Terzo appuntamento con Ottolenghi. Ma non ultimo. Un libro così bello e con ricette così belle, che riescono così bene, non ci si lascia sfuggire facilmente.
Oggi ho addirittura bissato.
Mejadra. Un piatto saporito e molto buono, che può fungere, in un pasto equilibrato, anche da piatto unico, se lo si accompagna con delle verdure: ci sono i legumi, ci sono i cereali, ci sono un sacco di cipolle. Che c'è di più sano di così?
Lui dice che è il tipico piatto da pic-nic dei palestinesi di Jerusalemme. Altro che panini!
Ma non sono riuscita a resistere alla tentazione del dolce: la torta mandorle e clementine non poteva non essere mia, vista la mia insana passione per le mandorle.
Questo libro mi sembra che abbia passato l'esame da tutti i punti di vista.
In ogni modo, andate a leggere cosa dicono le altre Starbookers questa settimana:
- Alessandra e Daniela di Menu Turistico: Helbeh
- Laroby di Le chat egoiste: Chocolate krantz cakes
- Mapi di La Apple Pie di Mary Pie: Budino di riso al cardamomo con pistacchi e acqua di rose
- L'Araba di Arabafelice in cucina!: Polpette di agnello e pinoli con salsa tahine
- Vissi di cucina Vissi d'arte e di cucina: Pollo arrosto con topinambur e limone
- Ale di Ale only kitchen: Polpette porri e limone
- Patty di Andante con gusto: Pollo all'arak e clementine
- Ema di Arricciaspiccia: Basic Hummus
Vi ricordo che mercoledì prossimo, ovvero il 6 marzo, se volete potete partecipare a Starbooks Redone, ovvero potete rifare le ricette dei libri recensiti finora dalle Starbookers. Qualunque ricetta, non necessariamente quelle fatte da noi, basta che ce lo facciate sapere mettendo il banner e lasciando un commento da una qualsiasi di noi otto.
Ed ora veniamo alla nostra super-saporita Mejadra.
Mejadra
Tratto da "Jerusalem" di Sami Tamimi e Yotam Ottolenghi
Ingredienti
Tratto da "Jerusalem" di Sami Tamimi e Yotam Ottolenghi
Ingredienti
- 250 g di lenticchie verdi o brune (io, Castelluccio)
- 4 cipolle di medie dimensioni (700 g prima di pelarle)
- 3 cucchiai di farina di riso (¶)
- 250 ml circa di olio di semi di girasole
- 2 cucchiaini di semi di cumino
- 1,5 cucchiaini di semi di coriandolo
- 1/2 cucchiaino di curcuma
- 1,5 cucchiaini di allspice (spezia che ricorda il pepe e i chiodi di garofano, io ho giustappunto mischiato queste due) (¶)
- 1,5 cucchiaini di cannella in polvere (¶)
- 1 cucchiaio di zucchero (io di canna muscovado)
- 2 cucchiai di olio d'oliva (io di più)
- 200 g di riso basmati
- 350 ml di acqua
- sale e pepe macinato a mulinello
Mette le lenticchie in una piccola pentola, coprirle d'acqua, portare l'acqua al bollore e far cuocere un quarto d'ora, di modo ché le lenticchie siano cotte ma al dente. Scolarle.
Pelare e tagliare le cipolle a fette sottili (io con la mandolina). Metterle in un piatto largo, spolverare con la farina e un cucchiaino di sale mescolare con le mani.
Scaldare l'olio di girasole in una padella a fondo pesante di medie dimensioni, a fuoco vivo. Quando l'olio è bollente (verificare mettendoci un pezzo di cipolla: dovrà sfrigolare vigorosamente) abbassare il fuoco e versarvi circa un terzo delle cipolle. Friggerle per 5-7 minuti, mescolando ogni tanto, finché non sono ben dorate e croccanti, ma stando attenti che non brucino. Scolarle su carta da cucina, salarle e cuocere le restanti cipolle, in due mandate. Eventualmente aggiungere un po' d'olio.
Tenere da parte.
Tostare i semi di cumino e di coriandolo a fuoco vivo per un paio di minuti in una padella di cui si abbia il coperchio.
Aggiungere il riso, la curcuma, l'allspice, la cannella, lo zucchero, il riso, l'olio d'oliva, un pizzico di sale e un bel po' di pepe. Mescolare il tutto, aggiungere per ultime le lenticchie, e l'acqua. Far prendere il bollore, incoperchiare e far cuocere a fuoco basso per 15 minuti.
