Oggi ero sola a pranzo. Avevo da pulire casa, da occuparmi di un sacco di noiosissima burocrazia. Non penserete mica che abbia cucinato?
Invece si. Nel frigo avevo un avanzo di risotto ai carciofi, che adoro, e invece che farci il solito risotto al salto, o le solite arancine (...) ho pensato che avrei potuto metterlo in forno. Perché nel frigo avevo pure del caprino, non fresco, un po' stagionato ma non troppo.
Insomma, una cosa velocissima. E mentre ci davo dentro con l'aspirapolvere, lui cuoceva in forno. Forse un attimino di troppo, ma in realtà era buonissimo così, con lo chevre tutto sciolto e lo strato superficiale di riso molto abbrustolito e super-croccante.
Poi mi è venuto in mente che Sciabby ha indetto un contest per il suo secondo blog-compleanno. Un contest sui timballi. La mia ricetta nata per riciclare gli avanzi poteva andare benissimo per il contest. Ma non era il tempo delle feste? Appunto: per le feste fai un risotto, ti avanza, mica vorrai buttarlo via il giorno dopo? Poi basta mettergli un nome chic, ed è tutto a posto.
Nella ricetta do anche le indicazioni per preparare il risotto, ma il vantaggio vero è quello di utilizzare del risotto avanzato. Eventualmente anche del riso lesso: in questo caso si prepareranno i carciofi a parte, e al momento di comporre il timballo li si mescoleranno al riso, che magari si sarà fatto mantecare con un po' di burro e parmigiano. Et voilà! Il timballo è servito!
Timballo di riso con carciofi e chèvre
(per quattro persone)
- 320 g di riso carnaroli semi-integrale
- 5 carciofi
- olio extra-vergine di oliva
- due cipolle
- mezzo bicchiere di vino bianco secco
- una carota
- due coste di sedano
- alcuni gambi di prezzemolo
- 200 g di formaggio di capra stagionato
- parmigiano reggiano grattugiato
- pangrattato senza glutine (¶)
- burro
- sale
Procedimento
Mondare una cipolla, le coste di sedano, la carota, i gambi di prezzemolo e preparare un brodo vegetale.
Quando è pronto filtrarlo e tenerlo al caldo.
Nel frattempo pulire i carciofi e tagliateli a spicchi piccoli ma non troppo.
Mondare l'altra cipolla, tritarla fine e preparare un soffritto con qualche cucchiaio d'olio e la cipolla nella pentola del risotto, soffritto che dovrà sobbollire pian piano, senza bruciare la cipolla, finché non si è ben bene appassita.
Aggiungere quindi gli spicchi di carciofi, e farli cuocere un po', diciamo metà cottura (devono rimanere al dente). Aggiustare di sale.
Aggiungere anche il riso e farlo rosolare finché non diventa tranlucido. A questo punto sfumare con il vino bianco (eventualmente dargli preliminarlmente una bollittina per far evaporare l'alcool) e quindi aggiungere il brodo vegetale, mestolo dopo mestolo, evitando che il riso lessi in troppo liquido ma senza mescolare in continuazione.
Spegnere quando il riso è piuttosto al dente.
Lasciarlo raffreddare, stenderne metà in una pirofila, mettervi sopra lo chevre a fettine, ricoprire con il riso restante, e completare con qualche pezzo di chevre, una bella spolverata di pangrattato e parmigiano, e qualche fiocchetto di burro.
Infornare a 180° per una mezzora, e comunque finché non è ben dorato.
Servire subito.
Con questa ricetta partecipo al contest Il tempo della festa di Celiaca per Amore
e anche al contest La cucina del riciclo di Dauly di Cucchiaio e Pentolone
Dal non avere un attimo di tempo per cucinare a godersi un timballino così...cosa chiedere di più? Altro che riciclo coi fiocchi :) Un bacione, buon we
RispondiEliminama la soddisfazione è doppia: riciclo e con i fiocchi. che si può volere di più?
EliminaSuper appetitoso!!!
RispondiEliminaNon è possibile...sai che proprio ieri sera ho fatto il risotto ai carciofi e stavo giusto meditando come riproporlo stasera... Grazie mille per la stupenda idea!!!!
RispondiEliminaA presto!
sono contenta di averti dato un'idea! comunque va bene qualunque formaggio dal sapore deciso e un po' filante
EliminaMi piace tantissimo lo chevre! Quasi quasi oggi lo ricompro (al diavolo la dieta ...). Chissà che bontà il timballo con quella crosticina dorata ;-)
RispondiEliminaal diavolo la dieta mi piace molto come motto. ha qualcosa di familiare...
EliminaBellissimo!
RispondiEliminaIl buono dei timballi è proprio che volendo possono essere velocissimi e super golosi!
In bocca al lupo :)
è vero, e dire che sembrano piatti così complessi
Eliminama che bello!!! gran bella idea :-X
RispondiEliminasomiglia al tuo!
EliminaMi piace super croccante sopra!
RispondiEliminaGNAM!
si si era proprio piacevole all'assaggio
EliminaAlla stessa maniera cucino io... non ho tempo e invece di scaldare il rimasuglio a micr e risparmiare tempo mi metto a fare un timballo... o peggio i pici! ;)
RispondiEliminaè così che si fa, è la razionalità femminile ;-)
Eliminabuono questo timballo!
RispondiEliminain bocca al lupo!
c'è un premio per te sul mio blog! baci fabiola
http://senonpioveesceilsole.blogspot.it/
grazie mille!
EliminaUn piatto davvero invitante!! Buon lunedì!
RispondiEliminapiacere di leggerti!
Eliminache bontà, grazie per avermelo mandato!!
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