-Glut/225007827514553

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  18. E non vorrei sembrarti ottimisticamente catastrofica ma...sarebbe bello avere a disposizione solo i poveri ingredienti di stagione non trovi? Chissà che presto...Un abbraccio :)

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  19. Non posso darti alcuna notizia al riguardo, visto le mie latitutudini... ma, forse perché anche io celiaca, questa preparazione, anche se profondamente meridionale io, mi intriga alquanto... speriamo solo che se andremo incontro alla cucina povera, che queste prelibatezze arrivino anche qui! ;)

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