lunedì 5 marzo 2012

Pasta chi vruoccoli arriminati per le GFG siciliane

pasta chi vruoccoli arriminati
Velocissima, che stamani ne devo fare duemila.
Questa pasta ci piace molto, a tutta la famiglia.
Anche, incredibilmente, alla prole, malgrado la presenza per loro inquietante di uvetta e acciughe. Ma, si sa, i bambini sono imprevedibili.
Ci piace anche il tipo di pasta, quella nuova trafilata al bronzo della Nutrifree, una delle poche paste senza glutine veramente buona, e per di più senza additivi. Ci tengo a precisare che questa non è una marchetta, non il frutto di una collaborazione, ma secondo me quando si trova un prodotto senza glutine buono è bene parlarne, visto che ce ne sono tanti che non sono buoni per niente.

Questa pasta è siciliana, almeno nelle intenzioni... Poi sicuramente le siciliane DOC avranno a che ridire sulla ricetta, che ho tratto da La cucina di casa dell'Annalisa Barbagli, un libro che per me è una fonte inesauribile di idee, e che non mi ha mai fatto fare una cattiva figura, però questa è.
Ed essendo sicula, la dedico alle gluten free girls sicliane che allietano la mia vita da celiaca, in primis Stefania di Cardamomo & Co. che ieri ha compiuto gli anni, e ho visto in rete che ha ricevuto un regalo bellissimo da alcuni suoi amici, bellissimo anche per chi come me apprezza da anni il lavoro di Stefania.
AUGURI Stefania, continua così che sei fantastica!
Ma le GFG siciliane sono anche altre, Sonia de La cassata celiaca, Olga-Felix di Un cuore di farina senza glutine, le spuntine di Spunti e spuntini senza glutine, e poi Elena aka La celiaca Pasticciona, e spero di non essermi dimenticata nessuna di loro. A tutte loro dedico questa pasta siciliana, sperando che mi perdonino se non è proprio DOP. Anzi, se c'è qualcosa che non va, segnalatemelo pure, sarò contenta di farne tesoro la prossima volta.

Pasta con il cavolo alla siciliana (chi vruoccoli arriminati)
Ingredienti (per quattro)
  • 350 g di mezzi paccheri (io Nutrifree pacco blu) (¶)
  • 1 cavolfiore piccolo, io un broccolo romanesco che viene più delicato
  • 30 g di uvetta
  • 30 g di pinoli
  • 1 cipolla media
  • 6 acciughe sotto sale
  • qualche pistillo di zafferano
  • pecorino o parmigiano
  • olio EVO
  • sale, pepe
Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili.

Preparazione

Mettere a bagno qualche pistillo di zafferano in acqua calda. Mettere a bagno l'uvetta.
Scartare le foglie esterne del cavolo, dividerlo in cimette e lavarlo.
Tuffare le cimette e le foglie più tenere divise in due in abbondante acqua salata in ebollizione e farle cuocere per una decina di minuti. Tirarle su con la schiumarola conservando l'acqua che servirà per cuocere la pasta.
Nel frattempo che il cavolo cuoce, affettare sottilmente la cipolla, e farlo appassire in un'ampia padella (io un cuoci-pasta) con un filo d'olio.
Quando sta per prendere colore, bagnarla con lo zafferano e la sua acqua, ed un cucchiaio di acqua in cui si è cotta la pasta. Unire i filetti di acciuga dissalati e disliscati, mescolare fino a che si sfanno, quindi aggiungere l'uvetta sciacquata e asciugata. In una padellina a parte tostare un po' i pinoli, quindi aggiungere anche quelli nella padella del sugo, ed infine anche il cavolo. Aggiustare di sale (attenzione che le acciughe sono salate) e lasciare sul fuoco, coperta.
Nel frattempo si era fatto riprendere il bollore all'acqua, e vi si fa cuocere la pasta al dente.
Scolare la pasta, tenendo da parte una tazzina di acqua di cottura, versare la pasta nella padella del sugo e farla insaporire per un paio di minuti, eventualmente aggiungendo l'acqua tenuta da parte se fosse troppo asciutto.

Servire cosparso di abbondante formaggio (preferibilmente pecorino) grattugiato al momento.

Quando l'acqua nella pentola bolle, mettere il sale, e buttare la pasta.

Tenere da parte una tazzina di acqua di cottura della pasta.

