CIOC-CO-LA-TO!
Il libro di questo mese pasquale, non poteva che essere sul cioccolato. Paul Young, Avventure al cioccolato, per la precisione.
E per altrettanta precisione, io il libro ancora non ce l'ho. Sto aspettando che me lo porti mio marito, che di mestiere lavora con i libri. È circa un mese che lo aspetto. Ma qui stiamo come i ciabattini, giriamo con le scarpe sfondate...
Così la Roby, molto gentilmente, mi ha fatto avere le scansioni. Grazie Roby, è merito tuo se sono riuscita a fare questi fantastici tartufini!
Ora, non è decente mangiarsi in famiglia tutti questi tartufini. Sessanta, me ne erano venuti (n.d.r. Paul diceva 30, mi sa che i miei erano più piccoli ma... non erano così piccoli: che aveva fatto Paul, dei mandarini?)
Così ho colto l'occasione, e li ho portati a scuola. In fondo anche gli insegnanti hanno diritto a qualcosa di buono, durante le ricrezioni!
Quest'anno sono in una scuola veramente piacevole.
A ben pensare sono stata abbastanza fortunata, finora: a parte due anni fa, quando ero finita in una scuola terribile dalla quale sono scappata a gambe levate, mi sono sempre trovata bene.
Anche l'anno scorso ero in una scuola che sentivo davvero casa, infatti ci ero tornata dopo la scuola terribile.
Ma quest'anno è particolare, sarà perché la situazione scolastica è particolarmente complessa: circa il 90% dei nostri alunni sono immigrati o figli di immigrati, e molti di loro non parlano italiano.
Ho classi in cui tutti, e dico tutti, gli alunni sono cinesi, ed altre dove sono presenti studenti proveniente da sei o sette paesi diversi.
È una bella sfida per noi insegnanti, che alla fine, per come la vedo io, siamo utili soprattutto per alunni come i nostri, per i quali la scuola può veramente rappresentare la differenza, un passaggio su quell'ascensore sociale che in Italia sembra ormai definitivamente FUORI SERVIZIO, ma per lavorare in realtà come questa servirebbero progetti specifici, risorse umane ed economiche elevate.
Potrebbe essere molto utile avere in ogni classe dei dizionari.
Sarebbero indispensabili degli interpreti e dei mediatori culturali.
Mica ci farebbero schifo delle LIM.
E un corso di cinese per gli insegnanti, mica sarebbe male!
Potrei proseguire a lungo con questo cahier de doléances.
E invece le LIM non ci sono, i vocabolari nemmeno, l'unico mediatore culturale sono arrivati da pochissimo, il resto dipende tutto dalla buona volontà dei docenti.
E come posso, in questa situazione, dire che la scuola è veramente piacevole?
Perché incredibilmente lo è!
Lo è perché gli alunni magari non studiano ma un po' di rispetto dell'istituzione scolastica ce l'hanno, lo è perché i docenti quella buona volontà ce la mettono eccome, e si supportano a vicenda.
È il primo anno che sono in questa scuola, e sono stata accolta davvero a braccia aperte.
Sicuremente è stato fondamentale aver ritrovato Angela, una mia collega di qualche anno fa, simpatica, competente, e che si fa in quattro e spesso anche in otto e in sedici.
Angela è la mia maestra in molte cose, e le sono veramente grata. Anche se ormai sono parecchio vecchietta, questo è solo il quinto anno che insegno, e poter lavorare fianco a fianco con una collega così esperta e disponibile è una fortuna impagabile.
Ma non è certo l'unica.
C'è Antonella, una vera fuoriclasse, ma dentro le classi: sulla scuola ha scritto libri, e ci racconta al mondo, collaborando regolarmente con riviste e quotidiani.
