lunedì 28 luglio 2014

Insalata di grano saraceno e... Celiachia Notizie!


insalata di grano saraceno, avocado e gamberetti


Non vedo l'ora di andare in vacanza, ma ancora non è giunto il momento.
Fortunatamente i ragazzi ci sono già, prima allo stage di judo, poi al campo scout.
E altrettanto fortunatamente, non me ne vogliano i vacanzieri, non fa caldo.

Comunque mi sa che questo sarà l'ultimo post prima del grande rientro.
Rientro alla grande, con grossi cambiamenti, a partire dalla scuola: l'anno prossimo insegnerò fisica e matematica, non più fisica, in un liceo linguistico e delle scienze umane.
Mi dispiace molto salutare la mia scuola di frontiera, dove mi sono trovata benissimo da ogni punto di vista, sia con le colleghe che con gli alunni, ma bisogna anche sapersi rinnovare e aggiornare, non fossilizzarsi. Sarà un'annata impegnativa, ma andava fatto, e se andava fatto meglio prima che poi.

Questo mese ho avuto anche una bella sorpresa, c'è una mia intervista su Celiachia notizie, l'organo ufficiale dell'Associazione Italiana Celiachia.

http://www.celiachia.it/comunicazione/Comunicazione.aspx?SS=1113


Mi ha davvero fatto piacere che abbiano pensato di parlare del mio blog su una rivista così importante, e ringrazio la redazione per avermi contattata.


La nemesi storica, per chi mi conosce, è che il tema del mese è la dieta e la vita sana, e la foto della mia famiglia che ho pubblicato qualche tempo fa testimonia purtroppo che avrei molto da lavorare su questo fronte, ma non è mai troppo tardi, vero?

Per rimanere in tema, vi lascio una delle insalate di cereali che potrete anche sulla rivista.
L'avevo già pubblicata agli esordi del blog, ma dato che è molto in tema, e la facciamo spesso, ve la lascio di nuovo.

E a proposito di insalate, non ci dimentichiamo...




In questi giorni non faccio che vedere in giro insalate... chissà come mai?
Sarà forse che Insalata da Tiffany sta lasciando il segno nella blogosfera?
Credo proprio di sì, un libro così non passa di certo inosservato!!!

Ed ora, vai con la mia


insalata di grano saraceno, avocado e gamberetti


Insalata di grano saraceno, avocado e gamberetti
Ingredienti
  • 250 g di grano saraceno
  • 1 avocado
  • 300 g di code di gamberi
  • olive taggiasche
  • pomodorini pachino
  • 1 peperone giallo
  • 1 peperone rosso
  • olio
  • sale
  • prezzemolo
  • basilico
  • limone
  • capperi sotto sale
Preparazione
Far tostare il grano saraceno per 3/4 minuti in una pentola, rigirandolo in continuazione perché non bruci.
Lessarlo in acqua bollente salata per 10/11 minuti. Scolarlo e farlo raffreddare.
Dissalare i capperi.
Nel frattempo cuocere i gamberi in acqua bollente salata, sgusciarli e farli raffreddare. Lavare i peperoni, tagliarli a falde, grigliarli e togliere loro la buccia. Tagliarli quindi a tocchetti.
Unire in una ciotola i pomodorini tagliati a metà, i gamberi, i peperoni, le olive, i capperi dissalati, l'avocado sbucciato e fatto a tocchetti, e condire il tutto con una emulsione fatta con sale, olio, limone, prezzemolo, basilico e limone.
Aggiungere il grano saraceno e mescolare bene il tutto. Servire freddo


venerdì 18 luglio 2014

Rotolo alle fragole senza glutine per festeggiare la zia Sandra

rotolo alle fragole
Oggi siamo in trasferta.

Andiamo a vedere la laurea della zia Sandra.

La zia Sandra è una donna meravigliosa.
Intanto è bellissima, uno splendore di quarantenne (più o meno).

E poi è di quelle zie simpatiche, che ci sanno fare con i bambini, che fanno mille cose, spiritose, dolce e disponibili, che accolgono me, la cognata, come una sorella.

La zia Sandra è la zia Sandra. 

Negli ultimi anni si è fatta un paiolo tanto, e prima si è presa la maturità con il serale, e nel mentre lavorava, lei, mica stava a girarsi i pollici.

