lunedì 1 marzo 2010

Inverno, stanchezza e cavolo nero

farinata con cavolo nero

Sono stanca, è tardi, ma ho un sacco di cose da pubblicare: in queste giornate in cui avevo il computer attivo al 50%, mi sono sfogata cucinando. Cene casalinghe, cene per amici, dolci per i figli e i nonni. Un sacco di cose. Ho quasi litigato col marito, causa troppa cucina. Ma poi troviamo un accordo, di solito.

E dire che non è che non avessi niente da fare. Ci sono varie cose in ponte, non ultime le solite verifiche (di nuovo? si, di nuovo! e non mi si venga a dire che gli insegnanti non fanno un fico secco).

Però a me cucinare mette di buonumore. Un vero antidoto contro i giramenti di scatole. Perché privarsene? Tanto se non cucinassi non è che farei la rivoluzione, ormai sono vecchia, allora tanto vale...

Questa che vado a pubblicare oggi è una ricetta della tradizione toscana. È squisita quando fa freddo, e viene voglia di scaldarsi al canto del fuoco (avendo un camino...). Qui piace anche ai pargoli, il che ha sempre del miracoloso. È pure naturalmente gluten-free...

Farinata col cavolo nero
Ingredienti
  • 1 scatola di fagioli cannellini
  • 1 cavolo nero
  • 300 g farina da polenta fioretto (¶)
  • 1 carote
  • 1 costa di sedano
  • 50 g di lardo in fette
  • 1 cipolla
  • olio
  • sale
(¶)Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia.

Preparazione

Fare un soffritto con la carota, la costa di sedano, la cipolla e il lardo e farli soffriggere nell'olio. Versarvi i fagioli privati del loro liquido, e aggiungere un paio di litri di acqua. Passare tutto con il mixer a immersione.
Nel frattempo mondare e tagliare a striscioline il cavolo nero, ed aggiungerlo al passato di fagioli. Far cuocere per una mezzoretta. Io ho passato anche il cavolo nero al mixer, causa figlio uggioso che non mangia le verdure se le riconosce, ma preferirei se si vedessero i filetti del cavolo.

A questo punto versare la farina da polenta a pioggia, mescolando con una frusta, e poi cuocere per 40 minuti rimestando continuamente con l’apposito mestolo da polenta. Deve venire una farinata densa. Una volta cotta, la si versa nei piatti, si cosparge con un filo d’olio e si lascia riposare finché di rapprende leggermente e “fa il velo”.

Casomai ne avanzasse, il giorno successivo è ottima, riscaldata in forno, o ancora tagliata a fette e cotta sulla gratella.

Con questa ricetta aderisco alla raccolta di Timo e maggiorana, Minestre Zuppe Vellutate tutto ciò che scalda

9 commenti:

  1. aie, ma state sempre a verificare? Poveri studenti;) No scherzo, povera te! Ecco il cavolo nero sarà una cosa che mi mancherà!

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  2. Proprio la settimana scorsa ha fatto un minestrone con il cavolo nero...buonissimo!!
    Tanto che ne ho comprato ancora e questa ricettina mi stuzzica molto...da provare;o)

    Per quanto riguarda i figli: anche la mia è uggiosa...a lei il minestrone l'ho passato...:oP

    Ciao
    Anto:o)

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  3. Veramente particolare come preparazione, una novità per me.
    Da provare sicuramente.
    Un saluto
    Kemi

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  4. che bella la nuova faccia del blog! L'hai fatta te la foto ai mucchietti??
    Sono proprio contenta di averti tirato fuori questa dote inaspettata!!

    ps. ieri sera, anche noi polenta con verdurine di stagione... oggi, bisso anche a pranzo in ufficio!

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  5. @iana il cavolo nero è una cosa che anche io amo moltissimo, e mi mancherebbe. ma a roma non si trova?

    Anto:o) i figli sono uggiosi per definizione :-) i miei però, sia pure passati, i minestroni li mangiano, e quindi non mi lamento troppo

    @kemikonti trovi che sia particolare? qui in toscana è abbastanza diffusa, come preparazione. si potrebbe provare anche con un altro cavolo, ma a me il cavolo nero sembra sempre insostituibile

    @gaia grazie gaia. mi faceva un po' tristezza un blog di cucina senza nemmeno una fotina
    si, la foto l'ho fatta io :-) spero solo che renda l'idea che anche il celiaco può mangiare cereali!

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  6. Bella la ricetta e particolare. Qui a Baires la devo adattare perche' mi sa che il cavolo nero non lo trovo...Ti ho linkato nel mio blog bilingue http://glu-fri.blogspot.com/ perche' ho scritto un post simile al tuo su come invitare a mangiare un celiaco, devi arrivare in fondo al post...Speriamo di fare cultura gluten free da entrambe le sponde dell'atlantico...

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  7. @glu.fri o che bella cosa! un blog celiaco dall'altra parte dell'oceano. ti ho messa subito nel mio blogroll! e ti ho linkata nel mio post sull'invitare a cena un celiaco.

    a rileggerci presto, allora.

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  8. Gaia, che bella la tua nuova veste!!! Mi piace tantissimo... anche perché nella foto c'è anche il cardamomo! E mi piace tanto anche questa ricetta e se passo tutto, anche al mio più piccolo (che non si può definiere solo uggioso) SONO SICURA CHE PIACERà!
    Baci e non verificare troppo... io fra poco (prossima settimana) di nuovo C.d.C... :(

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  9. @fantasie mica potevo continuare con quella veste spoglia all'infinito.

    è primaveeeeeeeeeeeeeeeera, svegliatevi bambine!

    così cantava il blog

    non ho potuto che fare ciò che mi chiedeva!

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