A novembre avevo il blog chiuso, ma non per questo non seguivo le vicende
che mi sono sempre state a cuore.
Fra queste, un posto speciale
occupa l'MTC.
Così, anche se fuori tempo massimo, e con una ricetta
che sarebbe comunque finita fuori concorso, ho fatto le arancine.
Che mi sono parse di una bontà fuori del comune, ma soprattutto a
mia figlia, che se n'è pappate tre di fila senza colpo ferire.
La ricetta originale,
di Pupaccena, era una meraviglia di dettaglio e precisione. Mi ci sono
attenuta religiosamente, deviando principalmente sulla preparazione del
riso, visto che ho usato del risotto avanzato.
Questa ricetta è
di fatto la sagra dell'avanzo, cosa che in fondo ha un suo perché, parlando
di arancine: sono evidentemente una ricetta del riciclo, nata appunto
per recuperare del riso avanzato.
Quello che mi stupisce è che la
ricetta preveda proprio il risotto: mai mi sarei aspettata che una
ricetta siciliana avesse come ingrediente base il risotto, che
consideravo un piatto assai nordico.
Tant'è. Da
nordica qualche io sono, avevo fatto un super-tradizionale risotto
zucca & salsiccia.
Per una serie di
ragioni, me n'è avanzato un bel po', più di metà (l'equivalente di
circa 400 g di riso crudo).
In freezer avevo
del ragù surgelato. Avevo anche dei piselli. Cosa fare di tutto ciò?
Ma delle arancine, ovviamente.
L'altra esigenza
derivava dal marito, che non mangia formaggi di alcun tipo. Quindi
non ho né mantecato il risotto con il burro e formaggio, né
aggiunto il formaggio all'impasto. Erano buone lo stesso.
Arancine con il risotto avanzato
IngredientiPer il risotto alla zucca
- 400 g di riso per risotti (io vialone nano semi-lavorato)
- 1 cipolla
- abbondante brodo vegetale (fatto con 1 cipolla, 1 carota, 2 coste di sedano, 1 zucchina, 1 patata, 3 gambi di prezzemolo, 1 pomodoro)
- 500 g di zucca mantovana
- 1 salsiccia (¶)
- olio extravergine di oliva
- noce moscata
- un bicchiere di vino bianco secco
- 200 g di macinato di manzo
- 100 g di macinato di maiale
- 1 cipolla
- 1 carota
- 1 costa di sedano
- 2 bacche di ginepro
- 1 foglia di alloro
- 1/2 bicchiere di vino bianco secco
- pomodori pelati, un barattolo
- olio extravergine di oliva
- 1 paio di manciate di piselli surgelati
Per la lega e la cottura
- farina senza glutine 150 g (¶)
- acqua 300 g
- pangrattato senza glutine (¶)
- olio di arachidi 1,5 l
Preparazione
Risotto alla zucca
Far appassire la cipolla tagliata molto sottile in un po' d'olio.
Sbucciare la zucca, e tagliarla a dadini. Versarla nella pentola dove
si è messo la cipolla, aggiungere un bel pizzico di sale e far
cuocere lentamente, finché la zucca non comincia a disfarsi. Mettere
da parte.
Togliere la salsiccia dal budello e metterla, schiacciandola con una
forchetta, in una padellina senza nient'altro. Farla rosolare
continuando a schiacciare con la forchetta in modo che si sgrani
bene. Quando è ben rosolata tirare su dal grasso di cottura e
metterla da parte.
In una pentola capiente e dall'ampia apertura scaldare un paio di
cucchiai di olio extravergine di oliva e versarvi il riso. Farlo
cuocere a fuoco allegro finché non diventa tutto translucido,
mescolando tranquillamente. Sfumare con il vino bianco, che si era
fatto sobbollire per qualche minuto in un pentolino per far evaporare
l'alcool, quindi aggiungere la zucca, far insaporire insieme il tutto
e quindi continuare la cottura del risotto per un quarto d'ora/venti
minuti, aggiungendo via via del brodo vegetale bollente. A metà
cottura aggiungere la salsiccia. Alla fine spolverare con abbondante
noce moscata.
Quando è pronto mantecare con un paio di cucchiai d'olio, quindi far
riposare finché non si raffredda completamente. Riporre in frigo
fino alla mattina successiva.
Ovviamente
questa è la procedura che adotto per preparare il mio risotto alla
zucca, la filosofia della ricetta è che voi abbiate fatto del
risotto la sera prima, ad
abundantiam,
e che usiate quello avanzato per fare gli arancini.
Ragù di carne
Fare un soffritto con un paio di cucchiai d'olio e la cipolla, carota
e coste di sedano tagliati a dadini piccolissimi. Quandi è appassito
ma non bruciato aggiungere la carne macinata, entrambi i tipi, e
farla rosolare ben bene a fuoco vivace, mescolando spesso. Quando è
ben colorita sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco.
Aggiungere i pelati, rompendoli grossolanamente con una forchetta, la
foglia di alloro e le bacche di ginepro schiacciate. Aggiustare di
sale.