Scolarla al dente dopo pochissimi minuti, molto al dente, e rovesciarla nella padella e spadellare. Fosse troppo asciutto aggiungere un po' di acqua che si era tenuta da parte.

Servire fumante.

Nella foto c'è dell'erba cipollina, se si vuole si può aggiungerne un po' alla fine, cruda. A volte la metto a volte no.

E già che ci sono, con questa ricetta partecipo anche
allo Starbooks di Menu Turistico
Il libro è
Annalisa Barbagli, La cucina di casa del Gambero Rosso - Le 1000 ricette, Gambero Rosso editore (2002)

starbooks

16 commenti:

  1. Mmmmm ... Buona! E poi sta pasta della Nutrifree io non l'ho mai provata!. Io ho usato quella della Nonsolograno misto mais/riso. Buonissima. Tiene molto bene la cottura. Buona settimana. Ciao.

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  2. Perfetta!!! Nulla da ridire, anzi, l'hai interpretata filologicamente in maniera sublime!
    Grazie per questa attenzione e per questo affetto che mi dimostri sempre e oggi, ancora una volta! :****

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  3. Forse sara' perche' non sono siciliana, ma non ci trovo nulla da ridire in questa pasta: a me pare ottima! Sai che penso spesso a quanto chi soffre di celiachia si trovi in balia di prodotti industriali non proprio di primissima qualita' e, oltretutto, costosissimi...fate benissimo a far conoscere quelli di cui fidarsi, altro che marchette...

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  4. che emozione Gaia!grazie per il pensiero e grazie per aver rispettato i sapori di questa pasta strepitosa e che anche a noi piace tanto!buona settimana, un bacione!

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  5. mih..ma sai da adottare subito!! è perfetta! molto brava e la foto è delle più accattivanti ;-) bacioni :-X

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  6. Ahhhhh e queste son soddisfazioni: una celiaca gaia noddica che apprezza un must della cucina tradizionale siciliana!! Sono contenta che anche la tua ciurma abbia apprezzato e mi sbalordisce, visto il gusto molto deciso. Sull'esecuzione non ho niente da ridire: brava!
    Grazie sempre :))

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  7. mi sembra buonissima, e la foto lo dimostra, baci

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  8. @emanuela benvenuta! la pasta nonsolograno non la conosco, mi fai venire subito la curiosità

    @fantasie sono contenta di non aver toppato. l'affetto è affetto, c'è poco da questionare :-)

    @roberta lo penso anch'io, che quando un prodotto piace, nel nostro caso dirlo è quasi un servizio pubblico

    @spunti e spuntini senza glutine sono contenta di aver fatto bene, d'altronde il merito non è mio, ma del libro da cui l'ho presa :-) vero che è buonissima?

    @sonia sono contenta che abbia la vostra approvazione. la foto rende i colori, soprattutto

    @elena io apprezzo tantissime cose della vostra cucina, secondo me è una delle migliori d'italia!

    @il cucchiaio magico si si buona è buona, a noi piace tanto tanto

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  9. E la cucina siciliana é una grande cucina..anche Gluten free...Appena torno in Italia assaggeró la pasta.
    Un bacione !!

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  10. cara Gaia, che bella questa ricetta. Uvetta e pinoli col cavolfiore mi stimolano automaticanebte le papille! La Sicilia mi fa sognare (per ovvi motivi famigliari) e la rete di amiche mi emoziona. un bacio e buon inizio settimana :)

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  11. trovo che sia un'ottima pasta, ovviamente toglierò le acciughe ma credo che anche senza sia buonissima. buona giornata impegnatissima :)

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    1. al posto delle acciughe (per dare il sentore di mare) puoi usare un pò di alga sbriciolata :)

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  12. Pensa che una versione lievemente arronzata (niente pinoli e zafferano, troppo cari, e formaggio solo se per qualche strano motivo lo si aveva in casa) era tra i must della nostra cucina di sopravvivenza quando - appena usciti da Hogwarts - avevano casa nostra e si viveva proprio con due spiccioli al mese (perché cavolo e acciughe costano poco la pasta riempie e le uvette erano sempre un avanzo di quella volta che facevi il dolce e poi non sapevi come usarle più). Quanti ricordi, però...!

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  13. Ma che meraviglia Gaia!
    Quei semplici ingredienti che rendono un piatto speciale!

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  14. fedele o no alla ricetta originale io questa pasta la trovo ottima!!! :P

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  15. LA cucina sempre mia nonna.....che buona a pasta chi vruoccoli!!! :=)

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