O quanto mi piace la cosiddetta cucina senza.
Va tanto di moda.
Senza glutine, prima di tutto, anche se non si è intolleranti né sensibili al glutine.
Perché, si sa, il glutine fa un po' male a tutti, no? È cosa nota...
E poi senza latticini, che anche il latte fa male. A tutti, a priori.
Anzi, meglio vegano.
Non c'è niente di meglio che dire che una ricetta è vegan.
Vegan è fighissimo.
Io sono perplessa. Sono perplessa perché per me mangiare è una cosa seria.
E per di più sono costretta a mangiare senza a causa di una patologia, la celiachia.
A me il glutine fa male, nuoce gravamente alla mia salute.
Insomma, per me anche la cucina senza è una cosa seria.
Anche il vegetarianesimo e il veganismo sono una cosa seria.
Sono scelte di vita.
Io non ci sono (ancora?) arrivata, ma sono convinta che mangiare tutta la carne che si mangia in occidente sia profondamente sbagliato.
Prima di tutto non è salutare. E già questa è una cosa seria.
Poi non è ambientalmente sostenibile.
Allevare animali, soprattutto carne rossa, consuma un sacco di risorse. È sempre il solito maledetto secondo principio della termodinamica: trasformare energia non è a costo zero, una parte va sempre sprecata. Allora se invece di mangiare direttamente le verdure dell'orto, le diamo alla mucca, ammazzando quella mucca ci mangiano molte meno persone di quante si nutrirebbero mangiando direttamente quello che le viene dato da mangiare. L'ho detta semplicemente, ma il sugo è questo.
Per tacere di quanto costa riscaldare le stalle, e quanta energia si consuma a trasportare il mangime da dove viene prodotto a dove si trovano le mucche. Insomma, una sporchissima faccenda.
Vogliamo poi parlare di cosa si mangia, di quella benedetta mucca? Le fettine, il roastbeef, il filetto. Tutto il resto chissà dove finisce. Lo sappiamo bene, dove finisce. Nel tritatutto del junk food.
Nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore non saprei.
Quindi se vogliamo continuare a mangiare carne, bisognerebbe mangiarne meno, e di quel meno mangiare di tutto.
I pezzi meno nobili, la carne dura filacciosa e piena di grasso e nervetti - quella che fa schifo ai miei figli, per intenderci, e anche un po' a mio marito, e a un sacco di gente a parte noi ardita schiera di food-blogger che pur di pubblicare un post scriveremmo anche che ci piace l'insalata di formiche - e il quinto quarto... Santo santissimo MTC che ce l'ha fatto (ri)scoprire.
Quindi ok, riduciamo il consumo di carne. Questo è serio.
Siamo meno spreconi. Anche della carne. Questo è serio.
Cerchiamo di mangiare meglio. Più sano.
Purtroppo costa. Non in termini di soldi, ché di prodotti alternativi che costano un sacco di soldi ma nessuno ci assicura che siano più sani ci saremmo davvero stufati.
CI costa. Ci costringe a cambiare modo di mangiare. Questo è serio. Questo è molto faticoso.
A me piacciono i dolci. Mi piacciono moltissimo. I dolci contengono zuccheri, di ogni tipo.
Contengono zucchero, e carboidrati, che sempre zuccheri sono. E contengono anche molti grassi.
Possiamo rigirarla come ci pare, ma i dolci andrebbero mangiati davvero di rado.
C'è poco altro da dire.
Farsi belli col sol di luglio sostituendo il burro con la margarina, il latte vaccino con quello di riso, lo yogurth con quello di soia, lo zucchero con lo sciroppo di agave, e magari la farina con quella senza glutine, che ci sta sempre bene, è scorretto.
Certo, sarà senza glutine, sarà vegano, ma sempre di un dolce strapieno di grassi e zuccheri si tratta.
Il punto è fare meno dolci, e provare a farli davvero diversamente.
Il punto è mangiare meno carne, e cambiare le proprie abitudini alimentari.
Il punto è rendersi conto che mangiare come mangiamo noi non va bene. Non è etico, non è sano.
Ma cambiare costa.
Perché io non so come fare a ridurre il consumo di carne e mantenere una cucina equilibrata dal punto di vista nutrizionale.
Perché rinunciare ai dolci mi costa un sacco di fatica.
Come mi costa un sacco di fatica decidere di avere uno stile di vita più sano, e fare una vita meno sedentaria, svolgere attività fisica e tutto il resto.
È sempre il solito sporco difficile cambiamento.
Costa un sacco di energia, ma se si riuscisse a metterlo in moto ci renderebbe persone migliori.
Altro che ricette senza.
Quella di oggi è una ricetta genuinamente senza, invece.
Il libro del mese dello Starbook è decisamente sul pezzo di queste mie riflessioni a briglia sciolta.
It's all good, di Gwyneth Paltrow (...)