Si potrebbe pensare che se la tiri, ne avrebbe ben donde, ma niente di più sbagliato: è amichevole e coinvolgente, i suoi studenti la adorano (come amano ripetere alcune mie alunne "La Landi sì che è brava, si fa capire da tutti, anche dai cinesi, mica come lei, che non si capisce nulla e.... mi ha messo 3!") e si aggira per la scuola emanando allegria e positività. Il tratto distintivo di Antonella è che ama questo mestiere, che la appassiona ma soprattutto la diverte, e questa gioia di vivere si trasmette a tutti, alunni e colleghi.
Il fatto che faccia molte altre cose le dà quello sguardo aperto sul mondo che secondo me è il suo segreto.
Antonella ha un blog assai famoso, di argomento scolastico, se non lo conoscete già andatelo a leggere e ne scoprirete delle belle!
Chiara insegna anche lei italiano, ha una numerosa famiglia alle spalle, una vera donna multi-tasking. È un mix di pazienza e facciamo pochi fichi (come si direbbe a Firenze), e, malgrado alcune divergenze politiche (...) siamo riuscite ad andare d'amore e d'accordo anche sotto elezioni, un piccolo miracolo!
A volte mi domando se Marisa a scuola ci abbia messo una bradina, da quante ne fa... Teatro, intercultura, partecipazione a concorsi prestigiosi dove i suoi alunni, malgrado si parli di un professionale, vincono pure premi. Marisa non te la manda a dire, nemmeno alle alte sfere, e questo suo atteggiamento pasionario non può che rendermela ancor più simpatica.
Ci sono le colleghe del sostegno, Antonella, Jo e gli altri : senza il loro fondamentale supporto certe situazioni non si saprebbe proprio come gestirle.
E Federico, che sotto la sua aria burbera e sarcastica ha un'esperienza infinita ed è sempre disponibile a condividere racconti di vita scolastica frammisti alle ultime scoperte informatiche.
L'elenco potrebbe diventare molto più lungo, il senso penso sia chiaro: è una scuola dove si sta bene, e dove i rapporti sono piacevoli e improntati a una sana collaborazione, nella consapevolezza che in contesti complessi solo il lavorare insieme per l'obiettivo può dare buoni risultati.
Ma in un paese come il nostro dove se non si mangia si parla di mangiare, può l'aspetto conviviale essere assente? No! E in effetti ogni scusa è buona per festeggiare, in sala professori: che sia il premio al concorso nazionale, o il semplice compleanno. E mica una tortina-ina-ina, non sia mai!
Ogni compleanno è un vero tripudio di dolci, torte salate, biscotti, bibite e spumanti.
Così anche se non c'era niente da festeggiare, lunedì ho pensato che sarebbe stato carino cominciare tutti la settimana con un dolce tartufino... L'iniziativa non è dispiaciuta ;-)
Le altre ragazze dello Starbooks questa settimana vi delizieranno con:
- Alessandra e Daniela di Menu Turistico: Chocolate syrup
- Laroby di Le chat egoiste: trifle ai quattro cioccolati
- Mapi di La Apple Pie di Mary Pie: Vinaigrette al cioccolato
- L'Araba di Arabafelice in cucina!: Pancakes al cioccolato venezuelano con salsa al cioccolato e sciroppo d'acero
- Vissi di cucina Vissi d'arte e di cucina: Pere sciroppate al rosmarino con ganache di Stilton e noci
- Ale di Ale only kitchen: Ganache al miele con thaini e semi di sesamo tostati
- Patty di Andante con gusto: Pane al tea, cioccolato, zenzero e cardamomo
- Ema di Arricciaspiccia: Biscotti al cacao ricoperti di cioccolato
Ed ora veniamo ai nostri golosissimi tartufi!
