lunedì 7 ottobre 2013

Curry di patate e bietole, verde come il CNGEI


Questo weekend sono stata alla festa di apertura dell'anno scout dei miei figli. Dei miei figli e pure un po' mio, visto che è un anno che "bazzico" gli scout (quelli laici, CNGEI, ovviamente) non solo come genitore ma anche come adulto.

Perché lo faccio? Non è semplice ritagliare il tempo per tutto: abbiamo le nostre giornate piene di lavoro, di vita quotidiana, di figli da scarrozzare a destra e a manca, di blog, povero negletto blog!, da nutrire. Poi c'è la casa, un po' di aggiornamento professionale, magari mezz'ora di relax.
Il tempo è poco e, a dirla proprio tutta, i fine settimana che i bambini sono fuori con gli scout sarebbero anche l'occasione per coltivare un po' la coppia, magari per quella cenetta da fidanzati che rimandiamo da troppo tempo o per quel film che non riusciamo mai a vedere. Anche queste cose sono importanti, nutrono la vita della coppia, ci appagano, e se siamo appagati e felici siamo persone, e anche genitori, migliori.

Però basta guardare un attimo il lavoro che fanno gli scout con i bambini, nostri e altrui, per rendersi conto che è un grandissimo lavoro, e che si merita una mano.

File:Logo cngei DEF.JPGDietro ogni gruppo di bambini o ragazzi c'è un gruppo di adulti che programma le attività fino all'ultima virgola, seguendo un progetto educativo ambizioso e necessario: la formazione di cittadini responsabili, consapevoli, partecipi.
Ogni giorno sentiamo qualcuno che alla TV, sui giornali, alla macchinetta del caffé, lamenta l'assenza, nella società di oggi, di senso civico, responsabilità, coscienza civile. Quante volte ce ne lamentiamo anche noi insegnanti? Come se alla fine tutto ciò quasi non ci riguardasse, o come se non potessimo farci niente. Gli scout ci provano, e lo fanno mettendo in pratica quell'educazione a piccoli gruppi, quell'imparare facendo che non c'è docente che non abbia predicato, ma pochi hanno sperimentato. 

Praticamente, gli educatori scout si fanno un m****o così giorno dopo giorno, per aiutare i ragazzi a tirare fuori il meglio di sè e diventare buoni cittadini.
E lo fanno in modo totalmente volontario e gratuito.

Io con i ragazzi e con i bambini non ci so proprio fare (mi domando ogni giorno cosa mi abbia portato a fare il lavoro che faccio, ma questo è un altro discorso), ma un piccolo contributo mi sembra doveroso darlo. Quello che so: dare una mano in cucina, cucinare senza glutine per i celiaci, pulire un bagno (ebbene sì, dietro un grande progetto ci sono anche queste cose prosaiche ma necessarie come pulire i bagni). In fondo dedicare a questo un fine settimana ogni tanto è sostenibile, e ne vale sicuramente la pena. Magari per andare una sera al cinema possiamo sempre chiedere una mano alla nonna...

Non potevo concludere questo post che con un piatto molto scout, ovvero fatto in casa, vegetariano, sostenibile, a km 0 e etico: il pane magico l'ho fatto io, le verdure vengono dal contadino del mio G.A.S., le spezie da un negozio equo e solidale, il latticello è biologico.

La ricetta è tratta da Vegetariano gourmand di Hugh Fearnley Whittingstall, che è stato oggetto dell'ultimo Starbooks ed è ancora sul mio comodino per ispirarmi il pasto del giorno dopo.
Ho apportato alcune modifiche, evidenziate in viola. Le mie note in fondo.

Curry di patate e bietole (con pane magico)
Ingredienti
Impasto
  • 500 g di bietole
  • 350 500 g di patate novelle
  • 1/2 1 cipolla tagliata finemente
  • 1 2 peperoncino privato dei semi 
  • 3 2 spicchi d'aglio sbucciati
  • 3 cm di zenzero pelato e tritato
  • 1/2 1 cucchiaino di garam masala (¶)
  • 1/2 1 cucchiaino da caffé di semi di senape
  • 1 cucchiaino da caffé di semi di coriandolo macinati (mia aggiunta)
  • 1/2 1 cucchiaino da caffé di semi di cumino macinati
  • 1/4 1 cucchiaino da caffé di curcuma in polvere (¶)
  • 3 4 bacche di cardamomo pestate
  • 250 g di yogurth bianco intero
  • 200 g di latticello (1 bicchiere)
  • 1 cucchiaio e 1/2 di passata di pomodoro
  • 3 pomodori da sugo ben maturi 
  • 1 mazzetto di coriandolo (io prezzemolo perché il coriandolo fresco non mi piace)
  • mandorle o pistacchi tostati e tritati 
  • sale e pepe
Gli ingredienti contrassegnati con il simbolo (¶) sono alimenti a rischio per i celiaci e per essere consumati tranquillamente devono avere il simbolo della spiga barrata, oppure essere presenti nel prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia, o nell'elenco dei prodotti dietoterapici erogabili, o riportare sulla confezione la scritta SENZA GLUTINE.