O vediamo cosa ne viene fuori.
Questa ricetta viene fuori dal mio frigo. Quel che c'era ci ho messo. Per essere un piatto nutrizionalmente completo mancano le proteine, però è sicuramente senza. Un senza mediterraneo, abbastanza corretto, mi sembra. Semplicissima, ma ottima come primo o in un piatto unico, purché sia accompagnata da qualche proteina, preferibilmente vegetanle
Nota a margine: è un piatto privo di contaminazioni da glutine, che quindi potete offrire senza preoccuparvi di contaminazioni e simili al vostro commensale celiaco, anche se non siete esperti di cucina senza glutine. Un piatto facilmente senza
Insalata di grano saraceno con i carciofi
Ingredienti
(per 6 persone)
- 300 g di grano saraceno
- 200 g di pomodorini ciliegini
- 5 carciofi
- 1 spicchio d'aglio
- 1/2 tazza di olive verdi grosse
- maggiorana fresca
- 5 cucchiai olio extravergine di oliva
- sale q.b.
- un limone
Preparazione
In una padella antiaderente tostare i chicchi di grano saraceno sempre mescolando per 3 o 4 minuti, quindi lessarlo in abbondante acqua salata, per 10 minuti, deve restare molto al dente. Scolare e mettere da parte.
Pulire i carciofi: togliere le foglie più esterne, spuntarli e togliere la barba, tagliarli in spicchi e gettarli via via che si puliscono nell'acqua acidulata con succo di limone, per non farli annerire.
Nel frattempo fai imbiondire lo spicchio d'aglio vestito leggermente schiacciato in due cucchiai d'olio.
Quando i carciofi sono tutti mondati e tagliati, scolarli e metterli nella padella. Farli rosolare senza che brucino, quindi abbassare la fiamma e far cuocere finché non si sono un po' ammorbiditi, devono comunque restare al dente. Togliere lo spicchio d'aglio e cospargere con un po' di maggiorana fresca.
Mettere il grano saraceno nella padella con i carciofi, mescolare bene e far cuocere un paio di minuti, per farlo ben insaporire. Spegnere e tenere da parte.
Lavare e tagliare a metà i pomodorini ciliegini, lasciandoli un po' in uno scolapasta per far scolare l'acqua di vegetazione.
Tagliare a metà le olive e togliere il nocciolo.
Incorporare i pomodorini e le olive al grano saraceno, aggiungere ancora foglioline di maggiorana, mescolare e far insaporire per bene coperto, a fuoco spento.
Un'insalata buona e un po' diversa dal solito!!!
RispondiEliminanon è così diversa. è il grano saraceno che lo è, è un cereale non tanto usato ma buono
EliminaAlla fine vuoi vedere che la Gwyneth viene a scopiazzare qui per il prossimo libro?
RispondiElimina:-)
scema! alla fin fine il libro della gwyneth non è così malaccio... diamole questa possibilità ;-)
Eliminache bella!!
RispondiEliminaGaia Gaia...quando mi imbatto in queste tue riflessioni, mi viene sempre un po' lo sconforto!
RispondiEliminaSi perché se è vero che la carne a casa mia ci entra si e no una volta a settimana è anche vero che i dolci (semplice però, almeno questo!) vi stazionano costantemente. Ma del resto a colazione che vuoi mangiare? Wurstel e pancetta? Non sarà meglio una semplice ciambella?
Tralascio il discorso "attività" fisica che è meglio!!! Almeno quello ci servirebbe tantissimo a smaltire pure i sensi di colpa ma il tempo...oh il tempo!
In compenso, questo libro della Paltrow mi sta incuriosendo parecchio...che dici vale l'acquisto?
Un bacione cara, non senza ma con tanto tanto affetto :)
ci sono medici e nutrizionisti che sostengono che a colazione non si dovrebbe mangiare dolce, che il dolce innesca un circolo vizioso nella produzione di insulina che alla lunga è molto dannoso. sono opinioni contrastanti, ovviamente, ma senza fare della filosofia io lo so bene che a casa mia i dolci sono davvero troppi (e lo dico avendo appena sformato una torta...)
Eliminail libro della paltrow fa incavolare per quanto puzza di quartieri alti, e di approssimazioni nutrizioniste, ma le ricette sono interessanti. se vai sullo starbooks ci sono delle cose davvero buone questo mese
Non so come, ma avevo perso questo tuo meraviglioso post, che dovrebbe essere incorniciato. Concordo su tutto, compresa il costo della fatica per mantenere certe abitudini sane…
RispondiEliminaTi adoro!!!
sai quanti ne perdo io, di post meravigliosi, tuoi e di altri, in questo periodo, che purtroppo dura da troppo tempo, non riesco a stare dietro a nulla...
Eliminacomunque grazie, mi fa piacere che la pensiamo allo stesso modo