Togliere dal fuoco, togliere il coperchio e velocemente ricoprire con un panno, rimettere il coperchio e lasciar riposare per dieci minuti.
Aggiungere circa metà delle cipolle, mescolare delicatamente e servire, ricoperto delle restanti cipolle.
Questo modo di cuocere il riso, tipo alla creola, ma insieme al condimento, lo adotterò ogni volta che è possibile, perché diventa veramente delizioso.
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Ed eccoci alla seconda ricetta della settimana, questa torta alle mandorle e clementine.
Una nota su questa torta: è di una bontà fuori dal comune.
Malgrado le mandorle, che potrebbero far pensare a un dolce "pancone", è estremamente soffice, e di un profumato che porta via.
L'ho fatta per una cena che aveva mia madre, al buio, e pare che abbia riscosso un gran successo.
Una vera delizia, da rifare in ogni modo.
Clementine and almond syrup cake senza glutine
Tratto da "Jerusalem" di Sami Tamimi e Yotam Ottolenghi
Ingredienti
Tratto da "Jerusalem" di Sami Tamimi e Yotam Ottolenghi
Ingredienti
- 200 g di burro
- 380 g di zucchero semolato
- la buccia grattugiata e il succo di 4 clementini non trattati
- buccia grattugiata e succo di 1 limone
- 280 g di mandorle senza buccia
- 5 uova medie
- 100 g di farina di riso (¶)
- 1 pizzico di sale
- zeste di arancia per guarnire
Preparazione
Tritare nel mixer le mandorle per ottenere la farina di mandorle (io ci aggiungo un cucchiaio di zucchero per assorbire l'eventuale olio rilasciato, e uso il mixer in modalità pulsata per ridurre al minimo il rilascio di olio).
Preriscaldare il forno a 170° C.Imburrare e infarinare, con farina di riso, una teglia di 24 cm di diametro (io 26).
Mettere il burro a temperatura ambiente insieme a 300 g di zucchero e le zeste dei clementini e del limone in una ciotola (io in planetaria) e mescolare ad ottenere un composto omogeneo e cremoso. Non deve montare.
Aggiungere metà della farina di mandorle e continuare a mescolare.
Mentre la planetaria è in funzione, aggiungere a filo le uova sbattute, ripulendo la ciotola con una spatola un paio di volte.
Aggiungere la farina di mandorle rimanente, il pizzico di sale e la farina. Continuare a mescolare in planetaria finché non è tutto omogeneo.
Versare il composto nella teglia, livellare e far cuocere in forno per 50/60 minuti, verificando all'ultimo la cottura con uno stecchino, che deve uscire leggermenete umido.
All'ultimo preparare lo sciroppo facendo cuocere i succhi degli agrumi con lo zucchero rimanente. Si deve ottenere circa 120 ml di sciroppo. Quando raggiunge bollore togliere dal fuoco.
Quando la torta è pronta, toglierla dal forno e spennellarci sopra lo sciroppo, tutti i 120 ml. Io ho fatto anche qualche buco con lo stecchino per far sì che lo sciroppo colasse un po' anche all'interno.
Far raffreddare completamente la torta prima di sformarla. Servire decorandola con zeste di arancia.
Si può conservare, se tenuta in un contenitore a chiusura ermetica, fino a tre giorni.
Eventualmente si può glassare la torta con una glassa fatta con 90 di burro, 150 g di cioccolato fondente , 1 cucchiaio di miele e 1/2 cucchiaio di cognac. Io non l'ho glassata.
Hai ragione, altro che picnic a panini...è stupendo!
RispondiEliminasi si, da rifare ovviamente!
EliminaQueste due ricette sono strepitose...
RispondiEliminasi, ci sono piaciute molto a casa
EliminaMandorle e clementine? Colpita al cuore! Da quando vivo a Firenze,ho cercato di integrarmi anche attraverso la cucina, ma quando vedo simili realizzazioni mi luccicano gli occhi e sento i profumi della mia Sicilia. Grazie Gaia
RispondiEliminain effetti queste cucine che si affacciano sul mediterraneo tradiscono veramente millenni di viaggi e scambi. è tutto così buono...
Eliminabravissima.. due ricette eccellenti .. come mi pare anche questo bellissimo manuale di cucina!
RispondiEliminaProverò presto la prima...
Buona giornata!