Poi ci ha preso gusto, e ha fatto pure l'università. Oggi si laurea, e va festeggiata.

E dato che è golosa, le dedichiamo questo rotolo, che è facile facile, ma buonissimo.
È perfetto per il pranzo della domenica, vi farà fare una splendida figura. Con poco sforzo.

Si, magari è un po' smargiasso, con tutta quella panna e quelle fragole così colorate e invitanti, ma mica ci si laurea tutti i giorni... Ci vuole qualcosa di esagerato!

Ne approfitto per ricordarvi il concorso organizzato  da Gluten Free Travel & Living, della cui redazione sono onorata di far parte, insieme a Pasta Garofalo.

Seconda stella a destra - Gluten Free Travel and Living

Un contest in cui potete raccontarci le emozioni che vi suscitano i vostri luoghi del cuore.
Lo potete fare con una foto, con un video, con un'immagine.
Non è un contest da foodblogger, non si cucina.
Siamo d'estate, fa caldo, si viaggia, ci si laurea...

Per saperne di più, su Gluten Free Travel & Living.
 
Ed  ora, questa goduriosa ricetta per festeggiare la zia Sandra!

Il rotolo alle fragole è anche sul libro
Quale libro? Ma il mio.




http://www.amazon.it/dolce-gluten-free-Pasticceria-glutine/dp/8844044838/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1415356382&sr=1-1&keywords=il+dolce+gluten+free


rotolo alle fragole


Rotolo alle fragole
Ingredienti
Per il biscuit
  • 100 g di mix per dolci lievitati (70 g di farina finissima di riso, 15 g di fecola di patate, 15 g di amido di tapioca) (¶)
  • 80 g di zucchero semolato 
  • 20 g di miele di acacia
  • 4 uova
  • 1 cucchiaino di succo di limone
  • burro per la placca
  • farina di riso per la placca (¶)
Per la farcia
  • 250 g di fragole
  • 250 g di panna da montare
  • 50 g di zucchero a velo (¶)
Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo(¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili, o presentare la scritta SENZA GLUTINE sulla confezione.

Preparazione
Preparate il biscuit
Rivestite una placca per dolci con un foglio di carta forno imburrato e spolverato con farina di riso.
Separate i tuorli dagli albumi.
Montate i tuorli con lo zucchero, il miele e mezzo cucchiaino di succo di limone, finché “scrivono”, e gli albumi a neve ben ferma, aggiungendo sempre mezzo cucchiaino di succo di limone.
Incorporate la meringa alla montata di tuorli e zucchero, una cucchiaiata alla volta, mescolando delicatamente dal basso in alto, e unite per ultimo il mix per dolci lievitati setacciati, anche questo mescolando delicatamente dal basso in alto.

Aiutandovi con una spatola versate il composto sulla placca, cercando di renderlo di spessore più uniforme possibile.

Fate cuocere a metà altezza nel forno preriscaldato a 180° C per 12 minuti.
 
E ora farcitelo! 
Quando il biscuit è pronto, sfornatelo sopra un canovaccio umido strizzato molto bene e arrotolatelo immediatamente con la sua carta forno, lasciandolo così un quarto d'ora, quindi stendetelo di nuovo, staccate delicatamente la carta forno, e arrotolatelo di nuovo nel canovaccio rimettendo la carta forno finché non si è completamente raffreddato.
Quando il rotolo è completamente raffreddato montate la panna a neve ben ferma unendo all'ultimo lo zucchero a velo.
Mondate le fragole e asciugatele tamponando con carta da cucina. Tenetene da parte alcune intere per la decorazione finale mentre le altre le tagliate a metà.
Srotolate il biscuit, spalmateci la panna montata (tranne mezza tazza che terrete per la finitura del dolce), e sopra sistemate ordinatamente le mezze fragole.
Arrotolatelo di nuovo in un canovaccio pulito e asciutto e tenetelo in frigo fino al momento di servire.
Per servirlo, tolto il canovaccio, sistematelo su un piatto da portata, mettete la panna rimasta in un sac à poche e decorate il rotolo con la panna e le fragole.
Va servito tagliato a fette di circa 1 cm di spessore.


