È un periodo che ho troppo da fare, e in cui questo blog ha fatto muovere molte cose nella mia vita.
Tutte estremamente gratificanti, e coinvolgenti, ma forse tutto insieme è stato un po' troppo.
Io non faccio la blogger di mestiere, e questo è il mio passatempo. Un divertimento, e un modo per coltivare alcune passioni, la scrittura, la cucina e, ammettiamolo pure, una certa internet-addiction della quale credo non mi libererò mai.
Tutto questo mi ha sempre molto divertito, finché è rimasto un gioco, un bel divertimento.
Ma ultimamente le cose sono cambiate, e pesso mi sono sentita in dovere di. Insomma, quello che era un passatempo è diventato in qualche modo un impegno. Anche gratificante. Che mi ha portato anche delle belle soddisfazioni. Ma sempre un impegno.
Il fatto è che di impegni e doveri ce ne sono altri.
Un lavoro, che non amo moltissimo ma che cerco comunque di fare in modo coscienzioso.
Una famiglia. Che amo invece moltissimo ma che, come tutte le famiglie dove ci sono bambini, con i loro bisogni e specificità, è anche un impegno.
Ecco, quando mi sono trovata a passare un pomeriggio al computer per cucinare e scrivere questo e quel post, lasciando un po' alla deriva la prole, ho sentito che le cose mi stavano prendendo la mano.
Così come quando ho dovuto fare le ore piccole per preparare un compito, perché prima mi ero dedicata ad altro.
Dice il saggio: prima il dovere e poi il piacere. Io ho sempre fatto fatica ad applicare questa regola, ma ultimamente non sapevo più quale fosse il dovere e quale il piacere.
Mi sono resa conto che le cose non andavano nel modo giusto quando il blog è diventato fonte di tensione, prima ancora che un divertimento.
Potevo starmene zitta e mollare semplicemente un po' la presa. Ma mi conosco. Questo balocco mi piace troppo, e io per prima ho bisogno di un paletto per mettere le cose al loro posto, ed aiutarmi ad essere costante.
Insomma, mi prendo una vacanza dal blog. Non so quanto durerà. Tutto il tempo necessario per mettere le cose a posto: sono in primo luogo un'insegnante, una mamma, una moglie, una cittadina, e non una che passa la maggior parte del proprio tempo (non solo quello libero) fra la cucina e il computer.
Avrei potuto chiudere definitivamente, ma ci sono tante ricette qua sopra, mi sembrava troppo.
Le mail o i commenti dei celiaci alle prime armi che hanno trovato supporto e aiuto da queste pagine mi hanno fatto decidere di lasciare tutto aperto per la consultazione.
Chiudo invece questa pagina ai commenti perché prendere questa decisione non mi è semplice, e rispondere lo sarebbe ancora meno.