venerdì 26 febbraio 2010

Planetaria day anch'io

È passata ormai quasi una settimana dal Planetaria day.

Eravamo in tre, tre food-blogger riunite appositamente per cucinare. Cioè, due food blogger di rango, Gaia di Profumo di mamma e Giuliana di Mamma Iana, ed una scarz'e'ignuda, che sarei poi io.

S'era detto di usare la planetaria, s'era detto di fare dei cibi gluten free (vabbé, quelli si son fatti per forza, altrimenti io avrei digiunato, e mica sarebbe stata una bella cosa), poi s'è messo di mezzo il Giappone. E si sa, i giapponesi mica sono mammolette, hanno una determinazione che quando arrivano sparigliano.


E così, sushi fu. Era la prima volta che sushavo, ma cucinando fianco a fianco delle due signore, tutto sembrava facile. Mi ci voglio vedere a rifarlo, quando sarò da sola... Intanto, se proprio volete sapere come abbiamo fatto a realizzare un sushi così perfetto, vi rimando alle indicazioni dell'altra Gaia, che ne ha parlato proprio oggi.

Abbiamo fatto anche un gelo di mandarini squisiro. Anche qui era una prima volta, ma messe insieme eravamo una potenza, e tutto andava per il verso giusto (beh... tutto tutto proprio no... vogliamo parlare di alcuni crackers di riso che ancora gridano vendetta?). Anche questa ricetta l'ha già pubblicata l'omonima, e vi rimando direttamente a lei.

E poi, certo, abbiamo un sacco chiacchierato. Di vite, di figli, di lavoro, della nostra splendida città (...), della tramvia, del perché e del percome fossimo finite a scrivere di cucina. Forse anche di politica, ma poco poco, ultimamente è così rivoltante, e non si può parlare di cose rivoltanti quando si stanno cucinando maki e nigiri.

Insomma, è stato bello. Diretto, semplice, spontaneo.
Sono ormai più di dieci anni che vivo la rete, e ogni volta mi stupisco di come sia facile e positiva la comunicazione anche se non ci si era mai viste, solo per aver un po' parlato. Quando poi le cose vanno avanti, nella vita delle persone, diventa tutto più complicato, ma l'essenza della comunicazione, quando si creano dei fili invisibili che ti fanno venire la voglia di incontrarsi, è una magia che dovremmo trattare come cosa preziosa.

E tale è stata questa domenica passata insieme, a parlare e a cucinare: allegra, rigenerante, piacevole e divertente, istruttiva e accattivante. Da rifare, perché ti fa stare bene.

In tutto questo sdilinquimento, mi sarebbe piaciuto non dover aspettare fino ad oggi per pubblicare, ma qui ci ha mezzo lo zampino la tecnologia, che quando dice di mettersi di traverso mica scherza. Per fortuna che alla fine ce l'abbiamo fatta anche noi scarz'e'ignude.
Anzi, la cucina di Gaia era così piena di luce, e i suoi consigli sul bilanciamento del bianco e sulla sovraesposizione così efficaci, che pure le foto non mi sono venute la solita schifezza.

Praticamente un tale concentrato di energie positive che avremmo potuto fare qualunque cosa.
Non proprio qualunque: ero così emozionata e quindi poco professisionale... che non ho nemmeno una foto delle due giovin signore. Per fortuna che ci hanno pensato loro, qui e qui.


Torta salata di porri e taleggio
Ingredienti
Per la base
  • 150 g di farina di riso(¶)
  • 75 g di fioretto di mais (¶)
  • 90 g di burro
  • 1 uovo
  • acqua fredda
  • sale
Per il ripieno
  • 3 porri
  • 150 g di taleggio
  • 125 g ricotta
  • farina di riso (¶)
  • noce moscata
  • latte
  • sale
  • olio
  • un tuorlo d'uovo
Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia.

Preparazione

Mettere nella planetaria le due farine e il burro a tocchetti freddo e impastare con la foglia. Quando si è creato il briciolame, aggiungere l'uovo, il sale e tre o quattro cucchiai di acqua fredda. Continuare ad impastare con la foglia, finché si forma un impasto omogeneo (si può fare anche a mano, anzi, io le faccio sempre a mano, ma con la planetaria si fa mooooooooolta meno fatica!)
Avvolgere in un foglio di pellicola e mettere a riposare in frigo per una mezzoretta.

Nel frattempo pulire i porri e tagliarli a listarelle sottili. Farli appassire in padella con un po' d'olio. Aggiungere un bicchiere di latte e un paio di cucchiai di farina di riso. Far cuocere a fuoco basso il tutto, finché i porri si sono quasi sfatti. Aggiungere la ricotta e il taleggio a pezzettini.
Continuare a cuocere a fuoco dolce, mescolando ogni tanto, finché i formaggi non si sciolgono e si amalgamano al resto: deve risultare una crema morbida.
Aggiustare di sale e pepe, eventualmente spolverare con una grattatina di noce moscata (noi ce ne siamo scordate) e lasciar raffreddare a temperatura ambiente.

Togliere la brisé dal frigo e stenderla su foglio di carta forno.