Con questa ricetta partecipo anche al 100% Gluten Free (fri)Day

una gran bella iniziativa di Gluten Free Travel & Living.


I Love Gluten Free (FRI)DAY – Gluten Free Travel & Living 


giovedì 17 luglio 2014

Insalata da Tiffany: perché #questoepiubello


Siamo al secondo. Dei libri dell'MTChallenge intendo. Ed è più bello del primo, anche se sembra impossibile.
In pieno stile Belle Epoque, con tutta l'ironica eleganza che solo una vera signora come la Van Pelt può tirare fuori


con dei favolosi disegni della Mai, è un libro che vi lascerà a bocca aperta.



Aprono il volume 41 ricette di "insalate da Tiffany", ossia le insalate pensate non come contorni o piatti veloci, ma come vere e proprie protagoniste delle nostre tavole, secondo la moda inaugurata da Escoffier &Co al tempo della nascita dell'alta ristorazione. 
Seguono poi 53 "pezzi facili", vale a dire insalate nel senso più classico del termine. 
Le prime sono tutte ambientate nella Belle Epoque, con pezzi d'epoca originali e preziosissimi, le seconde hanno una grafica assolutamente contemporanea, con le strepitosas illustrazionas espanolas della Mai. 
In mezzo, ci sono tutti i condimenti immaginabili: emusioni stabili e instabili, aceti, olii, sali aromatizzati, citronette, vinaigrette, maionesi e tutto quanto serve per condire l'insalata in modo da renderla originale e sempre diversa.  
Insomma, tutto un gòdere, tanto per changer, col solito stile unico e inimitabile, che ogni volta diventa più unico, un metro avanti a tutto il resto. 
... Perché Mme La Président, quando fa le cose, ci lascia sempre di stucco. 

A questo punto posso dirvi una cosa sola: accatatevillo!

Insalata da Tiffany
A cura di Alessandra Gennaro
Sagep editori
Collana: I libri dell'mtc
Fotografie: Paolo Picciotto
Illustrazioni: Mai Esteve
Impaginazione: Barbara Ottonello
Editor: Fabrizio Fazzari
Prezzo 18 euro


Per inciso, anche questa volta c'è pure una mia ricetta, la Presque une salad niçoise, oltre a tantissime altre ben più valide.
Se non ci credete guardate l'indice, a pag.24 :-)


Acquistando una copia di Insalata da Tiffany, contribuirai alla creazione di borse di studio per i ragazzi di Piazza dei Mestieri, un progetto rivolto ai giovani oggetto della dispersione scolastica e che si propone di insegnare loro gli antichi mestieri di un tempo, in uno spazio che ricrea l'atmosfera di una vecchia piazza, con le botteghe di una volta- dal ciabattino, al sarto, al mastro birraio e, ovviamente, anche al cuoco. La Piazza dei Mestieri si ispira dichiaratamente a ricreare il clima delle piazze di una volta, dove persone, arti e mestieri si incontravano e, con un processo di osmosi culturale, si trasferivano vicendevolmente conoscenze e abilità: la centralità del progetto è ovviamente rivolta ai ragazzi che trovano in questa Piazza un punto di aggregazione che fonde i contenuti educativi con uno sguardo positivo e fiducioso nei confronti della  realtà, derivato proprio dall’apprendimento al lavoro, dal modo di usare il proprio tempo libero alla valorizzazione dei propri talenti anche attraverso l’introduzione all’arte, alla musica e al gusto.

lunedì 14 luglio 2014

Madeleine senza glutine e #secondastellaadestra

Pane bianco comune con farina Dallagiovanna

Il sole si stacca dall'orizzonte e famiglia.
 
Ci vuole un bel coraggio a pubblicare una foto come questa, dove sfoggio una silhouette non proprio filiforme.

Eppure questa foto la amo.
Siamo noi quattro.
(Grazie alla zia Sandra per essere venuta con noi l'estate scorsa, altrimenti non avremmo nessuna foto tutti insieme delle nostre albe)

Da parecchi anni ormai un giorno d'estate io, mio marito e i bambini, che presto dovrò abituarmi a chiamare i ragazzi, andiamo a vedere l'alba.

