martedì 5 aprile 2011

Il coleslaw, la cucina americana e le verdure del G.A.S.

vero pane toscanoHo scoperto per la prima volta il coleslaw l'anno scorso, precisamente da Labna, e poi l'ho riletto da Stefania, in versone rivisitata e corretta. Fin da subito mi sono ripromessa di farlo.
Ai primi cavoli del G.A.S., ovviamente. Ogni ricetta di cavoli è benvenuta, quando si prende la verdura dal G.A.S. perchè nei mesi autunnali e invernali, sono solo cavoli e zucche, zucche e cavoli. Ah... Talvolta, anche qualche sedano-rapa!
Poi, quando il contadino comincia ad avere di tutto di più, arriva l'estate, il fine settimana si va via, le insegnanti vanno via anche per tempi più lunghi (...) e...
Insomma, quando ci siamo noi, le verdure del G.A.S. o non ci sono o son cavoli, quando ci sono le verdure, non ci siamo noi.
Comunque, questo coleslaw era una risorsa da sperimentare.
Però, come spesso succede, me ne sono dimenticata. E quando i cavoli arrivarono, il coleslaw se ne stava tutto rintanato in un angolino della mia testa, per niente propenso a venire fuori.
Finché... Finché non ho comprato Buon appetito America! - Ricette e ricordi di un'americana in cucina, di Laurel Evans. Peraltro ho scoperto in questo momento, cercando il link per il libro, che la signora ha anche aperto un blog.
Devo ammettere che su questo libro avevo le mie prevenzioni, non sono esattamente un filo-americana, però mi sono ricreduta. Le ricette sono molto sfiziose ed invitanti, e viene voglia di provarne parecchie.
E poi mi ha fatto toccare con mano quanto, negli anni, la nostra cucina si sia americanizzata: muffins, cookies, pancakes, cheese-cake, latticello, cupcakes, brownies, apple-pie... Per tacere delle abitudini alimentari, come il BBQ e brunch.
È stata una scoperta che mi ha stupito, visto che nell'immaginario collettivo la cucina americana è sinonimo di schifezze e stiamo vivendo invece un periodo di grande esaltazione nei confronti della cucina di qualità (soprattutto noi che siamo qui, a leggere e scrivere blog di cucina).
Insomma, come mi sono ricreduta sul libretto, mi sono ricreduta sulle ricette della cucina americana. E tutto sommato anche su come si mangia negli U.S.: se ci ripenso, le uniche due volte che sono stata là, non è stata una catastrofe. Ricordo splendidi brunch con pancakes da leccarsi le dita, e poi il migliore guacamole della mia vita, bistecche squisite, muffins da urlo, bagels ad ogni angolo delle strade. Certe poi se ripesco dalla memoria quella pasta cotta, o meglio Scotta in acqua senza sale, o quel clam chowder dall'aspetto sontuoso ma in cui le immense vongole atlantiche non sapevano assolutamente di niente, o i barattoli e le buste di macaroni & cheese nei supermercati, cambio subito idea.
Il problema non è quindi la cucina, ma la non-cucina, la fretta, i piatti pronti da scaldare nel micro-onde, le pessime abitudini alimentari.
Sospiro di sollievo: da noi non accadrà mai. Poi penso che anche questo sta già accadendo, i quattro salti in padella, i miei figli che preferiscono il panbrioche imbustato a quello del fornaio, la fretta dei pranzi al bar. AAaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaargh! Che orrore! Torniamo al nostro coleslaw, che è meglio.

Ve lo propongo nella versione semplice che è riportata nel libro. Io l'ho fatto con il cavolo rosso, che poi in realtà è viola, perché mi piace moltissimo e poi ha un colore favoloso.
Se uno la maionese se la fa in casa, è anche un piatto senza rischi di contaminazioni.


cavolo rosso
Coleslaw
Ingredienti
  • mezzo cavolo cappuccio viola
  • una carota grande
  • sale e pepe
  • mezza cipolla rossa
  • 120 g di maionese (io sono andata a occhio) (¶)
  • 2 cucchiai di aceto di mele
  • 1 cucchiaino di senape (aggiunto, copiandolo da Labna, ci sta proprio bene)
  • 1 cucchiaino di zucchero
Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili.