Metterla in una teglia da crostate (26 cm di diametro), ritagliare il bordo, farcire con il ripieno e fare la graticola con i ritagli di pasta re-impastati.

Sbattere il tuorlo d'uovo con un po' di latte e spennellare la torta (e anche qui noi ce ne siamo dimenticate, sai com'è... una chiacchiera tira l'altra...)

Infornare a 180° per una quarantina di minuti.

Servire tiepida.

11 commenti:

  1. eccola ce l'hai fatta! Fantastico post e che dire delle foto? La fine del mondo!!!!

    RispondiElimina
  2. @iana ora la fine del mondo mi sembra troppo, però rispetto alle mie solite schifezze buie buie.

    vedo che tu latticelli a gogò, invece :-)

    RispondiElimina
  3. Notevolissima questa torta salata..
    E' proprio vero le vie delle...torte salate sno infinite!!!
    E piacevole anche da leggere il post.
    Sono d'accordo sulla bellezza e sulla piacevolezza di incontri con altre amiche di cucina e non solo..
    Spesso si arriva a parlate di mille altre cose più che di cucina..
    E per il bilanciamneto del bianco o meglio del famigerato WB io consiglierei quello automatico ma il metodo migliore è quello di impostare quello relativo alla fonte di luce che si utilizza...
    E con questi aueri consigli ahahahhah ti auguro un felice we
    Baci

    RispondiElimina
  4. Gaietta, come è bello leggere di questi incontri perché sembra quasi di esserci! E anche io oggi avrò la mia dose di foodblogger con un'altra Gaia della blogsfera, perché pagnottella è tornata dalla Tunisia e ci rivediamo tutte insieme a cena. Certo cucinare insieme ad altre è bellissimo e poi con una cucina inondata di luce, per di più, sarà entusiasmante... Be' se dovessi passare da quelle parti (che adoro!), ti chiamo e organizziamo un rendez vous! Ora vado a leggere loro!
    Baci
    Stefania

    RispondiElimina
  5. Non sono appassionata di sushi e di cucina asiatica in generale però devo dire che, a giudicare dalle belle foto, siete state molto brave. Mi sono segnata invece ingredienti e modalità di preparazione di questa ghiotta torta salata anche se probabilmente dovrò sostituire il buon taleggio con del gorgonzola perchè qui non riesco a trovarlo (a meno che non me ne porti un pezzo dall'Italia al prossimo rientro). Ciao

    RispondiElimina
  6. @mammazan e grazie dei consigli! e si, la cucina è un luogo magico, dove passano mille risorse ed energie

    @fantasie ho notato che ami frequentare le amiche bloggeuses! è molto divertente in effetti. se passi da queste parti, ti aspetto. però mi sa che è meglio andare a casa dell'altra gaia perché quanto a luce non c'è paragone!

    @raffaella il sushi è secondo me soprattutto bellissimo. e quando riesci a farlo con le tue mani, ti dà una gran soddisfazione, non sembra possibile.

    la torta salata è buona. prima o poi posterò una ricetta che ne è la "madre", nel senso più semplice e senza taleggio, ma buona lo steso

    RispondiElimina
  7. la 'povna ha appena provato a fare questa torta salata in uno dei suoi esperimenti domenicali e culinari. ora la casa è piacevolmente invasa da un buon profumino, e lei medita, nell'ordine, di: a) mangiarla stasera; b) offrirne una fetta agli amici vicini; c)(e soprattutto) portarsene un pezzo dietro domani, per resistere a tutte queste ore insieme all'Orda in appennino. A questo punto aspetta però anche l'altra ricetta 'madre' con acquolina e curiosità (lei, di torte salate, sempre con la pasta brisée ne fa una con ricotta, zucca e porri, ma alla fine è abbastanza distante, come idea, da questa qui).
    Grazie!

    RispondiElimina
  8. sul giapponese passo...gnafo..
    ma sulla torta al taleggio credo mi ci soffermerei parecchio! :-)
    ...il tempo di finirla!

    RispondiElimina
  9. Finalmente le foto!
    che belle! e grazie della considerazione, ma io non mi ci sento mica tanto una food blogger di rango!!
    un bacione!

    RispondiElimina
  10. @'povna quale onore!!! ricotta zucca e porri mi interessa parecchio!

    @madama bavareisa la torta l'abbiamo finita noi, però ;-) o come si fa?
    pure il sushi, a dire il vero!

    @gaia beh insomma, di ranghissimo. se non c'eri tu che proponevi di fare il gelo di mandarini, e soprattutto che mi insegnavi il bilanciamento del bianco, ero ancora qua che mi mordicchiavo le dita!

    RispondiElimina
  11. piccola precisazione.
    ho scoperto di recente dell'anisakis, parassita del pesce che può essere passato all'uomo quando mangia pesce crudo.

    per chi vuole saperne di più (ed è opportuno) può leggere http://www.cibo360.it/alimentazione/cibi/pesce/pesce_crudo.htm e http://fabipasticcio.blogspot.com/2009/10/batteri-parassiti-virus-e-co-vs.html

    RispondiElimina

linkwithin

Related Posts with Thumbnails