Sono stati mesi intensi, non sempre piacevoli ma non terribili, il che a 50 anni è già qualcosa.
Ho molti impegni a scuola, spesso di soddisfazione ma anche molto impegnativi.
Panifico poco ma rispetto alla primavera scorsa, in cui ho fatto la fortuna di una nota ditta di prodotti senza glutine dal nome tedesco, riesco a fare il pane almeno una volta alla settimana. No lievito madre, no cose complicate, semplice pane di casa. Ogni tanto riesco a fare una focaccia, o schiacciata che dir si voglia. Non so se sia toscana, pugliese, genovese, probabilmente nessuna di queste. È una semplicissima focaccia a lievitazione diretta, con lievito di birra, che però la lunga lievitazione in frigorifero rende buona, con i buchini e perfetta da farcire con salumi o anche da mangiare così.
Se la voglio particolarmente soffice sostituisco una parte della farina (circa 150 g) con egual peso di patata lessa schiacciata.
A voi la semplicissima ricetta.
FARINE: dato che oramai sono diventata una cialtrona a tutti gli effetti, vi confesso che non sono fedele alle farine: ce ne sono alcune che mi piacciono particolarmente, e le uso un po' a caso, anche a finire il sacchetto.
Le farine che uso solitalmente sono il Mix per pane Nutrifree, la farina della Royalline Sicilia, Il mix di farine per pane di Fabio Iobbi come base (circa 300 g). Poi solitamente aggiungo un po' di Glutafin Select (100 g) e un po' di Farmo o di Conad (100 g). Il tutto parecchio occhiometrico, nel senso che se mi manca una farina o ne ho meno, o devo finire il sacchetto e ce ne casca di più, poco male.
Spesso (ma non per la schiacciata/focaccia) mescolo un 10% di farine di cereali: grano saraceno, oppure teff, oppure sorgo, oppure quinoa o miglio.
Se voglio fare un pane parecchio integrale, che qui va per la maggiore, uso 350 g di farina base + 150 g di Brot Mix della Schar, ma per le schiacciate no, non la faccio integrale.
Quindi prendete le dosi che vi lascio con il beneficio del dubbio, nel senso che potete fare le modifiche che ho indicato sopra e otterrete un risultato molto simile.
Focaccia o schiacciata per tutti i giorni
- 300 g di farina per pane Royalline Sicilia **
- 100 g di Glutafin **
- 100 g di farina Farmo **
- sale grosso
- sale fino
- 5 g di lievito di birra
- 400 g di acqua
- olio extravergine di oliva
- farina di mais finissima per lo spolvere *
** prodotti sostitutivi equivalenti a quelli contenenti glutine.
Preparazione
Sciolgo il lievito di birra in acqua a temperatura ambiente in una ciotola capiente, aspetto che faccia un po' di schiumetta, e poi ci verso sopra le farine, preferibilmente setacciate così prendono aria. Comincio ad impastare con le mani, tenendomi vicino un tarocco, l'olio e il sale.
Quando ho ottenuto un impasto granuloso ci verso sopra un po' d'olio (a occhio, saranno 30 g) e un pizzicone di sale.
Continuo a impastare. Quando ha assunto una consistenza un po' decente scaravolto l'impasto su un piano infarinato con farina di mais finissima, e continuo ad impastare per qualche minuto, quindi faccio la palla e lo metto a lievitare in una ciotola unta con un filo d'olio.
L'ottimale a questo punto è cacciarlo in frigorifero una nottata e ripensarci la mattina seguente, se non ne abbiamo il tempo facciamolo lievitare fuori ma con la lunga lievitazione in frigorifero si ottengono risultati migliori.
Dopo il riposo in frigorifero, tirare fuori l'impasto e lasciarlo riprendere per un'ora senza farci nulla, quindi scaravoltarlo di nuovo su un piano infarinato con farina di mais finissima, sgonfiarlo e stenderlo in una teglia per pizza generosamente unta d'olio.
Fare i classici bucini con le dita e lasciar lievitare in teglia per almeno un'ora, o anche qualcosina di più.
Nel frattempo accendere il forno con la refrattaria dentro, posta sul ripiano più basso, alla massima temperatura.
Quando il forno è a temperatura, cospargo la focaccia di sale grosso, la cospargo con un generoso giro d'olio e ci spruzzo sopra un bel po' d'acqua, fino a riempire tutti i buchini.
Inforno e abbasso subito il forno a 200 °.
In una ventina di minuti / mezz'ora è cotta. Sarà morbida, il fondo morbido, sopra croccante.
Sforno, taglio con le forbici et voilà! È pronta.
Non so se ho capito bene come funziona,
ma segnalo qusta ricetta per
a cura di Sandra Pilacchi di Sono io, Sandra.