Preparazione

Tagliare il cavolo a spicchi, e lavarlo bene in acqua corrente. Tagliarlo a striscioline sottili con la mandolina.
Grattare e lavare la carola, e grattugiarla con la grattugia dai fori medi, a julienne.
Tritare fine fine la cipolla rossa.
Mescolare bene le verdure.
In una ciotolina a parte amalgamare la maionese, la senape, l'aceto e lo zucchero.
Usare questo dressing (tanto per mantenere lo stile americano) per condire l'insalata. Aggiustare di sale e di pepe e lasciar riposare in frigo almeno un'ora prima di servire.ì


Con questa ricetta partecipo, per il colore viola, al Contest a colori di Profumi&Sapori

27 commenti:

  1. Ma tu pensa! Io ho comprato quel libro proprio pewrchè avevo voglia di qualche schifezza americana, e alla fine mi sono ricreduta. Motivazioni diverse e stessa reazione!
    Grazie per il tuo piatto, il blu-viola è il colore mno gettonato. eppure non è il colore più allegro da portare in tavola?

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  2. D'istinto dire che non amo la cucina americana, ma probabilmente perchè sono abituata ad associarla ad un certo tipo di "schifezze" come giustamente le hai definite. A ben guardare poi ci si rende conto che qualunque Paese ha cose buone da offrire in tavola, nel rispetto di gusto e salute. Non lo conoscevo il "coleslaw" e lo scopro adesso. E scopro che mi piacerebbe anche un sacco visto che amo il cavolo cappuccio viola, ma senza maionese!!!
    Un bacione, buona giornata

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  3. Io quel libro ce l'ho e lo trovo molto bello, ancora non ho provato nulla però...
    Bello il Coleslaw! Io lo avevo fatto una volta secondo la ricetta di Gordon Ramsay... ricordo che non mi piacque molto... lo trovai troppo forte e mi ero ripromessa che lo avrei provato di nuovo con una ricetta diversa...
    Anche perché ho capito che non c'è feeling culinario tra me e Ramsay: ogni volta che provo una sua ricetta non ne rimango contenta...
    Mi segno la tua ricetta così ci riprovo
    Grazie Gaia :)

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  4. che bello il cavolo viola!! e questa ricetta me la segno per questo periodo di disintossicazione..e poi vado matta per la senape!

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  5. Ciao, hai fatto delle foto incredibili, che macchina usi? Il colore è meraviglioso. A me piacciono tutti i tipi di cavolo, cotto, crudo! Tra l'altro, in insalata è buonissimo!
    Il ristorante l'ho segnalato subito, ma fino a ieri sera non c'era...spero lo metta perchè sono veramente bravi. Un abbraccio, buona giornata.

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  6. A me il coleslaw fa gola da anni, ma non ci penso nemmeno a prepararlo perché il coniuge nutre un profondo e radicato e violento ribrezzo e per il cavolo cappuccio crudo (verde o rosso per lui pari son) e soprattutto per la maionese, che io invece mangerei a cucchiaiate direttamente dal barattolo.
    Ma magari il prossimo anno, approfittando di una cena in cui sono sola e lui a giocare a calcetto, chissà.
    (Comunque com'è vero il discorso delle verdure del GAS: quando ci sono son soprattutto cavoli e zucche e sedani rapa, e quando si potrebbe avere maggiore varietà non ci sono i gasisti, ahimè!)
    Saluti!

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  7. Questo cavolo è bellissimo: anch'io l'ho trovato nella cassetta delle verdure del mio gas (in effetti sono mesi che mangiamo solo cavoli e porri). Io l'ho fatto in vari modi: una volta l'ho lessato e poi nell'acqua blu/violacea del cavolo ci ho cotto la pasta che ha assunto un bel colore simpaticamente inquietante... Insomma se a casa tua c'è qualche tifoso della fiorentina puoi fargli le paste viola!