Muscovado truffles
Tratto da "Avventure al cioccolato" di Paul Young)
Ingredienti
(per 60 tartufini)
Tratto da "Avventure al cioccolato" di Paul Young)
Ingredienti
(per 60 tartufini)
- 250 di panna fresca
- 250 g di cioccolato fondente al 72% (io avevo un Criollo al 77%, e quello ho usato) (¶)
- 100 g di zucchero muscovado
- un pizzico di sale
- 50 g di zucchero muscovado
- 50 g di cacao amaro in polvere (¶)
Preparazione
Versare la panna in una ciotola che possa andare nel micro-onde, e aggiungere lo zucchero muscovado. Mescolare.
Far prendere il bollore nel micro-onde.
Nel frattempo tagliare a piccoli pezzi il cioccolato e, quando la panna bolle, versarcelo dentro, aggiungere il pizzico di sale e mescolare con una spatola finché non diventa una lucida crema. Mannaggia a me che non ho fatto la foto, era veramente bellissima e lucidissima.
Far raffreddare e quindi mettere in frigo qualche ora: deve raddensare.
Al momento della preparazione dei tartufi, mescolare in un piatto il cacao amaro con lo zucchero.
Infarinarsi le mani con la miscela di cacao e zucchero, e prelevare dalla ciotola della ganache, che ormai sarà ben rappresa, una noce di impasto; fare una pallina il più possibile regolare, ma stando attendi che a stare in mano la ganache si scioglie, quindi bisogna fare veloci, rigirarla nella miscela di cacao e zucchero e passare al successivo.
Si conservare in frigo, ma si possono anche surgelare.
Mie osservazioni sulla ricetta:
A parte i quantatitavi - con queste dosi me ne sono venuti una sessantina ma non è che ci sia dispiaciuto, a dirla tutta... - su tutto il resto non ho niente da dire: sono venuti benissimo, nessun problema, e sono davvero buoni.
Comunque io adoro i tartufi, a farli non ci vuol nulla, e si fa sempre un figurone!
Facilissimi e golosissimi!!!
RispondiEliminaUno tira l'altro...Golosissimi!!!
RispondiEliminaLa vostra è una vera missione, complimenti a te e alle tue colleghe che mi pare si siano meritate tutte questi favolosi tartufini.
RispondiEliminaUn abbraccio!
Strabuoni, non li ho mai fatti ed ora me n'è venuta voglia :)
RispondiEliminaHo fatto anche io questi tartufini e, oltre ad essere molto semplici, sono davvero deliziosi!
RispondiEliminaPrevedo un mese dolcissimo!
nuooooo ... non mi potete fare questo!!!! non posso mangiare cioccolato per un po' e voi mi pubblicate queste cose!!!! buona giornata
RispondiEliminaMi ha molto incuriosito ed interessato la descrizione della tua scuola, ho rivisto qualche tratto della mia...specie nella moltitudine delle nazionalita'!!!!
RispondiEliminaI tartufini delizieranno presto anche i miei colleghi, tutto il mondo e' paese e anche qui i momenti conviviali non mancano di certo!
E' proprio vero che quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare! La passione per il tuo lavoro traspare da ogni singola sillaba che scrivi, e la stima che porti ai tuoi colleghi non poteva essere espressa meglio che con questi magnifici tartufini!
RispondiEliminaIo, invece, quel libro ce l'ho... Però ai colleghi mica glieli porterei i tartufi... non è vero anche io, in fondo, ho dei colleghi meravigliosi :)
RispondiEliminaUn piacere sincero leggerti. Hai sollevato molte questioni che m'interessano e che condivido ... da mamma! ;)
RispondiEliminaUn piacere sincero anche per la ricetta che ci hai presentato con questo starbooks e ..chissà perchè, nonostante l'ammirazione, non ti avevo ancora commentata!! Eccomi anche per gli arretrati se si può: sono specialissimi!
complimenti sinceri, a presto, Clara
Ma te, che non ami il cioccolato, come farai con questo libro?!?
