Sabato è morta una ragazza di 16 anni.
Non si sa niente, non ci sono certezze.
L'unica certezza è che è stata colpita una scuola: quando si colpisce la scuola si infligge una ferita al cuore della nazione, nel modo più vile e violento.
Alla scuola affidiamo tutti i giorni i nostri figli, con serenità e ottimismo, a scuola si formano i cittadini di domani.
Colpire la scuola mina nel profondo la fiducia verso la più importante delle istituzioni dello Stato, e ci fa sentire tutti più insicuri e più fragili.
Sabato sera abbiamo portato i bambini alla manifestazione. All'inizio protestavano, non volevano venire.
È bastato spiegare loro cosa era successo, perché andavamo lì e hanno subito cambiato atteggiamento: anche un bambino di otto anni si rende conto che un fatto così grave non può che riguardare tutti quanti.
Attoniti e quasi senza parole abbiamo sfilato per le strade della nostra città, e la manifestazione si è conclusa in via dei Georgofili, teatro della strage mafiosa del 26 maggio 1993 dove persero la vita cinque persone.
Altra spiegazione, altro sconcerto.
Come spiegare tutto questo a dei bambini?
Ma come fare a non spiegarlo?
Fatti come quello di sabato lasciano tanta rabbia, amarezza e dolore. Non capisco come si possa arrivare a tanto, non lo capirò mai!
RispondiEliminanessuno lo capisce ma, quale che sia la vicenda, la storia d'italia è intessuta di simili barbarie, purtroppo
Eliminadaccordissimo con te
RispondiEliminaSenza parole.
RispondiElimina... mi rendo conto che alice vive ancora nel suo mondo, non ne sa nulla, non ne hanno parlato, sono in prima elementare... mi associo a questa pagina, non avrei saputo dire di meglio, e... come dirlo? come diciamo tutto il resto... alice mi chiede cos'è la guerra, mi chiede chi sono i ladri, mi chiede se possono rapirla, mi chiede quando noi moriremo... e io deglutisco a fatica, e ho deciso di limitare il frasario al minimo indispensabile, per non generare ansie, ma anche per seminare il seme ... del sapere che esiste il bene ed esiste il male... che fatica
RispondiEliminaio quando erano più piccoli avevo adottato la filosofia dell'"A domanda rispondo", ma adesso che sono più grandi talvolta mi sembra più giusto parlare delle cose, anche se loro non me ne hanno ancora parlato. anche perché magari non mi chiedono, ma a scuola ne parlano lo stesso, fra loro, e secondo me bisogna che su alcuni temi passi anche la nostra versione dei fatti.
Eliminae già! senza parole! ti abbraccio forte :-X
RispondiEliminaQuando di scuola si muore, moriamo un poco tutti. Oggi da noi abbiamo fatto un minuto di silenzio e letto l'ottima lettera istituzionale del Ministro, che - senza scadere nell'inutile investigazionismo - spiega ai ragazzi, ai nostri ragazzi, che sono il centro propulsore della nazione.
RispondiEliminaAnche io sono ancora senza parole.
non ho letto la lettera, mo' la cerco
EliminaHai ragione Gaia. Oggi Diletta mi ha detto che a scuola le maestre gli hanno letto la lettera del sindaco che ribadisce loro di star tranquilli perché le scuole sono dei luoghi sicuri. Mia figlia ha 8 anni e ci crede a quello che le si dice. E' tornata a casa contenta e rassicurata ma...io ci credo???
RispondiEliminaBravissima
RispondiEliminaè sconcertante quello che è successo
sconcertante che ci sia stato qualcuno che ha pensato di fare una cosa simile
sconcertante che ai giorni nostri si calpesti l'essere umano
sconcertante che si colpiscano delle persone innocenti
grazie per la tua testimonianza
un abbraccio Manu
Noi che oltre che mamme, siamo anche insegnanti, sentiamo come un macigno questo attentato... non riesco ancora a metabolizzarlo, non riesco ancora a farmene una ragione. Sono solo tramortita e sconvolta... e spiegarlo è cosa troppo difficile...
RispondiEliminahai perfettamente ragione, anch'io mi sento colpita due volte
EliminaE' impossibile da spiegare ai propri figli, ai propri studenti, è un gesto incomprensibile, scontertante, rivoltante. Voglio solo che sia fatta giustizia e che questo tragico evento non finisca anche nel solito pentolone dei misteri Italiani, grazie Gaia del bel post
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