Preparazione
Mondare le bietole e separare le foglie bietole dai gambi. Tagliare questi ultimi a pezzetti di 2-3 cm e tritare grossolanamente le foglie.
Riscaldare l'olio in una casseruola grande posta su fiamma moderata, aggiungere la cipolla e cuocerla finché non è dorata.
Nel frattempo pestare l'aglio, i peperoncini e lo zenzero con un pizzico di sale (io di aglio uno spicchio l'ho pestato e l'altro l'ho lasciato intero) e cuocere mescolando un paio di minuti. Unire il resto delle spezie e cuocere per un minuto.

Aggiungere le patate sbucciate e tagliate a pezzi grossi (se sono patate novelle la buccia si può lasciare) e i gambi di bietola e i pomodori tagliati a pezzi e cuocere 5 minuti mescolando spesso, in modo da insaporirli bene. Versare circa 400 ml di acqua calda (due bicchieri) a coprire le verdure, portare a bollore, incoperchiare e cuocere per 10-12 miunuti, finché le patate sono tenere. Aggiungere le foglie di bietola, mescolare e cuocere finché non sono appassite.
Togliere la casseruola dal fuoco e versarvi il latticello, mescolando affinché non si rapprenda.
Abbassare la fiamma al minimo e rimettere sul fuoco, giusto il tempo per riscaldare il tutto.

Spolverare con le mandorle o i pistacchi tritati (io non li avevo e non li ho messi) ed eventualmente il coriandolo o del prezzemolo tritati. Servire subito accompagnato da riso o pane naan o chapati (io pane magico).

Mie note: 
  • Ho aumentato la quantità di patate perché volendolo servire non come contorno ma come secondo. 
  • Ho aggiunto il coriandolo in semi perché trovo che stia benissimo nei curry, nei quali è quasi sempre utilizzato, e ho tolto invece quello in foglie, che non amo per niente. 
  • Non ho messo la frutta secca tritata perché non l'avevo, ma anche perché secondo me c'entra poco con questo piatto.
  • Ho in generale aumentato un po' la quantità di spezie perché avendo aumentato la quantità di patate rischiavo di ottenere un curry veramente troppo delicato 
  • Ho sostituito lo yogurth con il latticello, perché avendo provato a fare la ricetta con lo yogurth è venuta, a mio avviso, molto cremosa, e lo preferivo più leggero. Se al contrario piace il curry molto cremoso si può utilizzare al posto dello yogurth qualche cucchiaio di panna acida, ma non assolutamente 250 ml!
  • Hugh suggerisce di sperimentare la variante con il cavolo nero al posto delle bietole, e credo sia ottima, per cui quando sarà la stagione del cavolo nero lo proverò sicuramente
  • È un piatto molto gustoso, saporito ed equilibrato, adatto a una cena in famiglia preceduto da una minestra calda. 
Con questa ricetta allo Stsrbooks redone di ottobre 
 
Starbooks Redone di giugno 2013

6 commenti:

  1. Questa ricetta è un sogno di profumi e aromi, e non ci crederai ho tutto tranne le bietole che da queste parti proprio sono introvabili :(

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  2. Chissà se qui ci sono questi C.N.G.E.I., mi piacerebbe contribuire (magari non con la pulizia di un bagno ;) ...)

    Questo pane magico mi intriga da morire, meno male che l'hai nominato altrimenti me lo sarei perso!

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  3. Brava Gaia,
    sei d'esempio. E lo dico sul serio.

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  4. bel post Gaia, sono d'accordo su tutto, oltretutto anche la coppia ha bisogno di spazio. Mi piace molto anche la ricetta, bravissima!

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  5. Gli scout, per me, sono stati una grande scuola, sotto tanti punti di vista! Il lavoro degli educatori è encomiabile.
    Ma sai che questo curry l'ha provato anche una mia amica, e avevo (anzi ho) voglia di provarlo anch'io...
    Un bacione

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  6. Anch'io da ragazzo ho fatto lo scout per molti anni; è un'associazione che forma il carattere e aiuta a diventare buoni cittadini. Però coltiva anche anche il rapporto di coppia: quella cenetta non la rimandare troppo! Un abbraccio

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