Andiamo sempre nello stesso posto, e aspettiamo che sorga il sole.
Ormai abbiamo imparato che si può prendersela comoda, che dalle prime luci dell'alba al fatidico momento in cui quella strisciolina rossa fa capolino dietro l'orizzonte ci vuole un sacco di tempo. Il primo anno non ci passava più... E aspetta... E aspetta... Adesso siamo diventati più esperti :-)

È una cosa nata per caso, quando i bambini-che-devo-imparare-a-chiamare-ragazzi erano ancora piccoli, ci venne questa folle idea, ci è piaciuta e la rifacciamo tutte le estati.

È un modo per dirci tante cose che spesso in una famiglia non ci si dicono, presi come siamo dai mille impegni quotidiani. E ci diremo sempre meno, con i bambini che diventano ragazzi e sempre più assumono quel mood malmostoso che caratterizza la permanenza in famiglia degli adolescenti.

Io spero che ci andremo ancora per molti anni, a vedere l'alba tutti insieme.

Con questa foto partecipo, fuori concorso, al concorso Seconda stella a destra di Gluten Free Travel & Living.

Per saperne di più

Seconda stella a destra - Gluten Free Travel and Living

Ma una ricetta, c'è o non c'è in questo post?

Certo che c'è, non poteva che esserci QUESTA ricetta.

Anche ae il posto della foto non è Balbec né tantomeno Combray.

Forse non è una ricetta molto estiva, ma visto il clima di questi giorni ci può stare eccome.

Le madeleine sono anche sul libro
Quale libro? Il mio.




http://www.amazon.it/dolce-gluten-free-Pasticceria-glutine/dp/8844044838/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1415356382&sr=1-1&keywords=il+dolce+gluten+free




madeleine

Madeleine senza glutine  
(da una ricetta di Lenôtre rivisitata)
Ingredienti
(Per 16 madeleine)
    • 100 g di mix per dolci lievitati (70 g di farina di riso, 15 g di fecola di patate, 15 g di amido tapioca) (¶)
    • 90 g di zucchero
    • 70 g di burro
    • 10 g di miele di acacia
    • 2 uova
    • la scorza di mezzo limone non trattato
    • una stecca di vaniglia
    • 4 g di lievito per dolci (¶)
    • 1 pizzico di sale
    • burro per gli stampini
    Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere presentare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili.

    Procedimento
    Sciogliete il burro nel microonde a bassa potenza e fatelo raffreddare, mescolandolo, finché diventa della consistenza “a pomata”.
    Setacciare il mix per dolci lievitati con il lievito.
    Montate con le fruste elettriche le uova con lo zucchero e il miele finché non raddoppiano di volume e non diventano una massa gonfia e spumosa.
    Unite il mix per dolci lievitati e il lievito, setacciandoli di nuovo, mescolando delicatamente dall'alto in basso con una spatola, per non smontare la montata di uova e zucchero.
    Incorporate per ultimi il burro pomata, la scorza di limone grattata e i semini della stecca di vaniglia.
    Mettete l'impasto in frigorifero per almeno due ore.
    Questo è un passaggio indispensabile per ottenere la gobbetta tipica delle madeleine: sarà proprio lo chock termico fra l'impasto freddo e il forno caldissimo in cui verranno cotte a far lievitare velocemente l'impasto sviluppandolo in altezza. 

    Preriscaldate il forno a 230 °C.
    Versate l'impasto freddo negli appositi stampini da madeleine che avrete precedentemente spennellato di burro fuso (se usate quelli di silicone non è indispensabile imburrarli) e infornatele a metà altezza.
    Dopo quattro minuti abbassate il forno a 190 °C e cuocetele ancora per 6 minuti.

    Toglietele dal forno e dagli stampini e fatele raffreddare su una gratella per dolci.
    Vanno mangiate ancora leggermente tiepide, ovviamente con il té, comunque sono buone anche una volta completamente raffreddate.

    venerdì 11 luglio 2014

    Cocadas, ovvero biscotti al cocco naturalmente senza glutine


    Due anni fa avevo pubblicato i coconut macaroons, ricetta che avevo visto da Manu e dall'Araba: sono in realtà un classico della pasticceria anglosassone, e vengono fatti ovunque, dall'Australia agli Stati Uniti.
    La traduzione di macaroons è semplicemente amaretti, in effetti il procedimento è lo stesso degli amaretti, solo che al posto della farina di mandorle c'è il cocco.