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  8. E io sono certa che una volta provato non lo lascia più! Evviva la cucina americana o inglese di qualità!!! :)

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  9. sempre più brava Gaia, e per le foto hai un vero talento. Comnplimenti

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  10. porcapaletta! che spettacolodi foto e che bella ricetta! meriti la vittoria mia cara...e mi è pure piaciuto il post ;.) bacioni :X

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  11. che spettacolo di colori!!!!! e sai che anche io avevo questo dubbio sul libro di Laura? poi sfogliandolo ho cambiato subito idea, io seguo da tempo il suo blog e mi piace molto e il libro altrettanto! mi piace questo coleslow :-) e tu mi parli di belle foto? tesoro forse non ti sei accorta delle tue? sono splendide! baci

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  12. Ci sono preparazioni della cucina americana che proprio non "digerisco" ma altre ho dovuto ricredermi alla grande dopo averle assaggiate! Il coleslaw mi piace moltissimo e la tua ricetta m'ispira alla grande! Mi associo a tutte, foto stupende!Baci

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  13. che squisitezza e che colori! un bacione!

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  14. Ah, il cavolo viola, che classico del Gas... Il coleslaw mi fa tanto America della mia prozia, così come il Chowder (che però dove l'ho mangiato io era davvero e solo molto buono). Sul resto, che dire? In parte saranno i parenti (e dunque) l'abitudine, molto lo fa Paperino, però anche io non disprezzo affatto la cucina (una certa cucina) americana. Molto basic, spesso, ma, come per la carne, basata anche, quella alta, su grande qualità (sì, sembra un paradosso ma è così). Unico appunto, ovviamente, sulle origini: perché leggere che Apple Pie, Cheese Cake, Pancakes, Muffins (il cui nome completo americano è, non a caso, "English Muffins") sarebbero americani e non, come filologia e storia ci insegnano, old British, noi vecchi elisabettiani di ferro proprio non lo possiamo sopportare... :-(

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  15. non mi ricordavo del coleslaw, ottima idea l'uso del cavolo viola :) mi piace!

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  16. ho un cavolo cappuccio rosso e uno verde che sono in frigo...e mi piace il coleslaw...magari la faccio presto!
    Baci

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  17. Purtroppo io non riesco a digerire la coleslaw, peccato perche' anche qui in Nuova Zelanda la fanno in tanti e te la ritrovi a tutti i BBQ, a volte l'unico piatto vegetariano!

    ciao
    A.

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  18. Il cavolo viola è di una bellezza ipnotizzante e l'idea di farne un coleslaw è perfetta :D

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  19. che colori fantastici! e che bontà!!! un abbraccio Chiara

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  20. Ne parlavo giusto la'ltro giorno con l'hommo...
    Già quando eravamo piccolini noi, i compagni che avavno la merenda accartocciata nella stagnola fatta dalla mamma li si vedeva un po' come "sfigati" dal momento che erano gli anni 80: quelli del boom delle merendine! Sigh...
    Mi rifaccio con i fantastici colori che hai scelto e con quel tocco di senape che personalmente adoro.

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  21. Bellissima creazione...io però purtroppo per la mia ciccia sono attirata più da dolci americani...:)

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  22. che bel piatto colorato! anche io seguo Laurel, ha spesso delle idee interessanti :)

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  23. PRIMA DI RISPONDERE SINGOLARMENTE AI VARI COMMENTI UNA PRECISIONAZIONE GENERALE: MI SCUSO PER NON AVER RISPOSTO PRIMA, MA HO AVUTO UNA SETTIMANA SENZA RESPIRO, MI RIAFFACCIO QUI SOLO OGGI.

