Che questo blog sia lo specchio della mia incoerenza, è cosa nota ormai.
Se mai ce ne fosse stato il bisogno, il post di oggi ne è la riprova.
Halloween mi è sempre stato sullo scatole. Prima non c'era e poi, improvvisamente, c'è stato. Ed è arrivato assieme ad un profluvio di zucche, streghe, fantasmi, scheletri, mostri, e orrori vari.
Orrori da supermercato, da 99CENTS, tipico ciarpame globalizzato, che oggi lo compri e domani è già rotto ma-chi-se-ne-frega-tanto-l'anno-prossimo-si-ricompra.
Però questa globalizzazione ci sa fare, bisogna ammetterlo: ingloba anche chi si vorrebbe sottrarre. Se quando non avevo figli potevo tranquillamente fare la snob e dire che mi sembravano una gran sequela di stupidaggini importate, adesso siam qui che ogni anno approntiamo abiti da streghe e da fantasmi, compriamo zucche e le intagliamo (male...) prepariamo dolcetti per i bambini del vicinato, manco abitassimo nel Wisconsin.
Quest'anno abbiamo raggiunto il massimo. Non solo abbiamo partecipato ieri ad un compleanno di amichetti dei pargoli in cui pure gli adulti dovevano travestirsi... e non ci siamo sottratti (ma le foto non ci sono!)... non solo stasera andiamo a una visita guidata notturna al Museo di Scienze Naturali in stile Halloween, con annessi effetti speciali nella sala degli Scheletri, ma ho pure fatto questi biscottacci tremendissimi!
Mia figlia li aveva intravisti ieri mentre girellavo fra food-blog e se n'era innamorata. Ormai avevo sbracato, potevo toccare il fondo.
E la volete sapere tutta? Per renderli ancora più schifosamente credibili ho pensato bene di farli verdi. Come? Usando un'altra di quelle cose che avevo detto che non mi ispiravano per niente, il tè matcha :-)
La cosa più bella è che mio figlio non ne aveva capito il nome, e, perfettamente in sintonia con la giornata mi ha chiesto "Davvero li hai fatti con il tè marcio?"
Dunque il cerchio è chiuso, abbiamo fatto le dita di morto con il tè marcio per Halloween, ho fatto le corse per pubblicarli (...), e la volete sapere tutta? Non mi sono per niente piaciuti: questo tè marcio ha un gusto limaccioso, sa di erba.
Editing di qualche ora dopo: non è vero che sono schifosi. Lì per lì, ancora tiepidi, questo retrogusto limaccioso non era cosa, ma adesso che è passata qualche ora i sapori si sono stabilizzati ed equilibrati, e queste dita non sono per nulla cattive. L'unico problema è che sono così orripilanti che trovare il coraggio di infilarsele in bocca non è mica facile!
Editing del giorno dopo: Orrore e raccapriccio! Mi dicono dalla regia che tè non si scrive thé. Non so se lo sopporterò. Io che mi fregio di appartenere al "Comitato per la difesa del congiuntivo", nonché alla "Società Segreta contro l'uso improprio della K", che tollero solo in komunismo, Kossiga e pochi altri, non posso aver sbagliato a scrivere tè. Questo sì che è il vero scherzetto malizioso di Halloween...
Editing del giorno dopo il giorno dopo: Mi scrivono dal "Comitato per la difesa della K" che ho dimenticato oKKupazione nell'elenco delle parole Kappistiche. In effetti è stata una dimenticanza imperdonabile. Mi dicono anche che K è bello. Su questo non ce la faccio a consentire (...). Dev'essere una questione generazionale. Chi è nato dopo il '70, K è bello, chi è nato prima, no. Riusciranno i nostri eroi a sanare questa insuperabile dissonanza di intenti? E se ci incontrassimo dalle parti della J?
Questo post è un meta-post, praticamente uno scherzetto esso stesso. Mi domando: ma Jack-O-Lantern mi lascerà in pace prima o poi o dovrò aggiungere note e postille in eterno?
Jack-O-Lantern, Je vous en prie, lasciatemi andare a dormì!
Buona serata delle streghe!
La ricetta è ripresa, farine senza glutine e tè marcio a parte, da Giallo Zafferano, precisamente qui.
Or che mi viene il dubbio: ma sono dita dei morti o dita delle streghe? Sia quel che sia, devono fare orrore, e ci riescono egregiamente!
Or che mi viene il dubbio: ma sono dita dei morti o dita delle streghe? Sia quel che sia, devono fare orrore, e ci riescono egregiamente!
Dita dei morti senza glutine al tè marcio (matcha)
Ingredienti
Preparazione
Ho fatto la frolla Paoletta's style, aggiungendo, assieme alle farine, anche il tè matcha in polvere.
Prima del riposo l'ho già divisa in palline da 25 g circa l'una (me ne sono venute 21).
Ho fatto riposare la frolla in frigo una mezzora e poi ho tirato fuori le palline una alla volta, e con ciascuna l'ho allungata a rotolino, ho messo una mandorla ad una estremità a simulare le unghie, e ho simulato le nocche facendo due e tre taglietti, come si vede sul passo-passo di Giallo Zafferano, ed spiaccicando un po' la parte fra le nocche.
Ho infornato nel forno pre-riscaldato a 180° e fatto cuocere per una ventina di minuti.
Una volta pronti ho controllato che le unghie stessero al loro posto, ed eventualmente le ho riappiccicate con un po' di marmellata.
Per l'effetto sangue e per l'effetto smalto viola ho usato un po' di colorante alimentare, di non verificata origine gluten-free.
Tanto alla fine sti ripugnanti biscotti nessuno ha il coraggio di mangiarli :-)
Ingredienti
- 280 g di mix di farine senza glutine (¶) (ho fatto un repulisti di sacchetti e sacchettini: 100 g di farina Bi-Aglut, 50 g di farina di riso, 50 g di farina di mais fumetto, 40 g di fecola di patate e 40 g di amido di riso)
- 100 g di burro
- 100 g di zucchero a velo
- 1 uovo medio
- 1 cucchiaino di lievito per dolci (¶)
- 1 cucchiaino di tè matcha in polvere
- una ventina di mandorle sbucciate e pelate
Preparazione
Ho fatto la frolla Paoletta's style, aggiungendo, assieme alle farine, anche il tè matcha in polvere.
Prima del riposo l'ho già divisa in palline da 25 g circa l'una (me ne sono venute 21).
Ho fatto riposare la frolla in frigo una mezzora e poi ho tirato fuori le palline una alla volta, e con ciascuna l'ho allungata a rotolino, ho messo una mandorla ad una estremità a simulare le unghie, e ho simulato le nocche facendo due e tre taglietti, come si vede sul passo-passo di Giallo Zafferano, ed spiaccicando un po' la parte fra le nocche.
Ho infornato nel forno pre-riscaldato a 180° e fatto cuocere per una ventina di minuti.
Una volta pronti ho controllato che le unghie stessero al loro posto, ed eventualmente le ho riappiccicate con un po' di marmellata.
Per l'effetto sangue e per l'effetto smalto viola ho usato un po' di colorante alimentare, di non verificata origine gluten-free.
Tanto alla fine sti ripugnanti biscotti nessuno ha il coraggio di mangiarli :-)
La ricetta è tratta dal mio libro, pubblicato da Giunti Editore.