RispondiElimina:-)
farò gioire i colleghi, che vuoi che ti dica? ;-)
Eliminase poi avanzano, ricordati che io disto poco dalla scuola... ;-)
Eliminaio adoro lo zucchero muscovado, c'è sempre nella mia dispensa, proprietà nutritive a parte dona sempre quel che in più ad ogni dolce...ma anche ad ogni piatto salato :) mi salvo la ricetta
RispondiEliminaNon ho mai fatto i tartufi e partirò da qui.
RispondiEliminaQuando parli di scuola mi appassiono. Sarà che ho una bambina che va alle medie e sono sempre troppo preoccupata che tutto vada come dovrebbe andare. La Lim l'abbiamo finanziata noi genitori alla classe e resterà per i nostri bambini tutto il triennio poi sarà donata alla scuola. Capisco che è uno sforzo grande ma se non l'avessimo fatto, nessuno ne avrebbe goduto e adesso tutti i giorni possono usarla e la usano con soddisfazione.
Bello il tuo pensiero per i tuoi colleghi. Credo che ti adorino, non è possibile il contrario.
Un fortissimo abbraccio, Pat
Splendida Gaia
RispondiEliminae non per i tartufini, ma per l'amore che metti nel tuo lavoro solo sentirti parlare ......... ops leggere verrebbe voglia di seguire le tue lezioni ........... concordo pienamente con quello che dici e servirebbe alla scuola e sopratutto servirebbe che i professori che lo fanno per passione come te (o mio cognato e mio cugino) venissero apprezzati non solo dai ragazzi ma sopratutto dalle alte sfere perchè il vostro ruolo sui ragazzi è importantissimo e deve essere appoggiato da noi genitori e non essere boicottato per non si sa per quale motivo, o forse solo perchè hai ripreso il figlio GRAZIE Gaia
E i tartufini??
Semplicemente meravigliosi peccato che oltre alla sala professori non passassero anche di qua ;-)
Posso chiederti come si sono comportati per un paio d'ore fuori dal frigo?
un abbraccio Manu
Fa piacere sapere e sentire da quello che scrivi che ti trovi in un ambiente lavorativo che ti ha accolto più che bene!non è poco se ne sentono di tutti i colori.....
RispondiEliminaChe dire dei tuoi tartufi.... Eccezionali li hai presi per la gola i tuoi colleghi ;-)
Un abbraccio
non ho parole appena commentato da patty oi siete straordinarie e grazie ate ho conosciuto antonella siete favolose come questi tartufi :)
RispondiEliminagrazie di cuore di esistere
"Non è decente mangiarsi tutti i tartufini in famiglia???" Ti farei conoscere la mia di famiglia, cara Gaia... :-)D
RispondiEliminaI tuoi colleghi sono fortunati, ma anche gli alunni della tua scuola lo sono! LA copertura con cacao e muscovado mi attira molto!
il merito è tutto tuo cara gaia, io c'entro pochino!!! mi spiace non essere una tua collega !! avrei fatto onore ai tuoi tartufi come non immagini!!! un grandissimo abbraccio
RispondiEliminafantastica gaia, adoro la descrizione della tua scuola!
RispondiEliminai tuoi tartufi meravigliosamente irregolari sono fighissssssssimi!!!
No! Leggo solo ora (nonostante la segnalazione della tua estimatrice, giuntami iersera). Sono commossa. E tanto felice di averti per collega.
RispondiEliminaStragolosi i tartufinI. Fantastica Antonella. Insegnavo lì lo scorso anno, nella Coordinata di S. e l'ambiente era fantastico. Io portavo spesso i miei bignè alla ricotta ed era subito festa. Mi sono commossa a leggere le tue parole. Grazie
RispondiEliminaSono una golosa di cioccolato e quel libro non può mancare a casa mia ,non aspetterò a che mi lo porte il mio maritino,vado di corsa in libreria per acquistarlo.,sono convinta che mi divertirò molto preparando le ricette che ci sono nel libro .Grazie della informazione
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