giovedì 3 dicembre 2009

La zia e il suo dolce di mele senza glutine...

Che somiglia un po' a quello di Adriano Continisio ma giuro che non l'ha preso da lui!

Alla fine la zia mi chiederà i diritti, la cito in continuazione. Certo che se la informassi, potrebbe pure farle piacere!

Insomma, anche questo dolce è della zietta. Era un sacco di tempo che non lo facevo, aleggiava nella mia memoria ma poi, per un motivo o per l'altro, rimandavo. Alla cena di sabato sera mi son detta che era giunta l'ora, ed eccolo qua.

Preciso che non so chi mi dia la forza di scrivere: stamattina sono uscita alle solite (... si fa per dire, per me non saranno mai solite) sette meno un quarto, e sono tornata un'ora fa. Quasi quasi mando un sms a Brunetta per informarlo che oggi da casa a casa sono passate circa 15 ore. E non sono nemmeno andata a fare la spesa nel frattempo, come si confà ad ogni dipendente pubblico che si rispetti, insegnante per di più.

Lezioni, consigli di classe, ricevimenti dei genitori. Ho dovuto pure tollerare i genitori della 2B, una classe terribile dove cantare in classe è l'attività più tranquilla e rispettosa, che mi parlavano delle tempeste ormonali dei loro viziatissimi figli, dei loro disagi (sapessero i miei...) e soprattutto del senso di impotenza che provano verso questi piccoli e insopportabili despoti. Andassero un po' a lavorare nei campi! (Lo diceva e metteva in pratica anche Mao, con gli studenti, e devo dire che ultimamente ho molto rivalutato questa idea...)

Bando alle ciance. Andiamo alla ricetta che sto per addormentarmi sul monitor.

Ah... Le foto fanno schifo as usual. Io non so fotografare, figuriamoci poi prima di cena, in ritardo come sempre, con la tavola apparecchiata. E a peggiorare le cose, il dolce è rimasto in forno qualche minuto (...) di troppo mentre mi facevo la doccia.

Spero almeno di riuscire a rendere l'idea.



Dolce di mele della zia Rossana senza glutine

Ingredienti
  • 1 kg di mele
  • 4 uova (5 se piccole)
  • 0,75 l di latte
  • zucchero semolato
  • zucchero di canna
  • 80 g di maizena (¶)
  • marmellata di pesche (¶)
  • limone
  • vino bianco
  • chiodi di garofano
  • cannella (se in polvere, (¶) )
  • mandorle
  • brandy
  • burro
Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio e per essere consumati tranquillamente da un celiaco devono essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia.


Preparazione
Pelare le mele, tagliarle a tocchetti e metterle a cuocere in una pentola con un cucchiaio di zucchero di canna, una noce di burro, una stecca di cannella, qualche chiodo di garofano e mezzo bicchiere di vino. Farle cuocere per un quarto d’ora circa, e all’ultimo spruzzarle di brandy.

Far bollire il 1/2 l di latte con la buccia del limone e, nel frattempo, battere i tuorli delle uova con quattro cucchiai colmi di zucchero, 80 g di maizena e il restante 1/4 l di latte. Mettere l’intruglio sul fuoco basso, aggiungervi il latte bollito e preparare una crema. Far raffreddare.

Sbattere le chiare delle uova a neve ben ferma, incorporarle alla crema ormai fredda, ed aggiungere una spruzzata di brandy.

Ungere una pirofila, versarvi le mele, e mettervi sopra della marmellata e qualche mandorla. Coprire il tutto con la crema, cospargere di scagliette di mandorle e cuocere in forno per 40 minuti circa. Servire fredda o appena tiepida.

4 commenti:

  1. Come capisco la tua condizione... sei assolutamente eroica a postare pure! Comunque questa torta mi sembra assolutamente appetitosa, ma ho alcune domande da porti: 1. è una specie di crema pasticciera cotta?; 2. perché prima fai cuocere le mele, non si possono mettere nella crema, insieme a tutto al resto e lasciare che si cuociano in forno?; 3. è una torta che non si può sfornare?
    Spero che le mie domande ti arrivino in un momento di maggiore calma e dopo aver dimenticato la 2B!!!
    Baci

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  2. @fantasie grazie della comprensione stefania, oggi molto meglio, il tour de force dei consigli è finito ed è pure il giorno libero.
    non è una torta, ma un dolce al cucchiaio, e si serve nella pirofila dove si è cotta.

    di fatto è una crema pasticcera cotta con le mele, dovrebbe rimanere più morbida (e più chiara... hem.. hem) di come mi è venuta l'altra sera, ma appunto l'ho lasciata una decina di minuti di troppo nel forno.

    le mele si cuociono a parte perché vengono quasi caramellate, invece se si mettessero direttamente nel forno prima di tutto non so se in 40 minuti cuocerebbero e poi farebbero molto l'effetto mela cotta, che non è quello desiderato.

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  3. Che bella idea (gluten free, as usual)!
    senti, ma te sei solita apparecchiare in quel modo tutte le ordinarie sere, oppure era un'occasione speciale??

    Complimenti!
    ;-)

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  4. @gaia ma no, questo è per una colazione veloce alle sette del mattino, quando ci stiamo tutti e quattro scapicollando per non arrivare tardi dove dobbiamo andare. a cena un'istitutrice inglese con la crestina bianca serve a tavola, apparecchiata con bicchieri di cristallo di boemia e piatti di porcellana originale dell'ottocento (A.C. ovviamente!)




    ... figurati che abitualmente non uso nemmeno la tovaglia, ma servizi all'americana perché si fa prima!

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