    @stefania buffo, davvero! anche a me piace il blu-viola, ma ammetterai che non è facile trovare cibi di questi colori... mi vengono in mente il cavolo viola, le melanzane, i mirtilli... e poi?

    @federica anche la cucina americana, come tutte le altre, è questione di qualità, penso. se si dovesse valutare la cucina italiana dai ristoranti italiani sparsi nel mondo... aiutami che dio t'aiuta!

    @felix non conosco la ricetta di ramsay, in effetti è piuttosto forte di sapore, soprattutto col cavolo rosso che è già forte di suo, insomma, deve piacere come gusto, non è un piatto neutro

    @sulemaniche la foto era facile, credo che non esista cibo più "fotogenico" del cavolo rosso...

    @cleare come dicevo a sulemaniche, non credo ci sia verdura più fotogenica. alla pari con il cavolo romanesco, va. sempre di crucifere si tratta...

    @tinny non sono le foto, è il soggetto. e comunque la macchina aiuta molto, come dico sempre: io non so fotografare, ma da quando il mio santissimo marito mi ha regalato una reflex nikon, è tutta un'altra storia ;-) insomma, il merito non è certo mio!

    @duck OT fra un po' tornano le verdure di saverio! W! W! W!

    @unpodimondo sai che le paste viola non so se avrei il coraggio di mangiarle... potrebbe essere un'idea, però :-)

    @fantasie evviva stefania a cui mi sono ispirata, vorrai dire :-)

    @ilcucchiaiomagico l'ho scritto sopra, qui non vale la capacità, è il soggetto che è splendido

    @sonia sei sempre troppo carina con me

    @ely anche tu sei troppo gentile. e comunque il libro è molto bello, mi sembra affidabile (lo dico così a naso, per ora ho fatto solo il coleslaw)

    @ornella grazie cara. l'insalata di cavolo crudo, che sia o non sia coleslaw, è comunque sempre molto buona

    @le ricette dell'amore vero i colori ce li mette la natura, è brava lei!!!!

    @povna eccola che arriva l'avvocatessa di Her Majesty the Queen

    @gio il sapor non è poi così diverso dal cavolo cappuccio "normale", no?

    @fabipasticcio bella l'idea di fare un mix dei due...

    @alessandra figurati se poi te la ritrovi in un foodblog italiano! una specie di persecuzione...

    @milen@ più ipnotizzata di così: è da più di una settimana che non pubblico niente!!!!

    @cucinado con mia sorella grazie per visita, chiara!

    @(parentesi culinaria) io sono un po' più vecchia di te, e ai miei tempi continuava ad andare per la maggiore il panino con il prosciutto. o, massimo dei massimi, il bombolone comprato al "coccolaio" all'angolo... e infatti le merendine non solo non le ho mai avute, ma mi facevano, e mi fanno, pure schifo. ai miei tempi ce n'erano poche, la fiesta, la girella, ma mai piaciute...

    @giuky anch'io sono attirata dai dolci, che credi!

    @sergio già fatto ;-)

    @una cucina tutta per sé si, interessanti è il termine giusto, me lo sto leggendo fitto fitto da tre giorni!

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  24. Ciao Gaia!
    Scopro il coleslaw solo ora, non essendo filo-americana e in generale apprezzando soltanto qualcuno dei superdolci a stelle e strisce.. ma devo dire che questo piatto lo proverei.. sarà il colore?! :D

    Un bacione!
    Babi

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  25. Il libro è bello, seguo anch'io Laurel e i suoi corsi, ma la tua ricetta con quella foto meravigliosa è ancora più invitante!!

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  26. E' un piatto che ho mangiato in Irlanda e di cui vado ghiottissima, insieme alla potato salad. :) Con un secondo piatto (salmone alla griglia o una T-bones, bisteccone con l'osso) ti risolvono la cena o il barbecue con gli amici. Tra pochi giorni andrò in Inghilterra e di sicuro lo cercherò al pub (contaminazioni permettendo).... Grazie.... Un bacio e buone vacanze!!

    Sara

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