Continuare la cottura a lungo, a fuoco basso, aggiungendo
eventualmente via via dell'acqua calda. Tenete presente che per
questa preparazione è meglio avere un ragù piuttosto consistente.
Nel frattempo lessare molto al dente, in una pentola di acqua a
bollore, i piselli, scolarli e metterli da parte.
Quando il ragù è pronto mescolarlo con i piselli e lasciar
raffreddare il tutto per qualche ora, all'ultimo anche in frigo.
Finitura e cottura degli arancini
Tirare fuori dal frigo il riso e formare, con le mani bagnate, delle
palle di circa 4/5 cm di diametro.
Rimetterle in frigo a compattarsi.
Quindi estrarle dal frigo, creare un buco nel mezzo con le mani e
riempirlo con un cucchiaio di ragù ai piselli. Richiudere la pallina
su se stessa, facendo attenzione a non lasciare dei pertugi.
Proseguire con le altre palline, fino ad esaurimento. Se dovesse
avanzare del ragù poco male, lo potete sempre utilizzare per condire
della pasta al forno :-)
Rimettere
le palline in frigo per un'oretta, nel frattempo preparare la lega:
mescolare insieme la farina e il doppio di penso in acqua, facendo
attenzione a che non diventi grumoso.
Immergere le palline nella lega, farle scolare un attimo e quindi
passarle nel pangrattato.
Friggerli per qualche minuto in abbondante olio di arachidi ben
caldo.
Si mangiano appena fatti.
Con questa ricetta avrei partecipato alla sfida di novembre 2012 dell' MTC
e parteciperei volentieri alla rubrica Ho perso qualcosa?
La ricetta originale della Roberta di Pupaccena
e parteciperei volentieri alla rubrica Ho perso qualcosa?
La ricetta originale della Roberta di Pupaccena
Sono stupende, Gaia!
RispondiEliminaUna ricetta del riciclo, si, ma che ricchezza!
E' stata una vera goduria quel giro di MTChallenge...
si, bellissimo, e devo ancora fare quelle con il burro... al prossimo avanzo di risotto provvederò :-)
EliminaE facciamolo avanzare 'sto risotto!
RispondiEliminaMeravigliose :)
in effetti potrei scriverci un libro, su cosa fare con gli avanzi del risotto. quasi quasi lo preferisco avanzato che mangiato lì per lì :-)
EliminaChe belle e buone..
RispondiEliminacmq, sei tornata alla grande, omonima!!
si vede proprio che non ce la facevi a stare chiusa!!
sono proprio contenta!
ps e la foto della pallina in mano mi piace proprio tanto.
no, non ce la facevo. infatti ho cucinato anche da chiusa, ad esempio queste le ho fatte a dicembre... :-)
Eliminasono tanto buone!
E non sai il piacere che mi fa sapere che vi sono piaciute così tanto!
RispondiEliminaè stato un grande piacere anche per me!!!!
Eliminami fai venir voglia di abbondare con il risotto oggi a pranzo sono una delizia un bacio simmy
RispondiEliminaabbonda abbonda: ne vale assolutamente la pena!
EliminaChe belle le tue arancine! Mi hai fatto venire voglia di rifarle, Roberta con la sua ricetta mi ha veramente aperto un mondo nuovo!
RispondiEliminasi, è stato un bellissimo MTC. infatti, pur non avendo partecipato in tempo, non me lo sono voluta assolutamente perdere.
EliminaSono stupende, te lo dice una palermitana ;)Non ti si può criticare niente, nemmeno il vassoio di De Simone su cui le hai presentate!!!
RispondiEliminabello vero il vassoio? me l'ha regalato una mia amica palermitana doc! mi sembrava il più adatto per questa occasione
EliminaBrava!
RispondiEliminaI complimenti te li sei meritati lo stesso però!
Buonissime e bellissime
RispondiEliminache bello poterti rileggere, te l'ho già detto ma mi fa piacere ripeterlo
un grande abbraccio
Manu
ps: grazie per il commento da z.... per la treccia russa ;-)
Vien voglia di fare subito un risotto sui due piedi per gustarle, devono essere deliziose
RispondiEliminaCara Gaia... quanto devo scusarmi con te perché passo solo adesso??? Avrei voluto ricambiare prima il tuo slancio. E' tardi per ringraziarti per le belle parole e per avere voluto provare la ricetta??? Grazie, grazie, grazie! Anche se sono sicura che il merito della riuscita è nel tuo risotto avanzato... come sempre sono le basi che fanno la cuoca e la differenza! E qui il risultato è assolutamente all'altezza degli standard palermitani... che quando si tratta di gola sono altissimi!
RispondiEliminaGrazie ancora :*
roberta
Buona sera, mi può dire per favore che tipo di farina senza glutine ha usato, grazie e complimenti per il blog
RispondiEliminaAndrea
confesso che non ricordo. comunque non è "critico" il tipo di farina che si usa per fare la lega, direi una qualsiasi. magari non farina di riso che resta troppo "separata"
EliminaInfatti... la prossima volta proverò con quella di mais o di ceci, comunque erano ottime lo stesso. Grazie di nuovo
EliminaAndrea