Laura
Caspita che pic-nic. Questi Palestinesi paiono davvero organizzati!
RispondiEliminale lenticchie speziate, la cottura del riso, racconta una favola questa ricetta, veramente fantastica, non vedo l'ora che mi arrivi il libro!!!! :)
RispondiEliminaDopo aver letto le parole di decisa approvazione, riguardo questo tipo di cottura del riso (anche nelle scorse settimane), ci ho provato anch'io e condivido: non tornerò più indietro :-))) Piatto bellissimo!
RispondiEliminaIl bis di oggi è mooolto gradito, grazie!!! Mi immagino il profumo proveniente dal forno durante la cottura...
Non so quale delle due ricette mi invogli di più, anzi sì: la Mejadra! Per ragioni di intolleranze dovrò ridurre notevolmente la quantità di cipolla (sto male se in un piatto ce n'è troppa), ma per il resto è perfetta per i miei gusti!
RispondiEliminaBravissima Gaia!!!
Bella la Mejadra...ma la torta mi intriga i più!!!! :)))
RispondiEliminaComplimenti!! Questo tuo blog è una miniera!! Grazie per aver condiviso tutto questo. Mi unisco ai tuoi lettori fissi, servono sempre idee nuove quando c'è la celiachia ♥
RispondiEliminaTra le due mi ispira soprattutto la torta :)
RispondiEliminaDai, vediamo se il primo mercoledì di marzo riesco a partecipare pure io allo Starbooks Redone!!
Un abbraccio
addirittura il bis hai fatto!!! che piatti meravigliosi :)))
RispondiEliminapensa che yotam abbina il pollo che ho postato oggi proprio con la mejadra... personalmente ho preferito un semplice riso in bianco per non mescolare troppi sapori, ma prima o poi questa mejadra la devo fare! e anche la torta ovviamente ;)
un bacione e a presto
Sei tornata alla stragrande! Addirittura due ricette :)
RispondiEliminaBuono tutto!
RispondiEliminae buon tutto!
:-)
Due bonta' in un colpo solo! La mejadra la faccio spesso,l'ho anche pubblicata nel blog qualche anno fa.Sai che mi pare che mejadra derivi dalla parola che significa vaiolo? Le lenticchie rappresenterebbero i bubboni!!
RispondiEliminaMa i miei occhi sono sulla torta di mandorle e clementine.Da fare assolutamente,ho gia' deciso che su ogni fetta ci posero' un piccolissimo tartufo cioccolato e clementina.Sai,bisogna tenere a bada il freddo...
Ciao,un bacio!
La ricetta della mejadra mi ispira moltissimo, deve essere deliziosa! Ma quindi questo libro è straconsigliato mi par di capire...
RispondiEliminaconcordo a mille sulla cottura del riso: ho imparato una cosa nuova e d'ora in poi il riso lo cuocerò così! bello il libro ,belle le tue ricette...brava gaia!!!!
RispondiEliminaLa cosa che mi diverte di più è osservare come tutte le ricette che abbiamo scelto e realizzato siano in qualche maniera quelle da cui tutte abbiamo avuto un piccolo colpo di fulmine sfogliando il libro. Nel mio caso la Mejadra e la torta di clementine sono state depennate dalla lista originaria per arrivare a 3 sole ricette ma erano entrate prepotentemente nelle mie preferite. Che ti posso dire: abbiamo tutte gusti molto simili? Non so, se non fosse così, questo gruppo non ruoterebbe così meravigliosamente come una macchina perfettamente rodata. Un fantastico bis di meraviglie. Grande Gaia, un bacione, Pat
RispondiEliminaTi dico solo che sto aspettando che mi arrivi il libro da Amazon tanto mi sono piaciute le ricette di questo giro di Starbooks, per legami, passioni, e ricordi universitari che mi spingono ancora a cercare e gustare questa cultura immensa e particolare. Già ho fatto il cake di Patty e ora mi lancio con questa torta dove gli agrumi ancora fanno da protagonisti con il loro succo pieno di sole e il loro profumo ineguagliabile. brave tutte. a presto e buon fine settimana. mony
RispondiEliminahai fatto un piatto più bello/buono dell'altro! nel primo immagino i profumi sprigionati in cucina e nel vicinato ;-) sei proprio brava Gaia, buon we :-X
RispondiEliminafantasmagoriche entrambe le ricette... mi piacciono tantissimo!:-) complimenti:-)
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