    Poi, sfogliando il mio vecchio quaderno di ricette, quello cartaceo che sarebbe bene riprendessi in mano più spesso, è pieno di cose interessanti molte delle quali ancora da rifare in versione senza glutine (ma mi sto mettendo avanti, eccome se mi sto mettendo avanti!) trovo dei "biscotti al cocco". Ah! Saranno gli stessi. Sì e no. Gli ingredienti, e pure le dosi coincidono, ma il procedimento è un po' diverso.
    Mi incuriosisco, cerco, mi documento.
    Vien fuori che questo metodo è quello adottato in Sud America, dove questi biscottini, e mi sembra giusto, visto l'ingrediente, vanno per la maggiore. Cocadas, si chiamano.
    In pratica sempre di albume, zucchero e cocco si tratta, però prima di tutto si usa il cocco grattugiato fresco e non quello essiccato, e sicuramente il sapore e il profumo ci guadagnano parecchio, e poi zucchero e albumi vengono parzialmente montati a caldo. Una specie di meringa svizzera ma senza arriva in fondo.
    Una meringa svizzera interrupta (si lo so, è un po' volgarotta, ma qui non ci legge nessuno, siamo tutti maggiorenni)...

    Proviamo a farli. Anzi, sai i' cche? Li provo tutti e due, così facciamo un confronto.

    Le cocadas hanno vinto. Sono più chewy, somigliano un po' alla pavlova, e in fondo ci sta. In effetti in alcune ricette ho trovato pure un paio di cucchiaini di amido di mais, ma qui non ce li ho messi.

    Se si osserva la foto... La foto! Mi ha fatto ingrullire, ne avrò fatte quarante, tutte sfuocate! Tutti bianchi e brignoccolosi l'autofocus andava nei pazzi, e in manuale, che una volta mi veniva così bene, adesso che sono miope ma oramai anche presbite, e non ho ancora imparato ad usare gli occhiali multifocali, vado nei pazzi io.
    Insomma, se osservata la foto la vedete, malgrado lo sfocamento, la differenza. I cocadas sono più lucidi e omogenei dei coconut macaroons.

    Che poi alla fine era una cosa che mi è presa così, che sono buoni tutti e due.

    E poi si avvicina la finale del mondiale, almeno un dolcetto sud-americano lo vorrete su questo blog, o no?

    E domani sera per chi tifiamo? Forza Argentina! 




    Cocadas
    Ingredienti
    (per una ventina di biscottini)
    • 80 g di cocco grattugiato fresco (io cocco rapé, purtroppo) (¶)
    • 70 g di zucchero semolato 
    • 1 albume
    Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo(¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili.
    Preparazione
    Preriscaldate il forno a 160 ° C. 
    In un pentolino mescolate lo zucchero con l'albume e mettetelo sul fuoco a bagnomaria, sempre mescolando con una frustina; mescola che ti rimescola, a un certo punto vi troverete davanti un composto morbido e bianco, è la meringa che comincia a montare.
    E allora così, sul più bello, togliete dal fuoco.

    Ma che storia è questa?!?!?!
    Ci si stava divertendo?!?
     No, è che io ho fretta, voglio provare a farle, queste cocadas...

    Insomma, buttateci dentro il cocco grattugiato, mescolate e aiutandovi con due cucchiaini fate dei mucchietti su una placca per dolci rivestita con carta forno, infornate e fate cuocere per una ventina di minuti: devono diventare dorati solo il bordo e le punte, il resto dovrà restare bianco candido.

    Togliete dal forno, aspettate che raffreddino un po', e poi metteteli su una gratella per dolci a raffreddare.

    Suggerisco di farne doppia dose, perché uno tira l'altro.

    La ricetta è tratta dal mio libro, pubblicato da Giunti Editore.

    http://www.giunti.it/libri/cucina/pasticceria-gluten-free/



    Con questa ricetta partecipo anche al 100% Gluten Free (fri)Day 

    una gran bella iniziativa di Gluten Free Travel & Living.


    I Love Gluten Free (FRI)DAY – Gluten Free Travel & Living

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